Adrian Tranquilli torna a esporre nell’Auditorium Garage dopo una lunga assenza dalla Capitale
La mostra antologica An Unguarded Moment (un momento incustodito)
Si è conclusa da poco la mostra antologica dell’artista australiano Adrian Tranquilli presso l’Auditorium Parco della Musica. Una esposizione di oltre cinquanta opere che ruotano intorno al mondo del fumetto e della mitologia.
Per questo ritorno romano sono stati scelti gli spazi dedicati all’arte contemporanea dell’Auditorium Garage che grazie a sapienti giochi di luci e ambientazione ricorda allo spettatore l’immaginaria città di Batman: Gotham.
Nato a Melbourne si trasferisce in Italia dove si dedica inizialmente agli studi di antropologia e successivamente all’arte diventando assistente di Toti Scialoja.
Considerato uno degli artisti più attuali tra quelli viventi, le sue opere sono state esposte in diverse istituzioni italiane come al Macro, Palazzo delle Esposizioni, Palazzo Reale a Milano e istituzioni internazionali come il MAK, Museo delle Arti Applicate e la Kunsthalle di Vienna o lo IASPIS e la Botkyrka Konsthall a Stoccolma.
Realizza le sue opere sfruttando sapientemente la sua passione per i fumetti e sopratutto per il personaggio di Batman, quasi un suo alter ego, del quale ama utilizzare l’originale maschera degli anni 60 abbinata ad abiti attuali.
Un metodo per evidenziare il collegamento tra realtà e fumetto.
Vanta collaborazioni con registi come Giancarlo Soldi, fumettisti come Gabriele dell’Otto e Giuseppe Camuncoli, scrittori e studioso come Ida Magli con la quale stringerà un lungo sodalizio grazie agli studi antropologici, Alberto Abbruzzese, Sergio Brancato e musicisti come Lucia Ronchetti.
In An Unguarded Moment (un momento incustodito) la mostra antologica nello spazio espositivo dell’Auditorium Garage, lo spettatore viene accompagnato nella visione di oltre cinquanta opere, tra le più importanti dell’artista, attraverso un percorso arricchito da installazioni ambientali.
Qui l’artista mette in scena episodi a puntate che fondono con maestria attualità e storia grazie ai supereroi e alle loro nemesi mediante foto, video e installazioni.
Per la prima volta viene messa in risalto l’importanza della musica, che gioca un ruolo non marginale nella produzione artistica di Tranquilli. La musica di sottofondo accompagna e aiuta lo spettatore a immergersi nelle opere.
Fin dall’ingresso alla mostra infatti lo spettare viene come accolto in uno spazio surreale che ricorda la Gotham di Batman o l’atmosfera dei film di David Lynch, regista molto apprezzato dall’artista.
Una trasposizione narrativa che, avendo come chiave narrativa l’antropologia culturale, materia di formazionedell’artista, vuole evidenziare i tratti distintivi e fondamentali per il nostro modello culturale rielaborando in chiave moderna miti e storie epiche.
An Unguarded Moment è quel momento in cui si abbassa la guardia come dichiara l’artista, in cui personaggi come Batman, Joker, V e Superman vengono smitizzati e inseriti come persone comuni all’interno della realtà,con le loro incertezze e le loro fragilità.
Personaggi delle graphic novels, del cinema, della mitologia e della letteratura, apparentemente scollegati tra di loro, si fondono per dare vita a nuovi codici visivi, modificando di fatto le caratteristiche del personaggio stesso al fine di evidenziare la crisi del nostro tempo.
Supereroi sconfitti, passati, come ha detto Daniele Pittèri, AD di Musica per Roma:
“I supereroi spossati, annientati e sconfitti di Adrian Tranquilli non solo ribaltano la concezione occidentale della figura salvifica dell’eroe,ma diventano metafora del rapporto fra individui, comunità e strutture di poterenonché simbolo di quella fragilità delle società contemporanee che quasi due anni di virus hanno drammaticamente messo a nudo.
In tal senso, la scelta di rilanciare gli spazi espositivi dell’Auditorium, ribattezzandoli,con la mostra di Tranquilli è emblematica della concezione che Musica per Roma ha e vuole diffondere dell’arte come elemento ordinatore e al contempo scardinatore del mondo contemporaneo”.
An Unguarded Moment vuole evidenziare quel momento di debolezza che appare e che stiamo vivendo nel nostro contesto occidentale.
Un viaggio immersivo quindi, che smitizzando i supereroi invita lo spettatore a riflettere sull’inquietudine e la vulnerabilità del nostro tempo.
Gianfranco Cannarozzo