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Autore: Fabio Fiorentino

Catasto, umiliato il Parlamento – di Riccardo Pedrizzi

Facciamo la storia di come si è arrivati a confermare l’articolo 6 (quello sul Catasto per intenderci) della delega sulla Riforma fiscale presentata dal Governo alla Camera dei Deputati.
In data 11/11/2020 viene varata l’indagine conoscitiva sulla riforma dell’“Imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema fiscale”.
Nel gennaio iniziano le audizioni di soggetti tra rappresentanti delle istituzioni, delle Associazioni e di numerosi esperti

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Giochi, il grande lavoro della Corte dei Conti – di Riccardo Pedrizzi

Salvo qualche segnalazione, come un lancio di agenzia dell’Adn Kronos, una dalle poche voci qualificate ed informate sul settore dei giochi, è passato del tutto sotto silenzio anche da parte degli organi di informazione specializzati del settore e – cosa ancora più incredibile – anche da parte delle associazioni di categoria di tutti i singoli comparti della filiera la pregevole deliberazione nr. 23/2021 sul “Fondo per il gioco d’azzardo patologico” della Sezione Centrale di Controllo sulla Gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti.

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Federproprietà: “La riforma del catasto va bloccata”

Comunicato Stampa                                                       7 marzo 2022

Quell’assurda norma sulla revisione degli estimi catastali va bloccata con un atto bipartisan di ribellione di tutto il Parlamento, non può esserci spazio per alibi ‘bellici’ per giustificare un voto favorevole che compatti la maggioranza in questa delicata fase di politica internazionale: la guerra in Ucraina non può giustificare un sovvertimento dei poteri da parte del Governo nei confronti del Parlamento su questioni fiscali interne che riguardano i cittadini italiani e nel caso specifico i piccoli proprietari, che con la riforma del catasto, se dovesse passare, vedrebbero triplicare il peso fiscale sugli immobili, già tartassati dall’Erario. Per non parlare delle conseguenze devastanti sull’Isee di tutti gli italiani che pagano i servizi essenziali sulla base di quel riferimento reddituale”.

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