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Autore: enricopaniccia

Accuse di corruzione ai vertici dell’esercito greco: i servizi segreti sorvegliano il generale Floros

Da ormai sei mesi la Grecia è impantanata in uno scandalo politico iniziato nell’agosto del 2022, quando la stampa ha svelato che Nikos Androulakis – leader del Partito Socialista di opposizione – e giornalisti vicini alla sinistra erano stati intercettati. La sorveglianza telefonica sarebbe stata affidata dal primo ministro Mitsotakis ai servizi segreti nazionali o a un’équipe parallela di questi ultimi attraverso il software illegale Predator.

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Accusations de corruption aux hauts rangs de l’armée grecque : les services secrets mettent sur écoute le Général Floros

Depuis six mois, la Grèce se voit engluée dans un scandale politique éclaté en août 2022, lorsque la presse a divulgué la mise sur écoute de Nikos Androulakis — chef du parti socialiste d’opposition, et de journalistes proches à la gauche. La surveillance téléphonique aurait été confiée par le Premier ministre Mitsotakis soit au service national de renseignement, soit à une équipe parallèle issue de ce dernier se servant de logiciel illégal Predator.

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Tre atti in scena di Sebastiano Girlando

“Le storie vere accadono”

A Roma, al Teatro Petrolini  il 23  fino al 25 settembre ,viene presentata la commedia in tre parti “Le storie vere accadono”, dai contenuti e dall’argomento di stretta attualità: fino a che punto l’uomo è in grado di dominare gli avvenimenti con il suo libero arbitrio o il suo destino è condizionato da forze a lui superiori che lo costringono a recitare una parte in apparenza già decisa da una divinità o dal destino.

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“LA FRODE NEL PIATTO: storia ed attualità delle frodi alimentari”

Convegno sulle frodi alimentari, giovedì 28 luglio.

L’Albero della Vita,l’associazione di promozione socio-culturale che nella materialità dell‛oggi,  sempre più protesa verso una  forma  di  globalizzazione sociale, si propone di riscoprire e rivalutare le tradizioni folcloristiche, storiche, artistiche, musicali e le particolarità geografiche della nostra bella Italia, proponendole sia a livello locale che nazionale,  ci propone piacevole chiacchierata su un tema molto attuale quale quello delle Frodi Alimentari, tanto per l’aspetto sanitario quanto per quello commerciale, vedrà la partecipazione di insigni relatori del mondo istituzionale, associativo, accademico, commerciale.

 

La presentazione della serata sarà affidata alla dott.sssa Mariagrazia MAZZARACO, la Presidente de L’Albero della Vita e sono previsti, quali relatori, il dott. Gabriele FINA e i dott. Lorenzo FERRARO, rispettivamente Ufficiale e Sottuficiale (in quiescenza) della G.d.F., è inoltre previsto un intervento a cura del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare.

Interverranno, inoltre, l’Avv. Olga SIMEONI, Presidente di “Italia Terra di Agrumi – Coop. Società Benefit” e il dott. Italo SPADA, Presidente della Sez. Internazionalizzazione Confartigianato di Latina., organizzazioni che hanno partecipato all’organizzazione e la realizzazione dell’evento che si concluderà con un vin d’honneur ed un buffet.

Per partecipare alla serata è necessario regisrtarsi tramite mail a segreteria@alberoverdedellavita.org, contattando il 391.341.99.61 o direttamente in loco previa comunicazione all’organizzatore entro e non oltre le ore 12:00 del 28 luglio 2022.
Il ricavato della serata sarà devoluto per la costruzione della “Casa di Accoglienza per Persone Anziane Autosufficienti”.

SCIPIONE L’AFRICANO

 

Il 10 luglio consueto appuntamento al Gruppo Storico Romano.
Alle ore 18.30 l’incontro con la scrittrice Giulia Vinci che presenterà il suo libro: “Turismo: nuovi sviluppi Post Pandemia”.
Alle 19.00 il GSR mette in scena in modo divertente la storia di SCIPIONE L’AFRICANO e della sua famiglia. Cornelia e Sempronia, rispettivamente figlia e nipote del celebre generale, raccontano la storia dei celebri figli e fratelli: Tiberio e Gaio.
I gladiatori racconteranno, con combattimenti e scontri fisici, la storia di un personaggio le cui vicende si sono identificate sull’Appia Antica: Spartaco.
Vi aspettiamo non mancate. Vostro Frontino

 

 

 

 

 

intervista audio

Francesca Marti ©

Il Capitano della Guardia di Finanza Leonardo Cuneo

Pomezia, Capolei

Pomezia, 1 luglio 2022 – Giornata speciale al Parco Zoomarine di Torvaianica venerdì 1 luglio 2022. Una rappresentanza di donne e uomini della Guardia di Finanza, con a corredo alcuni mezzi impiegati nei servizi di terra e aeronavali, emblemi del Corpo da sempre impegnato nella tutela del cittadino e dello Stato.

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SCIPIONE L’AFRICANO

 

Il 10 luglio consueto appuntamento al Gruppo Storico Romano.
Alle ore 18.30 l’incontro con la scrittrice Giulia Vinci che presenterà il suo libro: “Turismo: nuovi sviluppi Post Pandemia”.
Alle 19.00 il GSR mette in scena in modo divertente la storia di SCIPIONE L’AFRICANO e della sua famiglia. Cornelia e Sempronia, rispettivamente figlia e nipote del celebre generale, raccontano la storia dei celebri figli e fratelli: Tiberio e Gaio.
I gladiatori racconteranno, con combattimenti e scontri fisici, la storia di un personaggio le cui vicende si sono identificate sull’Appia Antica: Spartaco.
Vi aspettiamo non mancate. Vostro Frontino

                                                                                                                                                             Francesca Marti ©

Il mondo che viene a trovarci

Domenica 10 luglio alle ore 10,30 presso il Parco Archeologico delle Tombe Latine, in collaborazione con il Ministero della Cultura ed il Parco Archeologico dell’Appia Antica, il Gruppo Storico Romano, proporrà “Mundus Patet” il giorno in cui nell’antica Roma si apriva un canale tra il mondo dei vivi e l’aldilà.

intervista audio

Francesca Marti ©

Russia fuori dal Consiglio dei Diritti umani

L’Assemblea Generale dell’Onu ha sospeso la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra. La richiesta avanzata dagli Stati Uniti, è stata accolta con 93 voti favorevoli.

Il Paese si è unito all’organismo del Consiglio dei diritti umani nel gennaio 2021 come uno dei 15 eletti dall’Assemblea Generale per servire mandati triennali. Secondo la risoluzione del 2006 l’Assemblea generale può sospendere un Paese dall’adesione se commette violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani. La Russia da ieri 8 Aprile 2022 non ne fa più parte del Consiglio.

Sui 193 membri la risoluzione ha ricevuto una maggioranza di due terzi dei votanti, meno le astensioni. Quindi 93 Nazioni hanno votato a favore. 24 contro, tra cui Russia, Cina, Cuba, Corea del Nord, Iran, Siria, Vietnam. 58 si sono astenuti, per esempio India, Brasile, Sudafrica, Messico, Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Qatar, Kuwait, Iraq, Pakistan, Singapore, Thailandia, Malesia, Indonesia e Cambogia.

Nella bozza di risoluzione – tra i co-sponsor c’era anche l’Italia – si chiedeva di “sospendere il diritto della Russia di far parte del Consiglio. Esprimendo grave preoccupazione per la crisi umanitaria in Ucraina, in particolare per le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca”.

Le motivazione che hanno portato il consiglio dei Diritti umani a indire la votazione sono soprattutto le inquietanti immagini emerse da qualche giorno sulla città di Bucha, sobborgo della capitale Kiev. Centinaia i corpi di civili trovati nelle strade e nelle fosse comuni dopo il ritiro della Russia dalla zona. Immagini e fatti che hanno sconvolto il Mondo e hanno portato a conseguenze irrimediabili.

«Qui a Bucha abbiamo visto l’umanità andare in frantumi. Tutto il Mondo è con Bucha oggi». Così la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in visita con l’alto rappresentante degli Esteri, Josep Borrell, nella città ucraina dove sono stati massacrati oltre 300 civili. «Qui è successo l’impensabile. Abbiamo visto il volto crudele dell’esercito di Putin, la sconsideratezza e la spietatezza di chi ha occupato la città».

Gennady Kuzmin, vice ambasciatore russo, nelle osservazioni prima del voto, ha invitato a «votare contro il tentativo dei Paesi occidentali e dei loro alleati di distruggere l’attuale architettura dei diritti umani».

Parlando dopo l’adozione della risoluzione, Kuzmin, ha improvvisamente dichiarato che la Russia aveva già deciso, quel giorno, di lasciare il Consiglio prima della fine del suo mandato. Ha sostenuto che il Consiglio è stato monopolizzato da un gruppo di Stati che lo usano per i loro scopi a breve termine.

«Questi Stati per molti anni sono stati direttamente coinvolti in palesi e massicce violazioni dei diritti umani, o hanno favorito tali violazioni. Nonostante la loro appartenenza al Consiglio, non sono pronti a sacrificare i loro interessi politici ed economici a breve termine a favore di una vera cooperazione e della stabilizzazione della situazione dei diritti umani in certi Paesi».

Anche l’ambasciatore ucraino Sergiy Kyslytsya, prima del voto, ha esortato i Paesi a sostenere la risoluzione. «Bucha e decine di altre città e villaggi ucraini, dove migliaia di residenti pacifici sono stati uccisi, torturati, violentati, rapiti e derubati dall’esercito russo, servono come esempio di quanto drammaticamente lontano sia andata la Federazione russa dalle sue dichiarazioni iniziali in materia di diritti umani. Ecco perché questo caso è unico e la risposta di oggi è ovvia e autoesplicativa».

Il voto ha avuto luogo nell’anniversario del genocidio del 1994 in Ruanda, e l’ambasciatore ucraino ha fatto dei paralleli con questa pagina buia della storia recente.

«Il genocidio in Ruanda è stato in gran parte dovuto all’indifferenza della comunità  mondiale. Quando l’Onu non ha risposto agli avvertimenti nel Consiglio di sicurezza e nell’Assemblea generale, un anno prima della tragedia che commemoriamo esattamente in questo giorno», ha affermato Kyslytsya. «Oggi, nel caso dell’Ucraina, non è nemmeno un anno, perché la tragedia si sta svolgendo proprio ora davanti ai nostri occhi».

«I criminali di guerra non hanno posto negli organismi delle Nazioni Unite preposti alla difesa dei diritti umani. Grazie a tutti gli Stati membri che hanno sostenuto la risoluzione dell’Assemblea generale e hanno scelto la parte giusta della storia», ha esultato invece il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Anche il Cremlino accusa il Consiglio Onu di «essere monopolizzato da un gruppo di Stati» e si è detto «dispiaciuto» ma ha ribadito che Mosca continuerà a «difendersi» con tutti i mezzi legali a sua disposizione e a manifestare il proprio punto di vista rispetto alla crisi.

L’Assemblea generale, a cui spetta il compito di eleggere i membri del Consiglio per i diritti umani, fino a oggi aveva sospeso solo un Paese: la Libia. Accadde nel marzo 2011, ma in un contesto completamente diverso da quello che riguarda la Russia. L’Onu decise l’esclusione della Libia dopo che il presidente Mu’ammar Gheddafi aveva sedato con violenza una manifestazione anti–governativa. Le rappresentanze libiche di New York e Ginevra avevano preso le distanze dal Governo.

La Cina è stata tra i Paesi che hanno votato contro la risoluzione. L’ambasciatore Zhang Jun, temeva che qualsiasi mossa affrettata nell’Assemblea generale sarebbe stata come “aggiungere benzina al fuoco”. In quanto avrebbe aggravato le divisioni, intensificato il conflitto e messo in pericolo gli sforzi di pace.

«Trattare l’appartenenza al consiglio dei Diritti umani in questo modo creerà un nuovo pericoloso precedente. Intensificherà ulteriormente il confronto nel campo dei diritti umani, portando un maggiore impatto sul sistema di governance delle Nazioni unite, e produrrà gravi conseguenze. Il dialogo e il negoziato sono l’unica via per uscire dalla crisi in Ucraina. Ci opponiamo fermamente alla politicizzazione delle questioni relative ai diritti umani», ha commentato l’ambasciatore cinese al Palazzo di vetro, Zhang Jun. Ha anche annunciato il no del Dragone (che nelle altre risoluzioni si era astenuto) e ha sottolineato che «questa risoluzione aggrava le divisioni tra gli Stati membri, aggiunge benzina al fuoco, e non aiuta i colloqui di pace».

Per l’Unione europea, la portata e la gravità delle violazioni della Russia in Ucraina, e dell’integrità territoriale e della sovranità del Paese, richiedono una risposta internazionale forte e unita.

«La rara decisione che l’Assemblea ha preso oggi invia un forte segnale di responsabilità. Speriamo che aiuti a prevenire e scoraggiare altre violazioni dei diritti umani», ha affermato l’ambasciatore Olaf Skoog, capo della delegazione dell’Ue.

E per il rappresentante permanente italiano Maurizio Massari è stato «un sì alla responsabilizzazione, al mantenimento dell’integrità del Consiglio per i diritti umani, alla credibilità del sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite e alla prevenzione di altre violazioni».

Gli Usa, dato che la richiesta proveniva da loro, sono stati l’ultimo Paese ad avere la parola durante la riunione.

L’ambasciatrice Linda Thomas-Greenfield ha descritto l’adozione della risoluzione come «un momento importante e storico. Ci siamo assicurati che a un persistente ed egregio violatore dei diritti umani non sarà permesso occupare una posizione di leadership sui diritti umani all’Onu. Continuiamo a ritenere la Russia responsabile di questa guerra non provocata, ingiusta e inconcepibile. E a fare tutto ciò che è in nostro potere per stare con il popolo dell’Ucraina».

La tutela dei diritti dell’uomo è uno dei fini delle Nazioni Unite. L’organismo politico incaricato di supervisionarne l’osservanza è il Consiglio per i diritti umani. Istituito con la risoluzione 60/251 dell’Assemblea generale Onu del 15 marzo 2006, in sostituzione della Commissione dei diritti dell’uomo.

Il Consiglio per i diritti umani (Human Rights Council, HRC) ha sede a Ginevra ed è organo sussidiario dell’Assemblea generale dell’Onu. Promuove la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Si occupa delle situazioni di violazione e formula all’Assemblea generale raccomandazioni orientate allo sviluppo della legislazione internazionale sul tema. Con la Universal Periodic Review-UPR il Consiglio sottopone tutti i membri dell’Onu a un esame periodico per valutare la situazione dei diritti umani.

La composizione del Consiglio tiene conto della rappresentanza geografica e i suoi 47 membri – eletti con voto segreto dalla maggioranza assoluta dei membri dell’Assemblea generale – occupano seggi assegnati. 13 ai Paesi africani, 13 ai Paesi asiatici, 6 ai Paesi dell’Europa orientale, 8 all’America Latina e Caraibi e 7 all’Europa occidentale e altri Stati. La durata del mandato è di tre anni per massimo due mandati consecutivi. Il Consiglio si riunisce per almeno tre sessioni l’anno oltre, se necessario, a sessioni speciali.

Alla carica di presidente del Consiglio dei diritti umani, che ha durata annuale, sono eletti alternativamente esponenti dei gruppi regionali. Dal 10 dicembre 2012 il presidente è il diplomatico polacco Remigiusz A. Henczel.

L’Italia, già membro del Consiglio per i diritti umani per il triennio 2007-2010, è stata nuovamente eletta per il triennio 2011-2014.

La guerra in Ucraina era già costata alla Russia l’esclusione dal Consiglio d’Europa. Organizzazione internazionale nata nel 1949 per difendere democrazia e diritti umani e che comprende tutti gli Stati del continente tranne la Bielorussia.

San Marino: “La Serenissima” esce a lutto:
pagine nere per la ‘libertà di stampa’

Edizione speciale del Quotidiano Sanmarinese “La Serenissima” stampato su pagine nere per sottolineare il lutto per la “morte della libertà di stampa.

La pubblicazione, già esistente anche nella versione online, ha voluto protestare con questa edizione speciale per l’esposto riguardante l’ “esercizio abusivo della professione” da parte di un volutamente non menzionato Segretario di Stato.

Il direttore, Gian Maria Fuiano, è il solo a firmare gli articoli, spiega come tutti coloro che hanno scritto negli ultimi mesi per il suo giornale siano stati messi sotto inchiesta dal Tribunale d San Marino. 

Fuiano richiama la Carta Ue, sottoscritta dalla stessa Repubblica, sulla “libertà di espressione e di informazione“, annunciando il ricorso al Tribunale di Strasburgo: Corte Europea per i Diritti dell’Uomo.

om enrico paniccia

PRESENTAZIONE DELLE PROTAGONISTE
DEL LIBRO “100 DONNE PER TUTTE”

PRESENTAZIONE DELLE PROTAGONISTE DEL LIBRO “100 DONNE  PER TUTTE”
PER UNA SOCIETÀ PIÙ APERTA E INCLUSIVA CONTRO VIOLENZA E DISPARITA’ DI GENERE 

a cura di Arianna Pigini

ROMA, 16 febbraio 2022 – Venerdì 18 febbraio, presso la Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio, la scrittrice Arianna Pigini presenterà le protagoniste del suo ultimo libro “100 Donne per Tutte”. Parteciperanno all’incontro Fabio Capolei, consigliere regionale del Lazio, Maddalena Noce, assessore per le Pari Opportunità e la Famiglia del Comune di Nettuno, Antonio Parenti, Capo della rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Gaetano Chiarella, Counselor dell’associazione “Abbraccio del Mediterraneo ets”, Mario Esposito, consigliere comunale di Nettuno, e tutte le protagoniste del libro.

All’inizio del convegno sarà trasmesso un videomessaggio realizzato per l’occasione dal Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.

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IDI di Marzo – Gruppo Storico Romano

In occasione delle idi di Marzo, torniamo a parlare del Gruppo Storico Romano, associazione che promuove manifestazioni rievocative incentrate sul mondo dell’antica Roma.

Come ogni anno l’associazione presenterà una rievocazione storica della morte di Giulio Cesare, che, sia per motivi legati alle norme COVID, sia per lavori nel sito, anche quest’anno non si potrà tenere presso gli scavi di Largo Argentina.

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