ATREJU dal 14 al 17 Dicembre a Roma
DIBATTITI ed EVENTI
su CULTURA, ECONOMIA, LAVORO, POLITICA
Dal 14 al 17 dicembre 2023 ritorna il tradizionale appuntamento con “Atreju”, la storica festa che che quest’anno si svolge nei giardini di Castel Sant’Angelo, nel cuore della città di Roma. ATREJU – protagonista del romanzo di Michael Ende “La Storia Infinita” ed il cui nome significa “Figlio di Tutti” – è un orfano allevato dalla sua intera Tribù di appartenenza, cresciuto con un carattere fiero, coraggioso, tenace e con la volontà di lottare contro un nichilismo avanzante.
La “I^ Edizione di Atreju” è stata organizzata nel 1998 da Giorgia Meloni, al tempo dirigente romana di Azione Giovani; divenutane nel 2012 la festa nazionale, dal 2013 viene annualmente organizzata da Fratelli d’Italia.
E a mio parere ed auspicando di non errare, credo come Antico Militante che la Nostra Comunità con le Giornate di Atreju stia idealmente proseguendo un percorso iniziato con i mitici “Campi Hobbit”, a suo tempo ideati da Generoso Simeone.
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Con l’occasione desidero segnalare due brevi interventi ripresi da una Rassegna Stampa e riguardanti alcuni argomenti che potrebbero essere esaminati ed approfonditi nell’ambito dei dibattiti tecnici previsti durante le “Giornate di Atreju”.
# Dichiarazione di Francesco Filini, Deputato di F.d’I. e Responsabile del programma del Partito
“Gli ultimi dati sull’occupazione resi noti dall’ISTAT fanno segnare un altro record con ben 23 milioni e 694/mila italiani al lavoro, con un tasso di occupazione al 61,8%. Questi risultati sono l’ennesima dimostrazione di come le politiche messe in campo dal Governo Meloni abbiano avuto un impatto benefico nel mercato del lavoro, per troppi anni ingessato dallo sperpero delle risorse pubbliche e dalle deleterie politiche dei sussidi per lasciare gli italiani sul divano. L’addio al reddito di cittadinanza, il taglio delle tasse ai lavoratori e gli incentivi alle imprese per assumere, sono provvedimenti che rappresentano al meglio le politiche di sviluppo e investimento che sono state intraprese da un governo che continua a macinare record su record.”
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Francesco Filini – Classe 1978, Romano Doc, Laurea in Scienze Politiche – è divenuto il responsabile del programma il 23 agosto 2023, dopo essere stato coordinatore dell’Ufficio Studi di F.d’I. / Già giovanissimo iscritto nel M.S.I. nel 1993, poi in A.N. nel 2006 ed in F.d’I. nel 2013; eletto in Parlamento nel 2022. // Più volte seguito dalla Consul Press per i suoi approfondimenti e per la sua preparazione riguardanti gli studi e le teorie in ambito monetario del Prof. Giacinto Auriti.
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# Dichiarazione del V. Presidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli
“Sul mercato tutelato si fa grande confusione. Le notizie da mettere in fila sono molteplici ma tutte lineari. La ‘maggior tutela’ ha tariffe più basse del ‘mercato libero’: il fatto che nel 2022 non sia andata così in Italia è un evento eccezionale dovuto alla decisione di Area di continuare a legarla al TTF di Amsterdam, contro lo stesso parere di Draghi che, considerando il mercato in quel momento in preda alla speculazione, ha messo una sorta di tetto per legge a quello ‘libero’ per evitare che anche questo seguisse l’andamento speculativo della borsa. L’intervento di Draghi è stato attivo fino a giugno di quest’anno. Guarda caso, proprio nel semestre in corso la ‘maggior tutela’ è tornata ad essere molto più vantaggiosa del ‘libero mercato’.
La protezione dei consumatori dalle fluttuazioni del ‘mercato libero’ agisce in numerosi Stati europei, tra cui Spagna, Francia e Germania, dove il prezzo dell’energie è anche di 2/3 più basso che da noi. Se l’abrogazione delle tutele viene effettuata solo in Italia non c’è nessuna vera liberalizzazione e, in più, finiremmo per rendere la nostra economia meno competitiva rispetto a quelle le cui imprese pagano molto di meno l’energia. È legittimo protendere per le liberalizzazioni, ma occorre ricordare che le stesse prevedono per dottrina uno Stato ‘regolatore’ e questa funzione senza la ‘maggior tutela’ di fatto svanisce.
Tuttavia potrebbe essere egualmente benefica una liberalizzazione, a condizione però che agisca su scala europea attraverso l’abrogazione di ogni forma di tutela in ogni nazione oppure consentendo a tutti i cittadini, le famiglie e le imprese del continente di acquistare l’energia da chi vogliono, cioè da qualunque gestore multinazionale di energia, spagnolo, francese, tedesco o italiano che sia. Questo realizzerebbe una vera concorrenza proficua per il consumatore. In caso contrario i cittadini italiani saranno penalizzati perché gli azionisti delle grandi società di gestione continueranno a vedere crescere fatturati e profitti. Lo studio Comar pubblicato due giorni fa ci racconta che nel 2022 il fatturato del comparto energetico è salito 643 mld contro i 349 del 2021 (+294 mld), con un profitto cresciuto in un anno di circa 10 mld. Soldi usciti dalle tasche di famiglie e imprese”.
A tutto questo non hanno pensato Pd e M5S, nemmeno Conte e Draghi, fino a farci trovare all’angolo. Perché, è bene ribadirlo, coloro che oggi protestano per la possibile abrogazione della ‘maggior tutela’ sono gli stessi che l’hanno trascritta tra le condizioni per ottenere i fondi del Pnrr.
Il Governo Meloni, del resto, sta cercando di recuperare questa situazione compromessa attraverso il lavoro incessante del Ministro Fitto e chi cerca di spuntare un po’ di visibilità mediatica con bugie (la fantasiosa ‘tassa Meloni’) o con crociate degne di miglior causa rischia solo di danneggiare l’azione del governo impegnato in queste ore in un tentativo in extremis di rimediare ai danni fatti da altri. A questo puntano partiti di opposizione, lobbisti e Signori dell’energia?”
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Fabio Rampelli, Classe 1960, Romano Doc, Laurea in Architettura ed iscritto all’Ordine Professionale, nonché anche ex “Azzurro” nel nuoto rappresentando l’Italia ai mondiali del 1978 e vincitore di vari titoli nazionali ed internazionali. / Parlamentare, attualmente Vice Presidente della Camera, come già più volte in precedenti Legislature. // Qui a seguire un suo intervento in un Convegno del 26 maggio 2023 alla Camera dei Deputati (anche video registrato) in ricordo di Teodoro Buontempo, con cui era legato da un vero rapporto umano e politico.