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Arriva lo “Spotify” dei vestiti paghi una tariffa fissa e puoi prendere tutti i vestiti che vuoi

| Sveva Marchetti |

Con Spotify si può ascoltare tutta la musica che si vuole, legalmente e senza l’obbligo di acquistarla, ma pagando solo una tariffa fissa. Perché non estendere questo concetto anche per gli abiti? In realtà esistono già servizi di questo tipo, dove poter usufruire di abiti da indossare solo in determinate occasioni o noleggiare Birkin e Kelly di Hermes o una Chanel Jumbo, borse non arrivabili a tutte.

La nuova frontiera dello shopping, però, potrebbe essere proprio quella di ampliare questo meccanismo includendo anche il fashion più “portabile” e non solo il lusso. A lanciare il servizio sono aziende come la cinese YCloset o le americane Rent-to-runway di New York (pioniera nel settore, visto che ha aperto i battenti nel 2009), Le Tote di San Francisco, o Girl Meets Dress di Londra.

I servizi offrono pacchetti mensili con tariffe diverse che danno diritto a piani diversi (Rent-to-runway ne offre due, uno da 69 dollari al mese e l’altro da 99, rispettivamente con 4 noleggi al mese o  noleggi illimitati ).  Come ha detto l’amministratore delegato e co-fondatrice Jennifer Hyman di Runway si vuole “mettere fuori mercato H&M e Zara” e non solo, infatti secondo la fondatrice di Girl Meets Dress di Londra, quando il sistema avrà preso piede, il budget medio di quel che si spende per vestirsi potrebbe dimezzarsi.

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