Audizione di Federproprietà al Senato della Repubblica
” Il crimine investe sui crediti deteriorati, bene le proposte di legge in discussione! “: l’intervento di RICCARDO PEDRIZZZI al Senato
Si è svolta, in Commissione Finanze e Tesoro del Senato, l’audizione di Federproprietà, con la relazione del vicepresidente, senatore Riccardo Pedrizzi, chiamato a fornire un parere sui tre disegni (A.S. 79, A.S.788, A.S. 1287) che riguardano le modalità di estinzione agevolata di debiti che imprese e persone fisiche hanno nei confronti delle banche e degli intermediari finanziari.
Secondo Federproprietà ed il Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari (Federproprietà-Uppi-Confappi-Movimento in difesa della casa), tra il 2007 ed il 2015 i crediti deteriorati presenti nei portafogli delle banche italiane sono cresciuti a dismisura raggiungendo i 360 miliardi.
Tale aumento è stato causato da due successive recessioni: la prima determinata dalla crisi finanziaria globale, la seconda dalla crisi del debito sovrano.
In base agli ultimi dati disponibili i crediti deteriorati (NPL) lordi ammontavano a 163 miliardi: il fenomeno riguarda oltre 2,2 milioni di famiglie ed imprese e si è passati cioè dal picco del 2016 quando rappresentavano il 16,5% sul totale dei finanziamenti al 7,4%. In pratica – ha spiegato Pedrizzi, responsabile del settore Tesoro e Finanza di Federproprietà – “il sistema bancario italiano ha dimezzato il peso di questi crediti”.
“Ora però sicuramente tali cifre verranno ulteriormente incrementate in conseguenza della crisi devastante determinata nell’economia reale del nostro paese dall’epidemia del coronavirus, in quanto già si è rilevata da qualche mese una preoccupante inversione di tendenza”.
Da qui l’allarme criminalità. “Gli NPL rappresentano oggi un boccone appetibile per la criminalità organizzata, come hanno rilevato le forze dell’ordine e il Servizio analisi criminale, che ha previsto, dopo i primi segnali sospetti di infiltrazioni mafiose nell’economia disastrata dall’emergenza covid-19, che le operazioni sugli NPL sono in forte crescita ed è presumibile “che le organizzazioni criminali possano inserirsi nel mercato dei crediti deteriorati”.
Attualmente la malavita sta ricorrendo a prestanomi e società di copertura, realizza infiltrazioni nel settore del servicing, acquista i crediti NPL attraverso società di recupero crediti che possono agire senza essere soggetti alla stringente disciplina stabilita dal TUB per gli intermediari finanziari”, investe “nell’acquisto di obbligazioni denominate Abs (asset-backed security) emesse dalle società veicolo costituite da banche e intermediari finanziari per la cartolarizzazione degli NPL.
Alla luce di queste problematiche, Riccardo Pedrizzi, a nome di Federproprietà e del Coordinamento, ha suggerito alla Commissione di chiamare in audizione i vertici di Pubblica Sicurezza.
Sul piano legislativo, invece, Federproprietà, presieduta da Massimo Anderson, anche a nome del Coordinamento, suggerisce ai singoli proponenti delle proposte di legge “di non introdurre elementi di disparità di trattamento che possano favorire taluni debitori a discapito di altri e che si eviti di creare aspettative di eventuali sanatorie, incentivando o ampliando messaggi che suggeriscano ed incentivino l’inadempimento dei debiti”.