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Autore: Franco D'Emilio

Storico, narratore, una lunga carriera da funzionario tecnico scientifico nell'Amministrazione del Ministero per i beni e le atiività culturali

Un “Ticket” per la tomba del Duce ?

AL CIMETERO DI SAN CASSIANO, un biglietto d’ingresso per la TOMBA di MUSSOLINI ?

di Franco D’Emilio

Da poco più di due mesi si sono conclusi i lavori di manutenzione e restauro della cripta che all’interno del cimitero di S. Cassiano in Pennino accoglie le spoglie di Benito Mussolini e alcuni suoi cari. L’intervento, reso necessario dopo anni di incessante afflusso di visitatori, interessati a diverso titolo, anche solo per curiosità, a visitare l’ultima, estrema dimora del Duce, è stato possibile grazie al fattivo contributo della Fondazione “Alleanza Nazionale” che, perseguendo le sue finalità culturali e statutarie, si è accollata, così, la spesa complessiva di 90.000 euro, sollevando da ogni onere gli eredi Mussolini, proprietari della cripta.

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Un libro di Antonio Scurati su Mussolini …… per rifondare l’ Anti-Fascismo

“M. IL FIGLIO del SECOLO” …. 839 pagine penose, noiose e non convincenti. 

Risultato: una mal riuscita mistificazione storica 

____________Una recensione critica di FRANCO D’EMILIO

Alla fine ce l’ho fatta!
A pagina 839, compresa, quindi, la lettura delle righe dedicate ai “Personaggi Principali”, ho chiuso “M. Il figlio del secolo”, l’ultimo libro di Antonio Scurati, provando quasi un senso di liberazione.
Se non fossi certo della salda amicizia di chi, sicuramente ingannato dalla pubblicità editoriale, mi ha donato questa fatica “scuratiana”, credendo di assecondare, arricchire il mio concreto e coltivato interesse per la storia del Fascismo, oserei dire di essere rimasto vittima di uno scherzo inatteso, insomma di un insopportabile scherzo da prete!

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SAN MARINO Repubblica dei Campanelli

Lo confesso, l’esistenza della Repubblica di San Marino mi ha sempre fatto sorridere, considerandola una vera e propria bizzarria geopolitica, uno staterello che in cima al Titano consuma riti da operetta, degni solo di appagare la mania fotografica, oggi soprattutto selfie, di numerosi turisti, curiosi o desiderosi di evadere dalla normalità statuale, istituzionale delle loro nazioni d’origine.

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Allo “Studio Valle – Progettazioni” di Roma il restauro della Casa del Fascio di Predappio

LA EX CASA DEL FASCIO e dell’ OSPITALITA’ in RESTAURO per il CENTENARIO DEL MCMXXII 

Finalmente un passo importante verso il restauro e il recupero della ex Casa del Fascio e dell’Ospitalità di Predappio: il progetto verrà elaborato dal raggruppamento con lo “Studio Valle – Progettazioni” di Roma. Il gruppo di progettisti si è aggiudicato il bando di gara appositamente , ha vinto la gara appositamente bandita dall’ Unione dei Comuni della Romagna Forlivese – Unione montana. E’ stato un percorso lungo ed articolato dovuto anche alla tipologia dell’appalto “ristretto” a seguito di prequalifica.

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Dal MiBACT il riconoscimento per l’Archivio di Arnaldo Mussolini

Dallo Stato, dichiarate di  interesse storico nazionale le “carte” del fratello del Duce, Arnaldo Mussolini

di Franco D’Emilio

Mercoledì 31 ottobre 2018 alle ore 15.30, nella Sala Consiliare del Municipio di Mercato Saraceno, la Soprintendente ai Beni Archivistici e Bibliografici dell’Emilia Romagna,  nell’ambito di una cerimonia appositamente convocata, renderà pubblica la dichiarazione con la quale lo Stato, attraverso il Ministero per i Beni Culturali, ha recentemente riconosciuto di interesse storico l’Archivio di Arnaldo Mussolini, custodito appunto nel comune della Valle del Savio. La cerimonia si svolgerà alla presenza degli attuali detentori di tale archivio, la famiglia Bondanini, per decenni attenti, discreti custodi di questo patrimonio documentario e librario.

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Maria Elena Boschi: donna PD – Maxim !

Maria Elena Boschi: quando il meglio di una Donna PD deve ancora venire

Caspita, però!
Davvero intrigante questo primo piano di Maria Elena Boschi su una recente copertina di Maxim con i capelli in disordine, niente trucco, un ciuffo ribelle e lo sguardo misteriosamente volto a destra, chissà dove e su cosa.

C’è qualcosa di ambiguo, ammiccante, a metà strada tra la santerellina e la lolita, in questa donna del Partito Democratico che, dismessi gli abiti di ministra e, poi, di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, si è fatta mettere a fuoco, come mai prima, per offrire di sé un’immagine nuova di donna, forse anche di femmina: per questo ha scelto l’obiettivo di Oliviero Toscani, fotografo del sociale, ammaliandolo perché, stregato dal suo fascino torbido, tornasse ad inquadrare la grazia muliebre, innanzitutto la sua; per questo, non a caso, ha scelto Maxim, rivista patinata per uomini raffinati, assai diffusa nel mondo, non certo per promuovere cultura quanto piuttosto per suscitare la piacevole contemplazione di donne belle, eleganti, non banali, insomma strafighe.

Maria Elena Boschi può, addirittura, ambire a posare anche per il prossimo calendario di Maxim, evocativo di desideri, pensieri pruriginosi negli italiani, pur se non suoi elettori, perché, si sa, il sesso è un comune denominatore che supera tutte le barriere, comprese quelle ideologiche e politiche. In questo rilancio d’immagine la nuova Boschi si affiancherebbe così a icone dell’augurio natalizio sexy come Anna Falchi, Alessia Merz, Elenoire Casalegno e via dicendo, dunque a far compagnia a figure certo più significative e ricche di smalto rispetto a grigi ministri, sottosegretari e parlamentari.

La nostra fascinosa Boschi, protagonista di una conversione all’incontrario sulla via di Damasco, parlando di sé sempre sulle pagine di Maxim, ha dichiarato che “il meglio deve ancora venire”: dunque finora ci ha mostrato il peggio o, forse, il meno appetibile. Sicuramente il peggio politico del suo ruolo istituzionale ce l’ha rifilato proprio tutto: indimenticabile!

Ma il suo meglio, che sta per sopraggiungere, quale mai sarà?

Intrigante, davvero intrigante! Se il bamboccione Renzi, illudendosi di poter emulare Piero Angela, si è riciclato cicerone “cincischiato”, per dirla alla toscana, ma pagato profumatamente in documentari sull’arte e la cultura, la Boschi vuol forse riciclarsi come femme fatale per turbare almeno i sogni degli italiani dopo aver fallito nell’intento di sconvolgere l’obsoleta Costituzione?

Certo, detto dalla Boschi, è molto ambiguo, dice tutto e non dice niente quel suo “Il meglio deve ancora venire”. Cosa mai sarà? Pensiamo a tutto, a tanto e, perché no, anche ai tesori personali più reconditi!

Ai compagni del PD, magari lettori/ammiratori clandestini del numero di Maxim con la compagna Boschi, una sola raccomandazione: fermi con le mani, si rischia di perdere la “vista” del paese!