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Amalia Ercoli Finzi: “bambine giocate con le bambole e con il meccano”

A pochi giorni dall’atterraggio della sonda Insight della Nasa su Marte, è doveroso riprendere un’intervista di Amalia Ercoli Finzi meglio conosciuta come la Signora della comete. 

La chiacchierata riportata da La Repubblica riguarda l’importanza di scelta che hanno le donne, ma prima ancore le bambine e poi ragazze, sul tipo di studio e pi percorso da intraprendere anche entrando in roccaforti prettamente maschili. “Vanno eliminatigli stereotipi, perché le barriere sono soprattutto di tipo culturale, se non si iscrivono a facoltà scientifiche non dipende certo dalle loro capacità ” – afferma l’ingegnere aereospaziale -“Fa bene il Politecnico a sensibilizzare le ragazze alla scelta consapevole di corsi di studio in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica ma purtroppo non è un problema soltanto italiano. Le donne vanno ancora incoraggiate ovunque” – prosegue – “Da piccola smontavo le biciclette e la mia famiglia non me lo lasciava fare, ma io mi sono imposta. Il discorso della scoperta e della curiosità vale anche per i ragazzi: bisogna lasciare che maneggino le cose, che le rompano per poi riaggiustarle. Purtroppo oggi c’è il concetto che per avviare qualunque macchinario basti schiacciare un bottone, invece bisogna incoraggiare bambine e bambini a sperimentare come funzionano le cose, aprendole e magari rompendole.”

Alla domanda su come bisogna superare il problema risponde “Sarà banale, ma a una bambina va regalato un meccano insieme a una bambola, vanno aboliti tutti gli stereotipi di genere, si deve iniziare da lì”.

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