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Autore: Torquato Cardilli

Mediterraneo e Medio Oriente
tra crisi diplomatiche e scontri di guerra

Una “Tragedia” in corso, ancora senza Atto Finale

………… CUI  PRODEST  ?

una analisi dell’ Ambasciatore TORQUATO CARDILLI*

E’ un’espressione latina, utilizzata retoricamente quando si è alla ricerca investigativa del movente che spinge qualcuno ad una certa azione, risalente a Lucio Cassio e a Cicerone, ripresa poi da Seneca che la mette in bocca a Medea cui prodest scelus, is fecit”, cioè “chi trae vantaggio dal crimine ne è l’autore (o il mandante). 
Lasciandoci guidare da questa massima non possiamo comprendere le ragioni di quanto accade da molti anni nel Medio Oriente, senza risalire alle origini storiche del colonialismo, il cui albero, di salde radici e vari innesti, produce ancora frutti amari.

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M_5_Stelle, oramai, purtroppo è……….
un Movimento non più “Paragonabile”

OVVERO …………IN “DECLINO SENZA PARAGONE

 Commenti & Considerazioni di TORQUATO CARDILLI 

Non è un gioco di parole, né una battuta di spirito, anche se all’orecchio di tutti suona evidente il riferimento all’espulsione dal M5S del senatore Paragone. Purtroppo per quanti avevano creduto nella prospettiva di un rinnovamento radicale del paese è motivo di sconforto assistere allo spettacolo che il Movimento sta dando di sé, mentre per tutte le forze della reazione, comunque vestite ed inquadrate, lo sfaldamento dell’immagine del M5S è motivo di gioia che vira verso l’euforia.

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Mario Cerciello …. Virgo Fidelis e l’ Arma dei Carabinieri

Come e perché è stato assassinato un Carabiniere

Una serie di interrogativi razionali ed inquietanti
indicati dall’Ambasciatore TORQUATO CARDILLI
 

Ora che il Brigadiere Cerciello è stato sepolto, dopo gli onori funebri e militari, il pianto della vedova e dei familiari, la commozione delle autorità, l’omelia accorata dell’ordinario militare, l’applauso dei cittadini, è arrivato il momento di chiedersi come siano andate effettivamente le cose, non tanto per spiegare l’efferatezza dell’assassinio (da parte di due giovani delinquenti americani drogati che vanno in giro con un pugnale da marines), ma per fugare le incongruenze evidenziate su quanto rivelato dai media che non hanno risparmiato servizi e collegamenti dando ogni volta elementi difformi.

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Fronteggiare e governare l’immigrazione con diplomazia e forza

Un modo di dire molto diffuso è “essere come un colabrodo”. Definizione che si attaglia perfettamente allo stato di permeabilità delle nostre frontiere marittime da parte di migranti economici che arrivano con natanti di qualsiasi stazza, bandiera e nazionalità.
Quelli che operano per lucro criminale o per scopo politico, hanno in comune il trasporto di persone destinate alla clandestinità, imbarcate a caro prezzo, come se si trattasse di una vendita di schiavi per la cui consegna è stato incassato il corrispettivo prima della partenza, su natanti di fortuna per una traversata verso l’Italia che può anche finire tragicamente in fondo al mare.

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Democrazia e tasse: un diritto ed un dovere

UN “PATTO SOCIALE” non funzionante
per la  “Inefficienza” della P. A. 

Nel linguaggio politico italiano due parole, che racchiudono due concetti frutto di eredità secolari, di retaggi culturali, di modi di vita, vengono ripetute a dismisura in ogni comizio, talk show, dichiarazione o intervista, ma entrambe restano in larga misura inapplicate nella loro interezza. 
La prima di esse, “la democrazia”, costituisce un diritto, mentre la seconda, “le tasse”, sono un dovere. La nazione è un grande agglomerato, regolato appunto dall’equazione che non ammette interpretazioni diverse dal significato letterale che ad ogni diritto corrisponde un dovere.

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