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A nome delle vittime del Covid-19, ritorni il senso civico e l’etica in Italia

LA GALERA PER “I POLITICI FURBETTI DEL BONUS”,
che hanno lucrato sulle vittime del  CORONAVIRUS  

Questi pochi soldi destinati a chi vive il dramma della miseria, sono soldi dei cittadini ed anche di chi è morto soffocato in rianimazione.  Vergogna, vergogna, vergogna!

    Lettera  alla nostra Redazione da parte di BIAGIO MAIMONE * 
e a seguire, in “Note a Margine”, una Catilinaria contro i Nuovi Giacobini

Spuntano come funghi i nomi di coloro, soprattutto politici, che hanno richiesto il bonus di 600 euro, destinato unicamente a che vive in stato di difficoltà a causa del coronavirus. Furbetti, ma non solo: li definirei delinquenti e speculatori.
Tra essi, onorevoli, consiglieri regionali e comunali, sindaci – chi più ne ha più ne metta – tutte persone che, certo, non vivono in difficoltà economica. 

La colpa è anche di chi ha concesso loro il bonus, in quanto avrebbe dovuto effettuare i dovuti controlli, vedi Inps o Agenzia delle Entrate. Ma basta la conoscenza di qualche amico o faccendiere seduto sulla sedia giusta ed ecco che, negli Uffici Statali, si verifica che chi vede diventa cieco, chi è sano diventa malato e chi è ricco diventa povero. 
È poi ci sono quelli come me, i tartassati dall’Agenzia delle Entrate a cui non viene fatta nessuna proroga e nessuno sconto, costretti a pagare tutto, altrimenti ad essi vengono pignorati anche i lacci delle scarpe.  E, allora, paghiamo, prima di trovarci senza più un soldo in banca per la discutibile politica dello Stato.

Una classe politica, la nostra (… solo una parte, per fortuna), che dimostra di essere attaccata al potere e ai soldi, che si prende gioco dei cittadini che la votano, deridendoli ed umiliandoli, nonché raggirandoli anche di fronte a drammi epocali, come quello che stiamo vivendo. Che orrore! 
E poi si mette in galera chi ruba un pezzo di formaggio al supermercato e si marchia a vita chi non paga due rate del mutuo. 

Accaparrarsi 600 miseri euro solo perché per la complicità di uno scaltro consulente e/o di amicizie particolari (per dirottare determinati sussidi a favore di chi è bravo nei giochi di prestigio a danno di chi ne ha davvero bisogno) la dice lunga sulla serietà di un Paese, il nostro, che dimostra, ancora una volta, che da Nord a Sud, l’onestà è solo una bella parola.   
Questi pochi soldi destinati a chi vive il dramma della miseria, sono soldi dei cittadini ed anche di chi è morto soffocato in rianimazione. Vergogna, vergogna, vergogna! 

I leader dei partiti di cui fanno parte questi truffatori propongono, come ammenda per gli stessi, solo la sospensione dai pubblici uffici. Momentanea forse?  
La galera e subito per queste “persone” che, alla fine, vuoi vedere, verranno giustificate, con l’utilizzo di strane logiche, anch’esse frutto di menti disoneste e su di noi, poveri e modesti cittadini, si abbatterà la mano dura dell’Agenzia delle Entrate.
Questa è la dura legge della vita? Non esiste giustizia? 

*BIAGIO MAIMONE
> Presidente Retewebitalia.net
> Caporedattore Centrale – Agenpress.it 

 

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NOTE A MARGINE  – Il termine “I Furbetti del Quartierino” – coniato per la prima volta da Stefano Ricucci nell’estate del 2005 – è entrato nel linguaggio comune per fotografare perfettamente le tante situazioni ignobili, o comunque “poco nobili” che, anno dopo anno, si alternano nelle cronache di quotidiana mala-gestio della res publica”.
Tale definizione sui “Furbetti del Quartierino” – a suo tempo ben azzeccata dal rampante Ricucci e riferentesi a
lla scalata di alcune banche estere a due banche italiane, con la furbizia delle bande dei quartieri di Roma – è stata subito utilizzata come titolo di vari “Libri/indagine” di grande successo, divenendo così uno slogan “cult” decisivamente significativo. Tra questi testi, due a mio giudizio meritano particolare attenzione: il primo a firma di Fabrizio Massaro e Paolo Panerai (Milano-Finanza per Class Editori), l’altro  a firma di Michele Gambino ed Elio Jannutti (Editori Riuniti).  
Non che prima del 2005 le cose andassero meglio (in quanto i “Furbetti” sono sempre esistiti), ma oggi i “Discendenti dei Furbetti del Quartierino”  rappresentano sempre più quei sodalizi instauratisi tra “Politici & Faccendieri” con una spiccata inclinazione al guadagno facile e al successo senza sacrificio, nonché alla smania di “apparire senza essere”.
Obiettivi e traguardi oggi ben facilitati dalla quasi completa assenza sia di cultura e di competenze, sia di capacità e di preparazione, in molti nuovi politici recentemente approdati in Parlamento.
Intendo esplicitamente additare i gruppi parlamentari del Mov. 5 Stelle, i “Neo Giacobini d’Italia”, in quanto – salve poche eccezioni – gli stessi parlamentari brillano spesso, nella loro maggioranza, per:
a.) mancanza di cultura e di conoscenze scolastiche di base  ….vds. le confusione tra Libanesi e Libici, tra Cile e Venezuela, tra i vari Leader e capi di Stato di diverse Nazioni, l’uso improprio dei congiuntivi, un periodare sgrammaticato, ecc.;
b.) mancanza di esperienza e di curriculum professionali ….vds. le attività di provenienza, ante la vincita alla lotteria elettorale del 2018: Disoccupati, DJ, Commessi, Bibitari, Animatori Villaggi Turistici, ecc.; 
c.) mancanza di conoscenze e di esperienze specifiche in ambito tecnico/ politico/ giuridico/ economico/ amministrativo, comportanti quindi la mancanza sia del “Senso dello Stato”, sia del comune “Buon Senso” e quindi l’incapacità di governare, come evidenziata dalla pretesa di eliminare la povertà e sconfiggere la disoccupazione con fantasiosi ed errati provvedimenti legislativi (Vds. il Reddito di Cittadinanza), anziché con Riforme Economiche e con una Politica (con la “P maiuscola”) idonea alla creazione reale di Posti di Lavoro;    
d.) mancanza di coerenza e di ideali, in quanto tutti i punti programmatici fondamentali, sbandierati ai quattro venti nei proclami pre-elettorali, sono stati ampiamente accantonati, disattesi o rinnegati …vds. divieto incarichi plurimi, divieto doppi mandati, onestà, trasparenza, democrazia interna, ecc.
Inoltre è da stigmatizzare come i Vertici del Mov. 5 Stelle siano passati con estrema disinvoltura da Alleanze “con il Diavolo” a quelle con “l’Acqua Santa” … o viceversa, in base solo a priorità tattiche (Mantenimento del Potere… o delle “poltrone”) e mai in base ad una strategia ad ampio respiro (L’Edificazione di una nuova Comunità Nazionale o di uno Stato costituito su “Valori non negoziabili”). Siamo pertanto di fronte ad un tipico “Partito delle Zoccole”, ferme ad un semaforo, in attessa di un cliente, con l’occhio verso le luci e scegliendo all’apparire del colore, ora il Verde, ora il Rosso.  
E ciò senza voler assolutamente offendere le “Quote Rosa” o le “Dame” presenti nel suddetto Movimento, verso le quali una Testata come la Consul Press – che dedica una propria specifica sezione ai “Cavalieri, Nobili e Templari” – sarebbe obbligata ad esprimesrsi con rispetto e gentile cortesia, ma le “5 stelle cadenti” sono solo frammenti di Kriptonite senza più luce propria; 
e.)  inaffidabilità dei “rappresentanti eletti” a ricoprire le cariche e gli incarichi a cui sono stati proposti o destinati; in nessuna organizzazione movimentista o partitica non si è mai è registrata una valanga di espulsioni, di dimissioni forzate, di trasmigrazioni ad altri gruppi  come nei Feudi Territoriali di Beppe Grillo, che io ricordo moltissimi decenni or sono come ottimo interprete di brillanti rappresentazioni comico-satiriche.
E, sempre per restare in area delle “Stelle Cadenti”, un capitolo a parte sarà comunque dedicato alla “Sindaca” (Horror !) Virginia Raggi che, nonostante sia stata considerata dai Romani (e non solo) la peggior amministratrice della Capitale, abbia deciso di ricandidarsi con la benedizione di Beppe Grillo (oramai incapace anche di far sorridere) e con l’appoggio di quasi tutto “L’Apparato/Partito” che crede di ispirarsi a Jean Jacque Rousseau, senza nemmeno conoscerlo.         

Oggi costoro – mi riferisco ai “Politicanti Grillini” – verrebbero letteralmente “decimati”, in caso di nuove elezioni che le ISTITUZIONI, comunque e sino ad oggi, continuano a negare al “POPOLO SOVRANO”, come impropriamente definito dalla COSTITUZIONE della RepubbliKa Italiana (senz’altro “non la più bella del mondo” già tanto osannata da Roberto Benigni, neo giullare presso le “SCUDERIE DEL QUIRINALE”, fin dai tempi dell’ Ex Presidente Emerito Giorgio Napolitano ed ora in prosecuzione d’incarico con la Presidenza di Sergio Mattarella.
E a tal punto dispiace dover tristemente constatare come questa “Pseudo-Democrazia” (con le sue Istituzioni ed i suoi Organi, ivi compreso anche l’Inquilino del Quirinale) che, mentre esalta a parole il potere decisionale del “Popolo”, impedisce di fatto allo stesso di esprimere il proprio voto, pur essendo evidente come l’attuale Parlamento sia ben lontano, distante e diverso da quanto richiesto ed auspicato dalla Nazione.
Dispiace ancor più dover constatare come oggi lo scenario politico sia pieno di animali: da una parte i “Grillini”, simili alle “Cavallette”; al loro fianco le “Sardine”, imparentate con le “Zecche”. E mentre è interessante notare le esistenti analogie culturali e di crassa ignoranza tra i Grillini e le Sardine, c’è da auspicare almeno il ritorno dei Lupi, dei Leoni e delle Aquile
___________Giuliano Marchetti    

 

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