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A Roma, nella Chiesa di S. Bellarmino, arde sempre una lampada votiva per i Nostri Soldati

PER UN RICORDO PERENNE

DI TUTTI COLORO CHE PARTECIPARONO ALLA CAMPAGNA DI RUSSIA 1941 – 1943 

A ROMA,  SABATO 16 GIUGNO,  PROMOSSA DALL’ U.N.I.R.R. (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) SI E’ SVOLTA LA TRADIZIONALE  CERIMONIA  ANNUALE PRESSO LA CHIESA DI SAN ROBERTO BELLARMINO, CON UNA MESSA CELEBRATA DAL PARROCO MONSIGNOR NICOLA FILIPPI

La Chiesa di San Roberto Bellarmino è situata in Piazza Ungheria nel cuore del Quartiere Parioli; progettata da Clemente Busiri Vici, venne  costruita tra il 1931 ed il 1933, in un Ventennio in cui Case, Chiese e Scuole venivano edificate rispettando i tempi previsti e programmati, così come i nuovi insediamenti urbani e rurali, le strade, le ferrovie e le bonifiche.

La Chiesa venne infatti inaugurata e aperta al culto già nel giugno 1933 come sede parrocchiale dal Papa Pio XI  ed affidata ai Gesuiti. La Chiesa è in stile razionalista ed è caratterizzata dal ripetersi, come motivo ricorrente in tutta la costruzione, dell’ottagono   preceduta da un ampio sagrato, con a fianco due torri campanarie sempre a pianta ottagonale.

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Come è noto, nella Chiesa di San Roberto Bellarmino arde la fiamma di una lampada votiva posta in ricordo di tutti quegli Italiani – Reduci, Dispersi e Caduti – che parteciparono dal 1941 al 1943 agli eventi bellici con il CSIR e l’ARMIR in Russia (al tempo ex Unione Sovietica) e questa celebrazione commemorativa viene svolta annualmente a cura della Sezione Romana dell’U.N.N.I.R. attualmente presieduta dall’ Avv, Gianluigi Iannicelli. Molto bella è stata la omelia pronunciata da Mons. Nicola Filippi che – pur se breve, ma rievocando alcuni concetti sul senso di Identià Nazionale e di appartenenza, nonchè sulla Fede e la Preghiera, è riuscita a toccare con nobili e giuste parole i sentimenti delle numerose persone presenti, ivi riunite per ricordare i propri congiunti che furono protagonisti di storie di valore e di dolore, moltissimi dei quali caduti o non più tornati.

Al lato dell’Altare presenti i Labari e i Medaglieri, al termine della cerimonia religiosa e dopo la Preghiera del Caduto, sono state recitate due poesie e letti alcuni brani, da parte della Signora Giuliana Martni.

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Qui di seguito  è possibile visionare con un Clik la

>  Preghiera del Caduto in Russia

 

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NOTA A MARGINE – Sempre sulla Consul Press, viene ricordata anche un’altra Cerimonia ove sempre in Roma, sulla via Cassia nei pressi dell’Istituto della S.S. Vergine delle Suore Orsoline, annualmente si commemora la epica “Battaglia di Nikolajewka”, ed E’ GIUSTO CHE QUESTO AVVENGA ….. Infatti, senza voler indugiare in un nostalgismo di maniera, va ribadito che se un Popolo non ritiene necessario ricordare gli esempi positivi dei propri Padri, probabilmente non è degno di avere un futuro per i propri Figli (G.M.)