“ANATOMIA DI UN VOTO”:
Vincitori e Vinti alle Elezioni Europee 2024
STRASBURGO VAL BENE UNA MESSA !
Tutti noi sappiamo che uno dei principali aspetti delle democrazie è rappresentato dalle elezioni che dovrebbero essere un esercizio di libertà, un momento in cui un popolo esprime il proprio pensiero e le proprie opinioni. La recente tornata elettorale che si è svolta nei 27 Stati che costituiscono l’Unione europea, è stata particolarmente importante; dai suoi esiti dipenderanno le sorti del nostro continente per i prossimi 5 anni e per questa ragione i risultati sono stati tanto attesi.
Milioni di cittadini europei, con tradizioni, storia, lingue diverse hanno votato per eleggere 720 membri che siederanno nel Parlamento di Strasburgo.
Queste votazioni purtroppo sono state caratterizzate da un record negativo nella storia repubblicana, infatti c’è stato un calo molto sensibile nell’afflusso alle urne che ha sfiorato il 49% degli aventi diritto; praticamente la metà della popolazione ha preferito disertare le urne, l’astensionismo è un problema che dura da tempo e che non accenna ad arrestarsi.
La bassa affluenza rappresenta un sintomo di disagio del rapporto tra i Cittadini e la Politica. Le cause di questo disimpegno vanno ricercate, prima di tutto, nella sfiducia nelle Istituzioni e nella convinzione che il voto sia inefficace; per contrastare questa tendenza bisognerebbe intervenire a livello educativo, la scuola deve inculcare il valore del voto considerato, non solo come un diritto-dovere ma anche strumento di partecipazione attiva alla vita della comunità.
Per capire il fenomeno dell’astensionismo c’è da considerare un altro fattore meno visibile, ma ai fini pratici, ugualmente dannoso: la gente crede che le elezioni europee siano elezioni di serie B, come le elezioni amministrative regionali o comunali e perciò il rischio di scarsa frequenza ai seggi è alto. L’Europa è considerata estranea, come se non riguardasse i singoli popoli; è un sistema sovranazionale che collega gli Stati in una rete di situazioni e obblighi comuni che non vengono compresi dai più, anzi viene considerata come un ente lontano dagli interessi nazionali; sovrasta i popoli imponendo le sue leggi e le sue direttive non sempre comprensibili per non dire assurde e inaccettabili; invece di esaltare le differenze che arricchiscono, livella le nazioni senza tenere conto della storia, delle tradizioni e delle peculiarità di ciascun popolo.
Per gli antieuropeisti, l’Unione Europea viene percepita come una specie di Moloch antico che non guarda in faccia nessuno, alimentato dai singoli Stati che, stritolati nel suo interno cavo, perdono la loro indipendenza.
Secondo alcuni osservatori, analisti e politologi, tutti quelli che non sono andati a votare, pensando di fare una scelta giusta, hanno permesso con il loro non voto, l’ascesa di un partitino su cui pochi avrebbero scommesso un soldo bucato, sto parlando di “A.V.S. – Alleanza Verdi Sinistra”, neanche i suoi fondatori, la coppia dei “gemelli diversi“, Fratoianni & Bonelli, potevano immaginare un exploit di tale proporzione e la valanga delle preferenze che gli elettori hanno accordato a una tale Ilaria Salis, una piccola anarchica che si autodefinisce antifascista, sottoposta a processo in Ungheria per disordini e violenze che l’hanno vista parte attiva in una manifestazione politica a Budapest.
La giovane che non ha fatto assolutamente nulla per meritare il seggio, se non menar le mani, siederà nell’Europarlamento, protetta dall’ombrello della immunità; ogni mese, per i prossimi 5 anni, prenderà ricchi stipendi e numerosi benefit, grazie a una delle Istituzioni che lei fino a non molto tempo fa combatteva.
Due big della politica italiana, Matteo Renzi & Carlo Calenda, non hanno conquistato neanche un seggio, non essendo riusciti a raggiungere la soglia minima del 4% sotto la quale non c’è vittoria; nel passato i due politici hanno provato a unire le proprie forze nel tentativo di realizzare una formazione di centro detta “Terzo polo”, ma, essendo entrambi due Maschi Alfa, difficilmente potevano andare d’accordo, rinchiusi in un angusto recinto politico. In queste elezioni europee se si fossero presentati insieme, mettendo a tacere il loro super-ego avrebbero probabilmente raggiunto un risultato positivo; non hanno voluto seguire l’insegnamento del detto popolare “L’unione fa la forza” e ora non rimane loro che fare “mea culpa”.
Da una analisi accurata dei risultati delle ultime tornate elettorali, a partire dalle elezioni europee del 2017, passando attraverso le politiche del 2018 e del 2022, per arrivare ai risultati di giugno, la Lega e il Mov.nto 5 Stelle hanno visto diminuire gradualmente e inesorabilmente il numero delle preferenze, fino ad arrivare a percentuali molto basse, non superiori al 10%. A questo insuccesso corrisponde l’aumento dei voti di Fratelli d’Italia e del P.D. che hanno pescato nel bacino elettorale della Lega e dei 5 Stelle.
La Lega e il Movimento 5 stelle hanno deluso le aspettative dei loro elettori: la Lega non riesce ancora a portare a casa riforme strutturali come l’autonomia e altre riforme in campo economico e fiscale; il Movimento 5 Stelle, da quando è stato abolito il reddito di cittadinanza, ha perso l’appeal nelle regioni del Meridione d’Italia; il partito, sorto come un movimento di protesta e di rottura, ora è in via di estinzione, gli ultimi sopravvissuti si abbarbicano tenacemente ai pochi scranni residui che riescono a racimolare con fatica.
Fratelli d’Italia si riconferma il primo partito, non solo bissando ma anche superando i risultati delle elezioni del 2022; questo è un segno del grande lavoro che il governo a guida Meloni sta facendo sia in campo internazionale, dando all’Italia un ruolo di spessore negli scenari globali, sia all’interno eliminando o modificando alcune leggi dei governi a trazione grillina che hanno creato voragini nei bilanci dello Stato a causa di pressappochismi e di sciatteria nella redazione delle medesime.
Anche Forza Italia, guidata da Antonio Tajani, è stata premiata dagli elettori, a dimostrazione del buon lavoro e dei risultati conseguiti dai suoi ministri nei vari settori della vita pubblica.
______________________________LIDIA D’ANGELO