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Autore: Annalina Grasso

La scrittrice e giornalista Lisa Di Giovanni vince il premio “Energie per Roma”

Inarrestabile l’ascesa di Lisa di Giovanni, autrice e promotrice di libri, che il 18 Gennaio scorso, presso la “Sala della Promoteca” in Campidoglio, insieme ad altre decine di prescelti, ha ricevuto il premio “Energie per Roma”, un riconoscimento importante promosso dal Centro Europeo di Studi Culturali.
Un premio, quello ricevuto dalla Di Giovanni, volto a celebrare l‘impegno e il talento dei singoli cittadini che in campo artistico-culturale, imprenditoriale e sociale, hanno giocato un ruolo importante nella Capitale.

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Intervista a Vittorio del Tufo,
autore del libro “L’uovo di Virgilio”

Dentro Napoli: i luoghi della memoria, la memoria dei luoghi. Due giornalisti napoletani, Vittorio Del Tufo e Sergio Siano, già autori di numerosi volumi dedicati alla storia e alle leggende di Partenope, l’hanno attraversata per anni nello spazio, ma anche nel tempo, battendo palmo a palmo il territorio alla ricerca del cuore esoterico e misterioso di una delle città più immaginifiche e stratificate del mondo. Si sono addentrati nei misteri dell’archeologia, dell’esoterismo. della storia. dell’arte, dei culti perduti, della musica.

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Matteo Mandelli: svelare i paesaggi dell’anima attraverso incisioni digitali, nel segno di Lucio Fontana

Il dibattito sulla dialettica tra l’opera d’arte fisica e la sua versione digitale coniata come NFT da numeri sempre crescenti di musei negli ultimi mesi, sono perlopiù informate dall’idea del gemello digitale. È molto meno di una versione digitale identica che ha la stessa aura dell’originale con cui condivide un’esistenza. Potrebbe benissimo essere il caso che l’idea di un gemello digitale di per sé possa ispirare un nuovo modo di pensare per le NFT, sebbene questo possa essere informato anche dal phygital.

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Intervista a Tommaso Cerno, direttore de “L’Identità”

Tommaso Cerno è un giornalista diretto e appassionato, provocatorio, sano portatore del dissenso ragionato che ha fatto propria la lezione sul principio di realtà di Pier Paolo Pasolini. Friulano, nato ad Udine, Cerno ha iniziato ad avvicinarsi al giornalismo giovanissimo, è entrato nella redazione del Gazzettino diretto da Giorgio Lago per poi diventare direttore del Messaggero Veneto, de L’Espresso e vice a La Repubblica, fino a passare poi alla politica attiva prima in AN e poi come senatore nel PD di Matteo Renzi. Fortemente critico verso il DDL Zan, Cerno ha lasciato la politica per ritornare ad essere giornalista, o per meglio dire, ha deciso di farla in modo diverso, dato che come giustamente afferma lui stesso, “i giornali fanno politica, ma fanno finta di non farla”.

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La lezione del filosofo Jürgen Habermas
ai “Pro-Palestina”

TRA  “VOCI AUTOREVOLI  &  CATTIVI MAESTRI”
DALL’UNIVERSITA’ GOETHE DI FRANCOFORTE ALLA FEDERICO II DI NAPOLI (*1)

_________di ANNALINA GRASSO

Tra il cicaleggio di intellettuali, giornalisti e opinionisti che parlano di “reazione sproporzionata di Israele a Gaza” dopo l’attacco terroristico del 7 ottobre scorso, una voce autorevole si eleva sopra le considerazioni naif e spesso faziose di certi personaggi che appoggiano la causa palestinese: quella del filosofo tedesco Jürgen Habermas (*2) per il quale la reazione di Israele agli attacchi di Hamas è “giustificata, in principio” in quanto il massacro compiuto dai terroristi il 7 ottobre scorso, è stato “di una crudeltà insuperabile“, e “volto esplicitamente a cancellare la vita ebraica in generale“.

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GAZA e le “ipocrisie” dei Pro-Palestina

Perché a molti conviene mentire su Gaza e l’ipocrisia dei pro-Palestina *

Qualche settimana fa durante il programma “Otto e mezzo” in onda su La7, Lilli Gruber intervistava la leader palestinese Hanan Ashrawi che non solo non ha condannato gli attentati del 7 ottobre, dicendo che «bisogna mettere tutto in un contesto» e ha definito Hamas «un partito». Purtroppo la teoria che non tutti i palestinesi sostengono Hamas viene quotidianamente sempre più smentita e questa testimonianza ne è un valido esempio. Sembra quasi che i palestinesi non cerchino in nessun modo di nascondere il fatto che sono in sintonia totale con Hamas, e ciononostante noi occidentali cerchiamo di autoconvincerci che loro vogliano la pace e che siano solo vittime di un gruppo terroristico.

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