Fronteggiare e governare l’immigrazione con diplomazia e forza
Un modo di dire molto diffuso è “essere come un colabrodo”. Definizione che si attaglia perfettamente allo stato di permeabilità delle nostre frontiere marittime da parte di migranti economici che arrivano con natanti di qualsiasi stazza, bandiera e nazionalità.
Quelli che operano per lucro criminale o per scopo politico, hanno in comune il trasporto di persone destinate alla clandestinità, imbarcate a caro prezzo, come se si trattasse di una vendita di schiavi per la cui consegna è stato incassato il corrispettivo prima della partenza, su natanti di fortuna per una traversata verso l’Italia che può anche finire tragicamente in fondo al mare.