
AGOPUNTURA e C.A.M- Medicine Alternative o Complementari
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Salute e Sanità.
PER L’AGOPUNTARA E LE MEDICINE COMPLEMENTARI ALTERNATIVE … LA NECESSITA’ DI UNA REGOLAMENTAZIONE ___________________osservazioni e riflessioni di Alessandro Longo
Non esistono due medicine, convenzionale e alternativa, ma solo una medicina: quella che si basa sulle prove (Evidence Based Medicine, EBM): questo è quanto asserirono con forza i ricercatori Angell e Kassirer, in un articolo pubblicato dal New England Journal of Medicine nel 1998.
È noto a tutti che, accanto alla medicina ufficiale, quella riconosciuta ufficialmente dallo Stato, con la quale quasi tutti ci curiamo, esistono numerose medicine complementari, alcune a carattere medico-farmacologico (omeopatia, agopuntura, fitoterapia o erboristeria), altre caratterizzate da trattamenti eminentemente fisici (ayurvedica, cristalloterapia, cromoterapia, kinesiologia applicata, pranoterapia), oltre ad una pletora di attività “mediche” che non è poco definire magiche, millantatorie, o semplicemente truffaldine. Tutte, dico tutte, sia quelle alternative che quelle truffaldine, hanno un enorme seguito tra il pubblico, fino a quando qualcuno non si ribella e denuncia la truffa.
Tutte queste medicine, però, possono vantare un considerevole archivio di guarigioni da portare a supporto della loro validità ed attendibilità. E’ proprio nei confronti di quest’ultima categoria, il cui confine sfuma nelle altre, che nasce un naturale scetticismo, negli operatori della scienza ufficiale, anche verso le medicine alternative che in America vengono chiamate CAM – Complementary Alternative Medicine.
Ovviamente sia nella medicina ufficiale che in tutte le CAM gli interessi implicati sono notevoli. E, quando ci sono i soldi di mezzo, tutto si sporca, tutto diventa falso, doppio, e nasce la tendenza alla dietrologia. Se tu dici questo, è per guadagnare di più, sei un falso imbroglione. Ma tant’è, i soldi di mezzo ci sono, è quindi difficile fare un discorso sereno ed esclusivamente intellettuale, puro, per così dire, nel nostro interesse, per cercare di capire meglio come stanno le cose, soprattutto perché stiamo parlando della nostra salute.
E’ quello che di solito cerco di fare, con i miei articoli sul tema, ma non sempre riesco a farmi capire e vengo attaccato, anche pesantemente, sul piano personale, senza motivo. Io non sono un medico, non ho interessi di carriera nella materia specifica, sono solo uno che vuole ragionare in modo quanto più obiettivo possibile e trasmettere ai lettori il suo modo di vedere le cose. Quando ho parlato di Omeopatia ho suscitato ire immotivate, oggi invece voglio parlare di agopuntura e cercherò di far tesoro dell’esperienza: non ho alcun interesse in materia, non ce l’ho con nessuno, non voglio prevaricare o offendere nessuno, ma ho grande rispetto, sopra ogni cosa, per la scienza classica, galileiana, e parlo soltanto nell’ambito di questa filosofia naturale.
Allora cominciamo: l’agopuntura è una tecnica terapeutica che si prefigge di promuovere la salute ed il benessere mediante l’inserimento di aghi in particolari punti del corpo. In Cina la pratica dell’agopuntura viene segnalata fin dal III millennio a.C. Nei paesi occidentali l’agopuntura viene praticata principalmente (in Italia esclusivamente) da “medici”, che la considerano una medicina complementare o alternativa (CAM). Vi sono tecniche e discipline che non utilizzano gli aghi, ma si basano sulla stessa teoria dei meridiani, e dell’energia: queste tecniche utilizzano la pressione o la digitopressione come lo Shiatsu, il Tuinà, oppure il picchiettamento di punti come l’E.F.T. L’agopuntura è quasi una religione: considera il corpo umano come un insieme che coinvolge numerosi “sistemi funzionali”, che sarebbero in molti casi associabili approssimativamente ad organi fisici. La malattia viene interpretata come la perdita dell’omeostasi tra i vari sistemi funzionali. C’è un’analogia, seppur alla lontana, con l’equilibrio dei quattro fluidi di Ippocrate (400 a.c).
Anche solo dopo questa sommaria descrizione dei principi dell’agopuntura, viene da chiedersi quanto ci sia di serio. Ma bisogna ricordare che sono 5.000 (!) anni che in Cina ci si cura così e quindi la tecnica non manca di adeguato riscontro sperimentale! Nessun’altra pratica medica al mondo può vantare questo curriculum. Come si permettono quindi gli scienziati occidentali (prezzolati, naturalmente, dalle case farmaceutiche) a mettere in dubbio la millenaria saggezza cinese? Mah, gli scienziati classici vogliono solo capire. E in un certo senso la risposta a questa domanda ce l’hanno data i cinesi stessi, quando, alcuni anni fa, nelle loro campagne, dove ancora oggi ci si cura solo con la medicina millenaria tradizionale (appunto agopuntura, fitoterapia, imposizione delle mani) e dove si vive in condizioni di povertà e di igiene impensabili per noi occidentali, la promiscuità con gli animali un certo giorno provocò il passaggio di un virus dall’animale all’uomo, con una contagiosità che mise subito in allarme le autorità cinesi centrali e, di lì, tutte le autorità mondiali. Il caso fece epoca.
Quel virus, detto aviaria, in poco tempo provocò molti morti e si diffuse in tutto il Paese e presto cominciò ad uscire dalla Cina. Ebbene, quando fu il momento di affrontare questo virus, le autorità cinesi, anziché ricorrere alle medicine tradizionali cinesi, si affrettarono a chiamare gli scienziati occidentali inglesi e francesi esperti in biologia genetica. Altro che medicina tradizionale! Quando c’è da fare sul serio, chi sta male usa la scienza, e a farlo per primi sono proprio i cinesi! (quando il gioco si fa duro i duri entrano in gioco). E, grazie a quegli scienziati “duri”, le conseguenze del contagio del virus mutante sono state circoscritte a quel Paese, limitando le perdite e le fuoriuscite. Purtroppo questo non è successo, almeno all’inizio, con la vicenda molto più recente del COVID 19.
C’è da riflettere su questo fatto: ci vuole precauzione ad usare le CAM. Anche perché l’agopuntura in molti casi funziona anche più dell’evanescente omeopatia che, per quel che riguarda i flussi di energia nel corpo, ha anch’essa un bell’apparato esoterico. Ebbene, l’agopuntura funziona. Viene usata abitualmente, in tutto il mondo, soprattutto per il trattamento del dolore, con egregi risultati. Ma perché funziona? Questo si chiede il metodo scientifico classico occidentale, quello che vuole capire come funziona il mondo: non basta il fatto sperimentale, ci vuole la teoria, la spiegazione, con esperimenti scientifici ripetibili.
Qualche anno fa, al Center for Health Studies di Seattle, USA, lo scienziato Daniel Cherkin, ha pubblicato i risultati del suo studio SPINE (Stimulating Points to Investigate Needling Efficacy) e ha ammesso: «Questo studio suggerisce che l’agopuntura è efficace come gli altri trattamenti scientifici impiegati per la lombalgia, la cui efficacia è già stata dimostrata. Ma – ha onestamente aggiunto – ciò che abbiamo inaspettatamente scoperto è che anche l’agopuntura simulata, cioè con gli aghi che non penetrano nella pelle, produce gli stessi benefici di quella “vera”.
E ciò apre una serie di domande su come l’agopuntura realmente funzioni». Lo studio da lui coordinato, con due importanti istituti di ricerca statunitensi, si è rivolto a 638 pazienti adulti: ha dunque un’incontestabile base di affidabilità scientifica. I vantaggi riportati dal gruppo che si era sottoposto ad agopuntura simulata sono stati gli stessi di quelli del gruppo che ha ricevuto l’agopuntura «vera». «Non sappiamo precisamente perché la gente tragga giovamento dal dolore quando ricorre all’agopuntura simulata – ha affermato la coautrice della ricerca Karen J. Sherman – magari il “contesto” in cui viene effettuato il trattamento è più importante degli effetti indotti meccanicamente». Fatto sta che per i pazienti il giovamento c’è stato. E cosa c’entra il contesto?
P. Briggs, direttrice del NCCAM del National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM), uno dei centri facenti capo all’agenzia del governo americano per la ricerca biomedica (l’NIH), che ha finanziato lo studio, ha commentato: «Questa ricerca ci conferma che i trattamenti come l’agopuntura – compresa quella simulata – possono stimolare risposte positive nell’organismo […] Queste scoperte – ha aggiunto – vanno ad aggiungersi alle già numerose prove che ci dicono che qualcosa di significativo succede durante il trattamento con agopuntura. Ma sono ancora necessarie altre ricerche per comprendere in profondità cosa esattamente susciti queste risposte dell’organismo».
Insomma, più che studiare il funzionamento dell’agopuntura sarebbe bene studiare come fa a indurre meccanismo naturale che ne consente l’efficacia. C’è da rimanere sconcertati: sia che la si pratichi in maniera convenzionale, sia che la si pratichi in maniera “simulata”, l’agopuntura funziona meglio della terapia farmacologica. Questi risultati spingono a considerare l’agopuntura alla stregua di un trattamento clinico farmacologico tradizionale. In effetti, una delle caratteristiche dei test clinici rigorosi a cui vengono sottoposti tutti i trattamenti medici è di verificarne l’efficacia.
Qualora un trattamento, ed in particolare una delle attuali medicine alternative, risultasse di comprovata efficacia e di accettabile sicurezza, diventerebbe medicina “scientifica” tout court: EBM, appunto. Per questo è fondamentale regolamentare le medicine alternative: non sarebbe altro che… riportarle sotto doveroso controllo, così come si fa per le terapie mediche convenzionali, che attualmente risultano penalizzate rispetto alle CAM.
Purtroppo l’efficacia dell’agopuntura si ferma alla cura del dolore. Molti santoni pretendono di utilizzare aghi per curare anche molte altre malattie quali la malaria, l’influenza, l’impotenza, ma nessuna evidenza sperimentale ha mai confermato questi risultati miracolosi. Eppure alcuni pazienti giurano di essere stati curati da queste patologie con aghi inseriti in punti di energia e lungo i meridiani del corpo. Come è possibile che alcune persone possano realmente guarire senza ricevere alcuna cura efficace? Per la medicina scientifica, quella basata su test rigorosi, questo si chiama effetto “placebo”.
L’effetto placebo come illustreremo meglio in un prossimo articolo, è protagonista di risultati sperimentali miracolosi come, se non più di quelli delle CAM. Purtroppo molti sostenitori delle CAM sfruttano il beneficio placebico di cure altrimenti inefficaci, in questa maniera si rischia di ritardare l’approfondimento diagnostico e la relativa cura “tradizionale”, e ciò può risultare anche molto pericoloso per il paziente. In altri casi alcuni sedicenti medici sfruttano i miglioramenti dovuti all’effetto placebo inducendo i pazienti a rinunciare, in virtù di posizioni puramente ideologiche, a praticare un trattamento di efficacia ben documentata già esistente, con ciò compromettendo la guarigione o mettendo a repentaglio la salute del paziente.
Non è tra l’altro chiaro, in questo caso, se qualcuno deve rispondere legalmente delle conseguenze delle CAM e su istanza di chi. E’ dunque necessaria una regolamentazione del settore, tanto più che emergono di continuo discrepanze tra direttive comunitarie e direttive nazionali, tra queste e quelle regionali e tra regioni diverse. Non ci si sofferma mai sul fatto che, mentre qualsiasi disciplina scientifica ha nel suo codice genetico la volontà e la capacità di modificarsi e correggersi man mano che nuove prove e nuovi esperimenti correggono errate interpretazioni del passato, (secondo il principi di Popper di falsificabilità delle teorie che vogliono dirsi scientifiche), nessuna delle CAM ha mai ritenuto di mutare i propri presupposti secolari o millenari sulla scorta dei progressi delle nostre conoscenze. Le nuove scoperte ed i nuovi risultati scientifici spingono la comunità medica a mettere sempre in dubbio i risultati ed i procedimenti acquisiti. Questo, purtroppo, non avviene nell’ambiente legato alle terapie alternative.
Da 5.000 anni l’agopuntura è uguale a sé stessa, e viene utilizzata per curare malattie anche gravi. Allo stesso modo, ma senza alcuna esperienza millenaria alle spalle, l’omeopatia è sempre rimasta a “similia similibus curantur” di Hahnemann. Per fare un parallelo, se si fossero ignorate le nuove prove e le nuove scoperte scientifiche, in astronomia saremmo ancora fermi all’ ipotesi “alternativa”, molto più intuitiva di quella geocentrica, che sia il Sole a ruotare intorno alla Terra. In medicina, se non si sottoponesse ogni terapia a continue verifiche di affidabilità e di efficacia, moltissime malattie si curerebbero ancora con l’applicazione di sanguisughe o con estrazioni di sangue.
Sempre in ambito medico, l’ulcera peptica è ancor oggi trattata da alcuni con l’omeopatia o altre CAM, mentre studi scientifici approfonditi hanno permesso di comprendere quale fosse la causa della malattia: l’Helicobacter pylori, permettendo l’estinzione o quasi di questa patologia. Ma gli esempi potrebbero continuare all’ infinito.
______________ALESSANDRO LONGO