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A Roma, in ricordo della Battaglia di Lepanto

VII  *  OTTOBRE  *  MDLXXI  *

Roma , 8 ottobre 2021 Palazzo Colonna
– In occasione del 450° anniversario della Battaglia di Lepanto,  il  Principe di Paliano Marcoantonio Colonna – 19° discendente diretto del Comandante della Lega Santa al servizio  dello Stato Pontificio,  ha invitato una Delegazione a Roma nel suo palazzo per un incontro speciale. 

Nell’incontro al Palazzo Colonna, quali componenti della Delegazione erano presenti il conte Paolo Possente dei Possenti in rappresentanza della nobiltà marchigiana, il conte Niccolò Calvi di Bergolo, le Dame Maria Vittoria Pelazza di Torino e Paola De Andrea di Alessandria, dal Conte Enzo Modulo Morosini in rappresentanza della Serenissima e dal Conte Massimo Paltrinieri in rappresentanza della Aristocrazia Trentino Tirolese e dell’Ordine dei Cavalieri della Concordia (clicca qui ! >) che ha avuto tra i suoi insigniti del 1947 anche un Colonna nella figura del Principe Mario Colonna di Stigliano.

Al termine di questo  interessante e proficuo evento, si è stabilito di concordare un prossimo incontro per approfondire alcune tematiche sulla nobiltà e la funzione degli ordini cavallereschi.

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NOTE A MARGINE, con alcune riflessioni ….
A) Con l’occasione si desidera comunicare che, sempre con riferimento al 450° anniversario della storica battaglia, a Roma la Fondazione  Lepanto  ha ricordato tale data partecipando a due eventi celebrativi che si sono svolti nella stessa giornata del 7 ottobre.
Nel pomeriggio è stata celebrata una Messa in Rito Romano Antico, davanti alla tomba di San Pio V, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, con il coro della Parrocchia Santo Stefano d’Ungheria, giunto dalla Pennsylvania appositamente a Roma.
Nella serata ha avuto luogo un Concerto nella Chiesa di Sant’Ignazio dedicato a “Die 7 Octobris – Beatae Mariae Virginis a Rosario Memoria”, con il Coro Filarmonico Vaticano, diretto da Monsignor Pablo Colino e la partecipazione dei soprani Giulia Cignoni e Daniela Tollis.
Entrambi i due eventi sono stati ampiamente descritti su CR – Corrispondenza Romana, Agenzia Cattolica di informazioni settimanali che svolge la sua attività in stretto collegamento con “Radici Cristiane”, pubblicazione mensile che si ispira ai valori perenni della civiltà cristiana ed ambedue dirette dal Prof. Roberto De Mattei.   

B) Il Comunicato Stampa sull’incontro svoltosi venerdì 8 ottobre a Palazzo Colonna, giuntoci in Redazione, è stato pubblicato su CONSUL PRESS, ove, oramai da molti anni, una particolare attenzione viene dedicata sia ad Associazioni Nobiliari, sia a quegli Ordini Cavallereschi che si richiamano ai principi di San Bernardo di Chiaravalle. Ciò in quanto riteniamo che determinati valori debbano essere riscoperti e riproposti come esempio ai Popoli, per contrastare il ritorno di un nuovo imbarbarimento dei costumi e l’avvento di una nuova  “Era del Post-Umano”, oramai incalzante da vari decenni. (clicca qui  >).
Oggi, richiamarsi ai principi degli Antichi Cavalieri è senz’altro anche uno “stile di vita” (o un “atto di fede”) per fortificare il nostro impegno  quotidiano a favore di una Comunità di Popoli, a favore delle loro Identità e Tradizioni da custodire, nonché delle loro aspirazioni da valorizzare in nome di un bene comune, della centralità dell’Uomo e della sacralità della Famiglia, della vera solidarietà, della eticità del lavoro e del ruolo sociale dell’impresa. E tutto ciò fa parte di una nostra visione della vita, come coerentemente pubblicato su questa stessa Testata per illustrare i cardini della nostra Linea Editoriale.

C) Sulle tematiche riguardanti la Nobiltà e la funzione degli Ordini Cavallereschi, citate al termine del Comunicato Stampa, è interessante notare come questi due elementi risultino spesso tra loro interconnessi, specie se fa riferimento alla nobiltà dell’anima ed allo spirito del cavaliere.
Desidero quindi concludere questo intervento con una frase di Henri du VergierConte de La Rochejaquelein, ripresa come proprio motto dalla Associazione Aristocrazia Europea:
“È tipico della plebe combattere quando si è certi della vittoria… È prerogativa borghese quando si possono capovolgere le sorti di una battaglia… È solo di una elite aristocratica combattere quando tutto sembra perduto, nella certezza di fare il proprio dovere”.

___________Alessandro Benini


Foto autore articolo

Alessandro P. Benini

Esperto di Finanza e di Storia dell’Economia.
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