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Autore: Francesco Ricci
Fiorentino, classe 1965, vive a Siena
ove è docente di letteratura italiana e latina, nonché autore di
numerosi saggi di critica letteraria, dedicati in particolare al
Quattrocento (latino e volgare) e al Novecento.
Le “Ragioni di un Silenzio”, da oltre un Secolo, su Cristina Campo
________di Francesco Ricci
Nel 2023 ricorreva il centenario della nascita di Cristina Campo. Le iniziative per ricordarla – giornate di studi, convegni, presentazioni di libri – si possono contare sulle dita di una mano, forse di due. Ciò non mi sorprende affatto.
Lo avevo previsto, era facile prevederlo. Ma resta, in ogni caso, l’amarezza. Cristina Campo, infatti, è stata una poetessa, una scrittrice, una traduttrice di altissimo livello.
A definire l’esistenza dell’uomo del terzo millennio le cose non servono o servono pochissimo. La nostra, infatti, è piuttosto l’epoca delle non cose, vale a dire delle informazioni che noi produciamo e consumiamo. Anche la fotografia digitale, e in particolare il selfie, condivide lo status ontologico di quest’ultime. Informa, non narra. Non oppone resistenza, non costituisce un punto fermo, non stabilizza la vita umana. In quanto non cosa, è sempre disponibile e a portata di mano. Possiede il respiro dell’attimo, non è fatta per venire conservata: il suo destino, al pari di qualunque altra informazione del nostro smartphone, è quello di essere scacciata e rimpiazzata dal contenuto successivo.