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A Vienna la Commissione mista del piano d’azione globale congiunto PACG: illegittime le sanzioni Usa all’Iran

Iran, Cina, Russia, Francia, Inghilterra e Germania aderenti all’accordo sul nucleare il 1 settembre
hanno sottolineato che gli USA non possono avviare il processo per la reintroduzione delle sanzioni

Raffaele Panico 

Questa è la dichiarazione conclusiva della Commissione sull’accordo conosciuto come Piano d’azione globale (JCPOA) tenutasi a Vienna. Il testo integrale della dichiarazione è stato diffuso dall’ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran a Roma che riportiamo. 

In sintesi si asserisce che, “la piena applicazione dell’accordo da tutte le parti rimane cruciale”. In merito poi alle discussioni tenutesi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite circa la volontà degli Usa di reintrodurre sanzioni contro la Repubblica islamica viene sottolineato: “Washington è uscita unilateralmente dall’intesa l’8 maggio del 2018 e non ha più partecipato da allora ad alcuna attività relativa al Piano d’azione globale congiunto – JCPOA […] “non può avviare il processo per reintrodurre sanzioni dell’Onu sulla base della risoluzione 2231”.

Dichiarazione del Presidente seguita alla riunione
della Commissione mista del PACG 1 settembre 2020

  1. Il 1° settembre 2020 si è tenuta a Vienna una riunione della commissione mista del piano d’azione globale congiunto (PACG). Secondo i termini del piano d’azione congiunto, la commissione mista è responsabile della supervisione dell’attuazione dell’accordo. La commissione mista era presieduta, dall’alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, dal segretario generale del SEAE Helga-Maria Schmid ed erano presenti i direttori politici / vice rappresentanti di Cina, Francia, Germania, Russia, Regno Unito e Iran Ministri degli esteri.

 

  1. Tutti i partecipanti hanno ribadito l’importanza di preservare l’accordo ricordando che è un elemento chiave dell’architettura globale di non proliferazione nucleare, come approvato dalla risoluzione 2231 (2015) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La piena attuazione dell’accordo da parte di tutte le parti resta cruciale.

 

  1. Alla luce delle recenti discussioni in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York sulla questione del tentativo di ripristino di sanzioni ONU precedentemente revocate, i partecipanti hanno ribadito che gli Stati Uniti hanno annunciato unilateralmente la cessazione della partecipazione al PACG l’8 maggio 2018 e di non aver partecipato successivamente ad alcuna attività relativa al PACG. I partecipanti hanno riconfermato che pertanto non poteva essere considerato uno Stato partecipante. A questo proposito, i partecipanti hanno anche riaffermato le loro varie dichiarazioni e comunicazioni fatte in precedenza al Consiglio di Sicurezza, inclusa quella dell’Alto Rappresentante del 20 agosto in qualità di Coordinatore del PACG secondo la quale gli Stati Uniti non possono avviare il processo di ripristino delle sanzioni ONU ai sensi del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite risoluzione 2231.

 

  1. I partecipanti hanno accolto con favore la dichiarazione congiunta dell’Iran e dell’AIEA del 26 agosto la cui attuazione è già iniziata. In questo contesto hanno ricordato l’importante ruolo dell’AIEA come unica organizzazione internazionale imparziale e indipendente responsabile del monitoraggio e della verifica degli impegni di non proliferazione nucleare.

 

  1. La commissione mista ha affrontato questioni relative al nucleare e alla revoca delle sanzioni nell’ambito dell’accordo. Gli esperti proseguiranno le discussioni su tutte le questioni di interesse.

 

  1. I partecipanti hanno ribadito l’importanza dei progetti di non proliferazione nucleare, in particolare il progetto di modernizzazione Arak e il progetto isotopo stabile a Fordow. Tenendo conto delle potenziali conseguenze della decisione degli Stati Uniti di maggio di porre fine alla rinuncia Arak, i partecipanti hanno ribadito il loro forte sostegno e la responsabilità collettiva per la continuazione del progetto.

 

  1. La riunione si è svolta mentre è ancora in atto la pandemia COVID-19. I partecipanti hanno espresso la loro solidarietà a tutti i paesi colpiti nei loro sforzi per affrontare l’epidemia. La commissione mista non è stata in grado di riunirsi di recente a causa delle restrizioni di viaggio rilevanti

                               IN COPERTINA FOTO “ARCHIVIO IL DIARIO DEL MONDO”

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