Il prossimo 29 novembre ricorrerà il centenario della morte di Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858-Bruxelles, 29 novembre 1924), il celebre compositore italiano, a ragione annoverato tra i maggiori operisti d’ogni tempo.
UNA TIPICA ECCELLENZA INDUSTRIALE, ESEMPIO DEL MADE IN ITALY
__________________di FRANCO D’EMILIO
La storia industriale italiana è perlopiù incentrata sulle vicende di grandi imprese, sicuramente vanto nel mondo della nostra progettualità, spesso davvero innovativa con le sue soluzioni tecnologiche: dalla meccanica automobilistica a quella delle macchine utensili, dalla siderurgia alla cantieristica navale, dai materiali edili al tessile, ai manufatti ceramici e in vetro, fino ai più avanzati settori dell’automazione e della robotica, ebbene non c’è campo applicativo nel quale l’Italia industriale non abbia segnato e, tuttora, segni pagine importanti di sviluppo produttivo, economico e sociale.
alcune inquietanti ipotesi a cura di FRANCO D’EMILIO *
Poco più di un secolo fa, il 10 giugno 1924, l’assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti ad opera di una squadra di sicari fascisti, dunque un delitto gravissimo, solitamente ascritto a Benito Mussolini, allora capo del governo, perché egli ritenutone il mandante.
Eppure, ancora oggi, sulle ragioni, sulla trama di questo omicidio politico restano diverse zone oscure; inoltre non è mai stata pienamente accertata la responsabilità, diretta o indiretta, del leader fascista; infine sono stati scarsamente indagati taluni fondati motivi che paiono collocare l’eliminazione di Matteotti nell’ambito di un complicato intrigo internazionale.
L’Arma dei Carabinieri ha una storia di grande valore, dignità, all’occorrenza pure di sacrificio, persino estremo, come testimoniato da tanti episodi, primo fra tutti per me, ammiratore della sua figura eroica, quello del vicebrigadiere ventitreenne Salvo D’Acquisto, fucilato il 23 settembre 1943 dai nazisti presso la Torre di Palidoro, oggi nel Comune di Fiumicino, immolandosi per salvare la vita di ventidue civili rastrellati per rappresaglia.
“Antifascismo e 25 Aprile”….. come rispondere
con la Cultura alla Retorica della Sinistra
________________Un intervento di FRANCO D’EMILIO
Stamani, a stento riesco ad impugnare saldamente la penna, con altrettanta difficoltà a scrivere al computer, tanto mi prudono le mani, proprio per quel prurito che a volte s’impossessa di noi, magari sollecitato da talune facce toste, solo degne di sberle perché particolarmente inclini a frignare, recriminare e, poi, fottere il prossimo, nonostante siano colpevoli dei loro stessi guai: davvero, pari pari le facce insopportabili di Ilaria Salis e Antonio Scurati, due campioni dell’antifascismo piangi e fotti.
A.D. MMXXIV – XXV APRILE, AL TEATRO ITALIA : NUOVA SCENEGGIATA SU UN VETUSTO PALCOSCENICO
________________di FRANCO D’EMILIO
Proprio così, quest’anno l’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, organizzazione politica fuori luogo e fuori tempo, pateticamente nostalgica della tragica epopea resistenziale, ha deciso di cambiare, aggiornare il copione della sua solita, trita sceneggiata, celebrativa del 25 Aprile. Decisione subito pubblicizzata con gran titoloni da La Repubblica, quotidiano ormai di precaria fortuna al pari della disastrata sinistra, sua area di riferimento politico.