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Autore: Alessandro P. Benini

Esperto di Finanza e di Storia dell'Economia.

Difesa Comune Europea

SPENDERE PER LA SICUREZZA

Un mondo in subbuglio, dove i riferimenti, ai quali eravamo abituati da settant’anni, sono venuti meno e dove i confini nazionali risultano evanescenti, così come dimostrato dalla guerra lunga e complessa che ha stravolto il Vicino Oriente.

In questo clima di confusione l’Europa, da una posizione di subalterna sicurezza, ha visto scorrere eventi premonitori, confrontandosi fra stati membri dell’unione, su una politica monetaria miope e divisiva, tralasciando tutto ciò che, nel frattempo, avveniva nel mondo. Si è proceduto, per oltre vent’anni a stabilire, con meticolosa precisione, limiti di flessibilità finanziaria, ad invocare austerità sanzionando, di fatto, le debolezze del Mezzogiorno europeo, concedendo all’Italia quella invocata possibilità di sforamento, che, alla luce dei fatti, nulla ha prodotto di positivo.

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Tra Palestina ed Israele …. una lunga tregua ?

LIA VIOLA CATALANO presenta il suo ultimo LIBRO

“LA LUNGA TREGUA” 

Lia Viola Catalano, psicologa del Centro Osservazione di Rebibbia dal 1975, docente di psicologia giuridica e magistrato onorario, presenta il suo ultimo titolo “La Lunga Tregua” venerdì 20 ottobre, alle ore 18,00, al Mercato Trieste di Roma. La scrittrice è autrice di pubblicazioni scientifiche, e di due titoli, fra i suoi numerosi, che non cessano di imprimersi nell’apprezzamento di numerosi lettori e nel mondo letterario: Malanascenza, ed Elettroshock, dei quali si augura di poter riparlare a breve. Questa sua ultima fatica riporta l’ambiente mediorientale sia nella mentalità, sia nella notazione geografica in modo veramente vivo, tale da far sentire il lettore testimone e partecipe del percorso doloroso del protagonista palestinese Habib. Attraverso di lui si ha certa la posizione spirituale di chi subisce atti di guerra ed il desiderio di una risoluzione ferma, che, nella Lunga Tregua assumono l’aspetto di una profezia che, come dimostra l’accordo fra Hamas ed Abu Mazen, attualmente si è avverata.

Vi è stato uno scambio di opinioni con Lia Viola Catalano intorno alla genesi di questo suo romanzo, come evidenziate nel corso seguente intervista

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La Censura V/ i Generi dell’ Umanità

Quanti sono i generi dell’Umanità?

…….. Per evitare la CENSURA, rispondi QUATTRO ! 

La libertà, invocata di continuo, esaltata in ogni programma politico, richiesta a gran voce da tutte le correnti artistiche e culturali, si è rivelata, ancora una volta, una mera illusione, o, come in questo caso, una libertà unilaterale per offendere l’altrui libertà.

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La cattiva memoria della viltà

Continua a serpeggiare una forma, immorale e fuori tempo, di odio politico rivolto ad un passato lontano più di settant’anni: è uno sconsiderato attacco alla memoria dei morti ammazzati, morti fascisti, così impropriamente definiti. Si polemizza addirittura sulla lapide commemorativa di una bambina, stuprata ed assassinata nel savonese nel lontano 1945; si discute in seno all’ANPI, sull’opportunità di questo ricordo, e, per chi ha letto la notizia, ha potuto constatare come l’innocenza di una ragazzina viene, in questi nostri giorni di political correct ed ipocrita buonismo, massacrata: la vittima è definita una “bambina fascista” . Non credo si possa aggiungere altro se non l’orrore e lo sgomento.

Non basta, l’Amministrazione Comunale milanese non ha ritenuto opportuno deporre, come atto di pietà, una corona di fiori nel campo X° del Cimitero Monumentale di Musocco, luogo dove sono sepolti i caduti della RSI. Ancora una volta si soffia sul fuoco della divisione nazionale, quando i superstiti di quella terribile stagione sono tutti, o quasi, scomparsi. Si vuole approfondire la spaccatura fra buoni e cattivi. La storia, quella scritta dai vincitori, ancora una volta, è fatta di omissioni ed intrisa di voluti errori.

In quel cimitero milanese non ci sono, come raccontato e scritto, i torturatori di “Villa Triste”, gli uomini della banda Koch, una formazione di polizia autonoma, già arrestati dalle stesse autorità di Salò, ma molti di quei giovani che con i reparti paramilitari, non avevano niente a che fare. Ci sono lì i resti mortali dei soldati di quella breve Repubblica, di giovani che di stragi e rappresaglie nulla sapevano, che indossavano la divisa con i gladi da richiamati o da volontari, la cui dignità era pari a quella dei tanti militari italiani deportati in Germania e fedeli al Regio Esercito. Combattenti veri, da una parte e dall’altra e non assassini , non artefici di vendette postume per interesse di parte al servizio di quelle potenze responsabili di pulizie etniche ed altre amenità tenute a lungo nascoste, come la polvere, sotto il tappeto.

Vittime, dunque, come tutti i caduti di quell’idea, comune, di salvare, almeno nella dignità, una Italia dilaniata, percorsa in lungo e largo da armate occupanti, dove l’Appennino era segnato da eccidi per rappresaglia e la Ciociaria oltraggiata da truppe coloniali complice il silenzio impotente di quelle autorità a Nord come al Sud, che avrebbero dovuto, in primo luogo salvaguardare la vita della nostra popolazione.

Riaccendere una inutile rivalità, con tutte le nefandezze di quel periodo, non serve se non come collante di una certa sinistra. Rispetto, occorre rispetto per i morti, così come è necessario occuparsi realmente del massacro sociale e morale che tutti, oggi, ci travolge.

Mediterranean Forum of Rome – // 2

Solamente con un’illuminata “Politica Economica
si può salvare l’Umanità

E’ finito il tempo della propaganda mendace, dell’ipocrisia buonista fondata sul dogma di eguaglianze inesistenti, come, ad esempio, il continuo riferimento, da parte di tutti i livelli politici, all’emigrazione italiana, quel falso accostamento alla trasmigrazione dall’Africa, a quella dei nostri connazionali verso le Americhe e l’Europa del Nord. I nostri lavoratori partirono per l’estero con un bagaglio, nel quale, oltre alla sofferta povertà, c’erano capacità indiscusse di tradizione e sacrificio in quelle attività a fatica conquistate, e, in primo luogo, antico buonsenso ed umiltà che contraddistinguevano la terra di provenienza, culla di millenaria civiltà.

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La Fatima della R.S.I.

La MADONNA della PIETA’ 

UN EPISODIO COMPLETAMENTE DIMENTICATO, ma qualcuno di coloro che fu presente e constatò il grande afflusso di fedeli è forse ancora vivo e potrebbe testimoniare del comportamento esemplare delle autorità locali. Una “Apparizione Mariana”, vera o frutto d’immaginazione, in un momento storico così drammatico, ha comunque un significato di profonda fedeltà religiosa: Maria è apparsa ad una bambina, forse troppo fantasiosa, ma dal fatto è ancora una volta scaturita la verità, vivissima nel nostro popolo che Maria è la Regina della Pietà. Proprio in quel tempo.

Alessandro P. Benini

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