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Appunti geopolitici sulla Palestina

NOTE E RIFLESSIONI  ….forse non politicamente corrette

Nel periodico e permanente dibattito in cui ci troviamo quasi costantemente coinvolti (a prescindere se in ambito culturale, economico/politico o storico), risulta spesso impossibile non partecipare o non prendere posizione. Del resto la Consul Press – pur seguendo una propria Linea Editoriale “Identitaria”, come coerentemente dichiarata in home page – ha sempre ospitato una “pluralità di voci”, specie se contrastanti e diversificate rispetto alle narrazioni suggerite od imposte dal “Pensiero Unico Dominante”,
Qui di seguito riportiamo alcune note pervenuteci da Roberto Jonghi Lavarini, già in altre occasioni presente su questa nostra Testata _________ G.M.  

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Hamas non è semplicemente un “gruppo terrorista” ma un movimento popolare armato nazionalista religioso islamico sunnita salafita palestinese, con migliaia di militanti, che gode di un grande consenso locale e internazionale, nonché un partito politico, democraticamente eletto, che governa la cd Striscia di Gaza, gestendo scuole, ospedali ed anche attività e servizi sociali.

L’attacco di Hamas allo Stato di Israele deve essere inquadrato nella più generale e complessa guerra civile, etnica e religiosa, che si protrae nella regione mediorientale, con momenti di alta e bassa intensità, sin dal 1947.
I deprecabili lancio di missili, uccisione e rapimento di civili (ma in quella regione sono tutti armati), da parte di Hamas, sono certamente da condannare ma, altrettanta ferma condanna internazionale dovrebbe esserci per l’illegale occupazione sionista dei territori, per le continue discriminazioni e violenze contro la popolazione, cacciata dalla propria terra, confinata e relegata in una piccola riserva, circondata da un nuovo “Muro di Berlino”.
In sintesi, realisticamente: oltre ad Israele che oramai si è consolidato come “Stato” su quei territori, anche il popolo palestinese ha il sacrosanto diritto ad un suo vero stato nazionale e sovrano, senza il quale ci sarà sempre guerra. Questo chiedono tutte le nazioni arabe e mussulmane ma anche gran parte della comunità internazionale.
Ad impedire una pace stabile è sempre stata la ricca e potente lobby ebraica sionista che decide la politica estera USA e influenza quella delle colonie atlantiste europee, Italia compresa. Solo Trump e Putin insieme, con i loro alleati Arabia Saudita sunnita e Iran sciita, possono imporre la pace in Medio Oriente, considerando che ONU e UE non contano nulla.

Ultima mia riflessione è sulla necessaria tutela, fra i bellicosi e pericolosi litiganti, ebrei sionisti e islamici arabi, della bimillenaria storica minoranza cristiana palestinese di Terra Santa, oramai ridotta a meno del 7% della popolazione (5% di ortodossi), e dei luoghi sacri della Cristianità, ai quali non sembra più pensare nessuno, tantomeno Bergoglio.

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Gli israeliani hanno bombardato e distrutto la storica Chiesa Greco Ortodossa di San Porfirio a Gaza, terza chiesa cristiana più antica al mondo, edificata nel 425 DC. Vi sono almeno 8 morti e decine di feriti, tutti civili, in particolare donne e bambini.  (…ma la notizia sembrerebbe essere stata smentita n.d.r.)
“La violenza sionista è spietata e barbara quanto il terrorismo. Il mondo fermi questa guerra e imponga una pace giusta per tutti” ha dichiarato Padre Giovanni.
https://greek-orthodox-church-33.business.site/
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Porfirio
https://it.advisor.travel/poi/Chiesa-di-San-Porfirio-8436
https://cmc-terrasanta.org/it/media/terra-santa-news/19177/la-chiesa-a-gaza:-casa-di-gentilezza-e-fratellanza

Mobilitazione straordinaria a sostegno dei fratelli cristiani palestinesi di Terra Santa (Striscia di Gaza, Cisgiordania, territori occupati e Stato d’Israele), vittime innocenti della guerra civile fra i mussulmani di Hamas e gli ebrei sionisti. Stiamo raccogliendo fondi da destinare, attraverso una solida rete di bravi sacerdoti, ai bambini delle diverse comunità arabo cristiane (cattolica, ortodossa e orientale). Solo a Gaza, ora assediata e bombardata, i cristiani sono oltre trentamila. A tutti chiediamo di dare un contributo economico liberale, anche piccolo, e di partecipare, alle future iniziative di preghiera, solidarietà e sensibilizzazione per una stabile pace in tutto il Medio Oriente

___________Roberto Jonghi Lavarini

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HAMAS, PALESTINA. ISRAELE