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Autore: Fabrizio Federici

La Strage del Fumo: Gigi Proietti e gli altri VIP

RUDY PuntoRUDY, PRESIDENTE di  B.S.F. – ONLUS,
SPIEGA PERCHE’ E’ MORTO GIGI PROIETTI 

“Il fumare fa ammalare”,  …poi, fa anche morire  

UN INTERVENTO di FABRIZIO FEDERICI  

Il tabagismo rappresenta in tutto il mondo uno dei più grandi problemi di Sanità pubblica ed è il primo fattore di rischio, evitabile, per lo  sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. 
Secondo i dati dell’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – entro  il 2030, “Il Fumo” causerà fino a 10 milioni di decessi l’anno in tutto il mondo.

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Un’analisi sul “Pianeta Scuola” a Roma : caos, carenze e speranze

Le Scuole di Roma e le politiche del Comune,
tra carenze e speranze, guardando al 2021

INTERVISTA A RACHELE MUSSOLINI, Consigliere Comunale da anni impegnata su questi temi

a cura di FABRIZIO FDERICI*

Mancano solo 5 mesi alle prossime elezioni comunali a Roma: ma mentre le forze politiche discutono fortemente dei candidati, soprattutto alla poltrona di sindaco, manca ancora un dibattito serio e obbiettivo sull’operato, in 5 anni, della Giunta Raggi e sugli interventi più urgenti da attuare per quelle che sono, da sempre, le emergenze della capitale (traffico congestionato, trasporti carenti e a volte addirittura a rischio, pulizia di strade e altre aree pubbliche sempre   insufficiente, verde pubblico spesso abbandonato a sé stesso, ecc…). 
Ma qui vogliamo concentrarci soprattutto sulla situazione delle scuole a Roma: ascoltando un esperto di questi temi, il Consigliere Comunale Rachele Mussolini, che, eletta  nella lista civica “Con Giorgia”, componente della Commissione Scuole dell’ Assemblea Capitolina e Vicepresidente della Commissione Controllo, garanzia e trasparenza di Roma Capitale.

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La storia di “Avanguarda Nazionale” in un libro scitto da Adriano Tilgher

“La mia Avanguardia” 
Adriano Tilgher ricostruisce la storia di Avanguardia Nazionale

una rilettura critica di FABRIZIO FEDERICI 

“LA MIA AVANGUARDIA” – il libro di Adriano Tilgher, già pubblicato in aprile del 2019 (*1), è ora giunto alla sua 3^ ristampa  e, con l’occasione, viene riproposta una lettura effettuara da Fabrizio Federici con alcuni approfondimenti e qualche nota critica.      

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In un fumetto dell’editore Ferrogallico Yukio Mishima: l’intellettuale dissidente 

QUANDO IL “FUMETTO DIVIENE ARTE,
CULTURA, LETTERATURA E STORIA

un’analisi elaborata  da FABRIZIO FEDERICI 

A Roma, presso Horafelix“- Caffè Letterario in via Reggio Emilia – polo culturale luogo d’incontro di appassionati bibliofili (al di là delle diverse formazioni poltico-culturali di ognuno), è stato presentato recentemente Yurio Mishima – L’ultimo samurai”: libro-racconto, a fumetti (2019, €. 21,25) sul poliedrico scrittore, poeta, giornalista, autore e interprete di teatro e cinema giapponese morto a novembre del 1970, quasi 50 anni fa, al culmine di uno spettacolare “pronunciamiento” (che era, però, soprattutto una testimonianza, non certo un tentativo di golpe) in pieno centro di Tokyo.

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Un libro sulla “Dinastia degli Agnelli” di Antonio Parisi

“Gli AGNELLI: Antonio Parisi ricostruisce luci, segreti e misteri della dinastia che ha dominato “Il Novecento Italiano 

                                    ________________una recensione di Fabrizio Federici *

Il 29 e 30 giugno del 1908 (un anno che fu già denso di notizie allarmanti, dalla rivolta dei Giovani Turchi contro il Sultano a fine luglio, solo un mese dopo, all’annessione austriaca, in ottobre, della Bosnia-Erzegovina), il quotidiano torinese “La Stampa”, diretto da Alfredo Frassati, informava dettagliatamente i lettori di una serie di perquisizioni disposta dalla Procura del Re, con gran dispiego di forze, negli uffici di un’azienda – la FIAT – che allora aveva meno di dieci anni, ma era destinata a diventare addirittura uno dei simboli del capitalismo italiano.
La FIAT, Fabbrica Italiana Automobili Torino, fondata, a luglio 1899, dal conte Bricherasio di Cacherano, insieme a Cesare Goria Gatti (ambedue appassionati di motori) e a pochi altri soci, tra cui il giovane sindaco di Villar Perosa, Giovanni Agnelli (futuro nonno dell’ “Avvocato”). Cos’era successo? 

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Brexit sempre più vicina, sterlina sempre più debole

BORIS JOHNSON  ……a  Kilometri “ZERO” DALLA BREXIT  

 una analisi a firma di FABRIZIO FEDERICI (*)

Edimburgo – Il nuovo premier britannico, Boris Johnson, continua a fare pressioni sull’Unione europea con l’intenzione di guadagnare terreno nella vicenda Brexit. Il nuovo esecutivo metterà a punto, in fretta e furia, i preparativi per abbandonare l’Ue nei prossimi tre mesi senza un accordo. La maggior parte degli investitori credono che una mossa del genere possa avere ripercussioni economiche in tutto il mondo, nonché far sprofondare il Regno Unito in recessione. 
Londra ne uscirebbe indebolita e soprattutto verrebbe spodestata dal ruolo di centro della finanza internazionale.

La notizia che sembrerebbe confermare i presentimenti è arrivata nella giornata di lunedì, quando la sterlina, che durante il referendum del 2016 valeva 1.50 $, è caduta in picchiata fino ad arrivare a valere 1,2282 $, il picco più basso da marzo 2017. La moneta britannica ha perso ben due centesimi da quando Johnson è stato eletto primo ministro, martedì scorso. La scommessa dell’ex sindaco di Londra è legata alla minaccia di una Brexit senza accordo che potrebbe persuadere le maggiori potenze del blocco, tra cui Germania e Francia, ad accordare la revisione della bozza proposta dall’ex premier Theresa May a novembre. Quest’ultima ha però fallito nel convincere il parlamento britannico ad approvarla. La clausola più contesa è quella del “backstop”, inserita per mantenere aperta la frontiera irlandese. Il backstop costringerebbe il Regno Unito ad adeguarsi alle regole di mercato dell’Ue, se i futuri legami commerciali non dovessero riuscire a garantire una frontiera aperta. Tuttavia, tutti e 27 i Paesi membri dell’Unione hanno dichiarato pubblicamente che l’accordo che include il backstop non verrà ridiscusso. Johnson, in visita in Scozia proprio per discutere il tema della Brexit, rimane fiducioso. Secondo il premier britannico, infatti, ci sarebbe possibilità di trovare una nuova soluzione. E’ convinto che l’Ue possa concedere un nuovo accordo commerciale e, al contempo, eliminare la clausola del backstop. “Vogliamo ribadire che si tratta di un’idea sbagliata, morta e che va esclusa categoricamente. Possiamo stringere un nuovo patto con l’Europa”, ha dichiarato Johnson.

Le divergenze sull’uscita dal blocco hanno logorato i rapporti con le restanti parti del Regno Unito. A testimonianza di ciò,molti elettori scozzesi e nordirlandesi hanno votato per il ‘remain’ nel referendum del 2016. La promessa fatta dal leader del Partito Conservatore di abbandonare l’Unione europea, con o senza accordo, lo ha messo in disaccordo anche con alcuni suoi colleghi dei Tories, tra cui il capofila del ramo scozzese del partito, Ruth Davidson. Nel frattempo, la leader nazionalista, Nicola Stugeon, ha scritto a Johnson sottolineando come i suoi piani potrebbero danneggiare gravemente l’economia scozzese e che continuerà a programmare il secondo referendum sull’indipendenza del Paese. Prima di approdare ad Edimburgo, ha voluto minimizzare le minacce mosse all’unità della nazione, che ha descritto come “la migliore unione politica ed economica della storia”. Poi, lunedì, si è espresso anche sulla possibilità di nuove votazioni: “Il referendum del 2014 sull’indipendenza è stato un unicum e non ce ne sarà un altro”.

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(*) il presente articolo è stato già pubblicato il 31 luglio sulla Rivista “KILOMETRO ZERO” e ripreso dalla Consul Press, per gentile autorizzazione dello stesso autore, Fabrizio Federici, già nostro collaboratore nonché  un nostro “Antico Amico”.
La realizzazione editoriale di Kilometro-Zero (mensile editato da NIZAR RAMADAN e diretto da ALESSANDRO CARDULLI) è curata da Media International Communication Club, specializzato nel dare forma alle idee per tutto ciò che riguarda la conoscenza e la valorizzazione delle realtà locali in Italia, in Europa e nel mondo, osservando il variegato mercato europeo e proponendo occasioni di scambio, riflessione e dialogo tra le varie realtà esistenti sul territorio, permettendo il confronto e avvicinando le distanze.     

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