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Autore: Franco D'Emilio

Storico, narratore, una lunga carriera da funzionario tecnico scientifico nell'Amministrazione del Ministero per i beni e le atiività culturali

La scuola che diploma e laurea pure l’ignoranza

Tre giorni fa Israele è stata colpita da un attacco terroristico su vasta scala, mosso contro suoi inermi cittadini dalla scellerata Hamas, formazione palestinese, politica e paramilitare, dell’Islam fondamentalista ed estremista: sino ad oggi si contano 1200 vittime e 200 prigionieri, quest’ultimi tenuti in ostaggio sotto la minaccia di morte per contrastare l’inevitabile repressione israeliana.

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Intervista a Gianni Alemanno,
Leader di “Movimento per l’Italia”

da FORLI’, UNA CONVERSAZIONE A  TUTTO CAMPO CON GIANNI ALEMANNO
RACCOLTA IN ESLUSIVA DA FRANCO D’EMILIO per la “CONSUL PRESS” 

Sabato 7 ottobre, tappa a Forlì di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, ministro e a lungo parlamentare, storico esponente della destra italiana, ora leader del nuovo “Movimento per l’Italia”.
La sua venuta sollecitata e d’intesa con tanti amici che nella Romagna forlivese hanno condiviso questo impegno di Gianni a raccogliere e organizzare quella “voce sociale”, tanto viva nella destra come nella sinistra, ma sinora davvero delusa da tutta la politica, compreso l’attuale Governo Meloni.

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Gianni Alemanno, Manifesto d'Orvieto, Movimento per l'Italia

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Difendiamo la famiglia tradizionale

Alla sinistra non piace, troppo banale e conformista, la normalità di una famiglia tradizionale, insomma da “mulino bianco”, unione serena di una donna ed un uomo, anche genitori di qualche figlio; però, sempre la sinistra non apprezza neppure la normalità di una famiglia di separati, magari con una figlioletta, dispiaciuta della separazione dei genitori fino al punto di inventarsi la bugia di una pesca in dono dalla mamma al papà, ormai fuori di casa.

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Giorgio Napolitano un “moderato fascista rosso”

LA LAICITA’ DEI RITI A CONFRONTO
CON LA COSCIENZA E LA TRASCENDENZA

I Funerali di Stato con rito laico si sono svolti con tanta retorica celebrativa dell’eccezionale “uomo delle istituzioni”; dal cassetto delle redazioni giornalistiche sono usciti finalmente i coccodrilli commemorativi, pronti da tempo in caso di tanta illustre morte, quando finalmente è uscito di scena un discutibile protagonista del ‘900 italiano.
Nell’attuale inconsistenza e scarsa affidabilità delle istituzioni, dei loro rappresentanti, ne è riprova la costante disaffezione degli italiani dalla partecipazione politica, la scomparsa di Giorgio Napolitano è sopraggiunta davvero a fagiolo perché la ritualità della morte, amplificata oltre misura nel tempo, nello spazio, quasi cinque giorni di commemorazioni, tributo delle persone tra il Senato e la Camera, potesse risultare una boccata d’ossigeno al traballante mondo istituzionale italiano.

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Nessuna novità sulla Casa del Fascio di Predappio,
…solo pagine vuote sotto il titolo di un libro bianco

DICEMBRE  2018OTTOBRE  2019DICEMBRE  2021  *

Resta al palo, bloccato, il restauro della ex Casa del Fascio di Predappio, splendido edificio pubblico del Ventennio, espressione di inconfondibile architettura razionalista, soprattutto manufatto particolare e unico, come lo fu ogni sede di rappresentanza e servizi del Partito Nazionale Fascista, realizzata dappertutto in Italia e, persino, in qualche nostro territorio coloniale.

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IL I° Intervento di Giorgia Meloni
al Palazzo dell’ O.N.U. come I° Ministro

Giorgia Meloni da vera statista nel suo discorso alle Nazioni Unite

___________di Franco D’Emilio

Ho ascoltato più  volte l’intervento del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla 78^ Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Innanzitutto, come cittadino italiano, mi sono sentito orgoglioso di essere rappresentato da tanto apprezzabile  capo di governo alla guida del mio paese, poi, come commentatore, ho compreso quanto l’intervento di Giorgia Meloni, pur partendo realisticamente da problematiche italiane, gravi e difficili, su tutte l’inarrestabile immigrazione, abbia saputo  parlare al mondo e coinvolgere le Nazioni Unite nella urgente necessità di congiunte iniziative contro lo sfruttamento, la guerra, l’uso senza regole della scienza e delle più  avanzate tecnologie.

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Perché tanta immigrazione uccide l’Italia

QUASI UNA TRAGEDIA DA MEMORIE BIBLICHE 

a cura di FRANCO D’EMILIO 

A Lampedusa continua l’interminabile processione di barchini in arrivo, fino a 59 in una sola giornata, tutti strapieni di immigrati: nemmeno facciamo in tempo a svuotare un po’ il centro di prima accoglienza che già premono nuovi sbarcati, subito di rimpiazzo, cosicché sulla nostra isola resta insoluta, gravissima la gestione di un’immigrazione selvaggia senza regole e misura nei numeri.

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La prova che Pio XII sapeva dello sterminio degli ebrei?

“Shoah, la prova che Pio XII sapeva”

un approfondimento di FRANCO D’EMILIO

Sulle pagine della cultura il Corriere della Sera di sabato 16 settembre 2023 titola con grande evidenza Shoah, la prova che Pio XII sapeva, un articolo, come sempre interessante e pregevole, di Antonio Carioti che dimostra come Papa Eugenio Pacelli, già a fine dicembre ’42, fosse a conoscenza dei crimini nazisti nei lager, in attuazione di quella “soluzione finale” del problema ebraico, poi ricordata e commemorata come Shoah da tutti gli ebrei, sparsi nel mondo.

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Terrorismo immigratorio contro l’Italia

DAL TERRORISMO DEGLI “ANNI DI PIOMBO”
ALLE ODIERNE MIGRAZIONI 

________un’analisi di FRANCO D’EMILIO

Non possiamo più ignorarlo, tanto sono, ormai, evidenti la sua finalità e la sua strategia: in queste ore l’Italia è sotto un manifesto attacco terroristico, diretto contro il suo attuale governo di destra con l’intento eversivo di mandarne all’aria la legittimità istituzionale, sancita da ampio, incontestabile consenso elettorale. Solitamente, si definisce terrorismo qualunque metodo sovversivo di lotta politica che con atti di violenza, quali attentati, omicidi e sabotaggi, si prefigga di rovesciare l’assetto politico esistente, soprattutto confidando nel sostegno di un forte sentimento di paura dell’opinione pubblica.

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A Brescia giustizia al contrario

ovvero,  “QUANDO LA GIUSTIZIA E’  INGIUSTA”

___________FRANCO D’EMILIO

La notizia, già ieri nell’edizione serale di quasi tutti i telegiornali, poi, stamani, ampiamente riportata e commentata, ma soprattutto condannata sui giornali, seppur con evidenti e stridenti opinioni, perché inevitabile l’indignazione, la deplorazione della destra e dei moderati, invece ambigua, rabberciata e doppiogiochista la critica della sinistra.

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Strage alla Stazione di Bologna ….il 2° Capitolo dopo Ustica

                E se a Bologna si fosse regolato il conto di Ustica? 
           Certi della colpevolezza di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro?

_____________prosegue l’analisi di Franco D’Emilio

Il 31 agosto ho pubblicato su Consul Press

“Misteri o Fatali Destini in una Italia colpita da stragi.
E poi …quelle morti dopo la strage di Ustica?”

CLICK qui > !

e, nemmeno due giorni dopo, ma si tratta solo di casualità, sono sopraggiunte le dichiarazioni sulla strage di Ustica da parte di Giuliano Amato, già Presidente del Consiglio dei Ministri, poi della Corte Costituzionale.

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Gheddafi, le stragi di Ustica e di Bologna, Malta

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“Misteri o Fatali Destini”, in una Italia colpita da stragi

E POI ….QUELLE MORTI DOPO LA STRAGE DI USTICA ?

_____________una analisi di  FRANCO D’EMILIO

A più di quarant’anni dal suo avvenimento sul Mar Tirreno meridionale, tra le isole di Ponza e Ustica, la cosiddetta Strage di Ustica del 27 giugno 1980 con ben 81 vittime resta uno dei più vergognosi misteri d’Italia: un jet di linea della Compagnia Itavia, in volo da Bologna a Palermo-Punta Raisi, alle ore 20.59 di quel giorno precipita nel tratto di mare indicato, abbattuto, secondo il governo italiano e come ribadito dalla Sentenza 1871/2013 III sezione civile della Corte Suprema di Cassazione, da un aereo non identificato in uno scenario di guerra.

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A Roma, il “nostro Patrimonio Culturale”
piegato al business dello spettacolo

Il 7 agosto 2023, con il concerto di Travis Scott al Circo Massimo

L’anteprima mondiale “live” del 7 agosto scorso al Circo Massimo di Roma del nuovo album Utopia del rapper statunitense Travis Scott ha risollevato la questione, da tempo attuale e ampiamente dibattuta, ma mai, sinora, concretamente regolamentata, dell’uso degli spazi culturali per eventi di spettacolo, soprattutto quelli con grande partecipazione di pubblico, considerata la notorietà, spesso addirittura internazionale, degli artisti protagonisti.

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Tra Roberto Vannacci e Renato Curcio
parallelo “al contrario” per la sinistra

Alcune cose sono proprio indigeribili per la loro disparità rispetto ad altre. Parto da un termine di paragone, altri potrei citarne, ma non voglio esagerare, questo basta e avanza, tanta è la sua contraddittorietà con la recente vicenda del generale Roberto Vannacci.
Partiamo, allora, da Renato Curcio, ex terrorista, fondatore delle sanguinarie, assassine Brigate Rosse: una condanna complessiva a 30 anni di carcere, poi ridotti a 28, dei quali, proprio per concessione dello stesso stato, tanto nelle mire, anzi nel mirino di tale individuo, solo 24 anni scontati tra 20 in prigione e 4 in semilibertà.

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Come Folgore, “Il mondo al contrario”

“Il mondo al contrario” – questo il titolo del libro scritto e autoprodotto dal Generale Roberto Vannacci ha sollevato una ridda di polemiche, accuse, anche scomposte e male articolate, ma soprattutto ha determinato la sola conseguenza immediata e tangibile: la rimozione dell’alto ufficiale dalla guida dell’Istituto Geografico Militare di Firenze.
E, questa volta, la destra, dura e pura, ora al governo, pateticamente sempre più protagonista di una cattiva nonché penosa scimmiottatura politica della defunta Democrazia Cristiana, si è trovata nella sostanza sulle stesse posizioni dell’opposizione dal PD al M5S, ai microbici Verdi e ciò che avanza.

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Presto Santa Michela Murgia?

Ho seguito con attenzione, ma pure tanta sorpresa, in parte anche indignazione e disapprovazione il funerale di Michela Murgia, recentemente scomparsa: figura iconica, per questo dissacrante e divisiva, del nuovo intellettualismo di un’avanguardia di sinistra, critica e saccente contro tutti e tutto, innanzitutto la destra, poi la stessa sinistra ufficiale, quindi, estesamente, contro chiunque la pensi diversamente.

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Compagno Piero Fassino, comunista al sole?

Ossutamente magro, scarno nel volto spigoloso che richiama la sofferente, ortodossa intransigenza religiosa di un frate domenicano, in questo caso non più “Domini canis” ovvero cane di Dio, ma solo cane del padrone, quel dominus comunista del quale è sempre stato solerte sorvegliante e servitore: questo, in sintesi, Piero Fassino, immarcescibile uomo politico, tutta la vita nel Partito Comunista Italiano e nei suoi trasformistici derivati

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Giulio Cesare (49 A.C. Roma – 2023 A.D. Rimini)

 Più di duemila anni da quelle fatidiche Idi di marzo sotto i pugnali della congiura e in un disperato: Tu quoque, Brute, fili mi! (Anche tu, Bruto, figlio mio!), Giulio Cesare è di nuovo a far parlare di sé tutta la città di Rimini, proprio laddove nel 49 a.C., rivolto ai propri legionari, adunati nel foro riminese, oggi corrispondente a Piazza Tre Martiri, li animò a marciare alla conquista di Roma contro il senato e Pompeo.

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