Angela Lansbury, iconica ” Signora in giallo”
Angela Brigid Lansbury, l’attrice britannica naturalizzata statunitense, si è spenta nel suo appartamento di Los Angeles l’11 ottobre 2022. Aveva 96 anni e ne avrebbe compiuti 97 cinque giorni dopo. È venuta meno nel sonno, come se l’eleganza e la discrezione che l’hanno contraddistinta nella vita, avessero tratteggiato anche la sua morte.
Figlia dell’attrice irlandese Moyna MacGill e del politico Edgar Lansbury, nasce a Londra ma si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti durante i bombardamenti della Città. Il padre morì che lei aveva appena 9 anni e cominciò fin da subito a coltivare la sua passione per la recitazione.
La carriera di Angela Lansbury inizia all’età di 17 anni essendo stata scelta per esibirsi come cantante e cabarettista in seguito a un’audizione a Brodway. A 19 comincia quella cinematografica con la candidatura per due volte all’Oscar accanto a Ingrid Bergman, Paul Newman, Orson Wells.
A 20 anni guadagna il primo dei suoi sei Golden Globe ne “Il ritratto di Dorian Gray” per l’interpretazione della dolce e ingenua Sybil Vane che si suicida per amore del dannato Dorian. Tanti i riconoscimenti, come recita la motivazione per l’Oscar alla carrieraricevuto nel 2014 “per i suoi svariati successi nell’industria cinematografica e televisiva nel corso della sua lunghissima carriera (oltre 75 anni) è passata dal cinema al teatro e alla televisione, come attrice, doppiatrice e scrittrice“.
Sarebbe impegnativo elencare i suoi meriti: 48 film realizzati, partecipazione in diversi episodi di almeno 48 serie televisive, lavoro come doppiatrice dove ha prestato la sua voce a 12 personaggi (come “Anastasia”, “il Grinch”, “La bella e la bestia”), recitazione in 28 opere teatrali. Infatti per la sua lunga attività a Brodway nel 2022 ha ricevuto un “Tony Award alla carriera“.
A partire dalla fine degli anni Ottanta è stata popolarissima nei panni di Jessica Fletcher, l’insegnante in pensione, che rimasta vedova intorno ai cinquant’anni comincia a scrivere libri gialli. Piena di buon senso e tenacia diventa un’abilissima detective, nonostante lo faccia in modo dilettantesco. I 264 episodi della “Signora in giallo” che, dal 1988 per 12 anni hanno reso più familiare agli italiani il volto di Angela Lansbury proseguendo interrottamente nella programmazione fino al 2003, hanno caratterizzato la serie televisiva gialla forse più longeva e di successo della storia. La Lansbury ha vestito superbamente i panni della Fletcher, una Miss Marple moderna, personaggio riuscitissimo dallo stile inconfondibilmente sobrio ma sempre elegante e dai modi discreti, gentili e insieme sicuri e determinati. In un intervista dichiarò di sé: «Jessica Fletcher, la cosa più vicina alla donna che sarei potuta essere se non fossi diventata attrice»
Nonostante la fama ottenuta, la Fletcher continuava a vivere una vita semplice, in un piccolo paese del Maine, Cabot Cove, circondata dalle sue amicizie più care, per allontanarsene per brevi visite ai tanti amici che conosceva un po’ in tutto il Mondo. E questi sembrano essere stati i tratti che hanno caratterizzato la vita di questa attrice straordinaria, nonostante in un’intervista abbia dichiarato come il suo ruolo preferito fosse la madre maligna e manipolatrice che trasformò suo figlio in un assassino, nel film del 1962 “Và e uccidi”. Proiezione che, tra l’altro, è inserita al 21° posto della classifica dell’American Film Institute sui 50 migliori cattivi del cinema americano.
Indimenticabile strega apprendista che si prende cura di alcuni bambini sfollati durante la seconda guerra mondiale nel film Disney “Pomi d’ottone e manici di scopa” al fianco di Spencer Tracy, Warren Beatty, Sophia Loren e Vittorio De Sica.
Accanto a David Niven, Peer Ustinov, Bette Davis, e Mia Farrow veste i panni di un’eccentrica scrittrice alcolizzata di mezza età in “Assasinio sul Nilo“.
Insieme a Kim Novak, Tony Curtis, Elizabeth Taylor e Rock Hudson è la Miss Marple di “Assasinio allo specchio“.
Nella rilettura noir fantasy della fiaba di Cappuccetto Rosso è la nonna amorevole e inquietante di “La compagnia dei lupi“.
È l’arcigna zia Adelaide con Emma Thompson in “Tata Matilda“.
Con Jim Carrey ne “I pinguini di Mr Popper” è la cinica Selma Van Gundy, vinta fino alla commozione dall’affetto dei pinguini.
Nel 1995 fu nominata Disney Legend e lungo la prestigiosa Hollywood Walk of Fame ha due stelle a lei dedicate.
È senza dubbio un’icona del cinema americano. Ci piace ricordarla con quel suo volto dai lineamenti particolarissimi che le conferivano un aspetto senza età che le ha consentito sempre di recitare al fianco dei migliori registri e attori di ogni età, unitamente al suo stile particolarmente versatile.
E la ricordiamo anche come dama dell’ordine dell’Impero britannico della regina con cui l’ha insignita la regina Elisabetta II nel 2014.
Veronica Tulli
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