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Autore: Franco D'Emilio

Storico, narratore, una lunga carriera da funzionario tecnico scientifico nell'Amministrazione del Ministero per i beni e le atiività culturali

Elezioni Siciliane: l’ inutilità del voto al M-5_Stelle e la rovina del P.D.

BREVE ANALISI Post -VOTO

________________  a cura di FRANCO D’EMILIO 

In fondo, i risultati delle recenti elezioni siciliane non hanno sorpreso nessuno, tutto era già scontato: il successo del centro destra, il tonfo del PD, l’illusoria posizione da primo partito del Movimento 5 Stelle. Già, proprio così, il M5S è stata la formazione politica più votata dai siciliani, ma tale risultato è destinato ad un palese insuccesso politico senza sbocchi e sviluppi futuri: fuori dal governo della regione siciliana i pentastellati saranno costretti ad un’esasperata opposizione, come sempre umorale, confusa e contradditoria, pari a quella sinora espressa dai banchi del Parlamento.

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In Italia i beni culturali in caduta libera !

 IL PATRIMONIO CULTURALE SEMPRE PIU’ IN PERICOLO 

Il Ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, commentando la legge di stabilità 2018, recentemente approvata dal Consiglio dei Ministri, ha sottolineato, entusiasta, l’impegno assunto dal Governo a sostegno della gestione del patrimonio culturale nazionale, soprattutto riguardo ai seguenti aspetti: aumento delle risorse economiche e nuove assunzioni di personale a favore del ministero. Dunque, Franceschini ha plaudito tali provvedimenti perchè conferma di come il Governo creda “nella cultura volano di crescita del Paese e leva di un turismo sostenibile” e non ha mancato di chiudere con una nota di autoreferenzialità:  “Sin dal primo giorno di mandato ho detto che il Ministero dei beni culturali era uno dei principali dicasteri economici e i numeri di questa manovra economica, al pari delle precedenti, lo ribadiscono”.

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I Sindacati rappresentano ancora i Lavoratori?

La concertazione sindacale nasconde solo cogestione politica

Il governo Gentiloni ha appena presentato ai sindacati la legge di stabilità 2018 e subito CGIL, CISL e UIL, pur con qualche distinguo tra loro, protestano, addirittura con minacce di sciopero generale: chiedono più investimenti per il lavoro e l’occupazione, maggiore sostegno alle problematiche giovanili, una diversa politica pensionistica, meno penalizzante, soprattutto per la progressione dell’età pensionabile in rapporto all’aspettativa di vita.

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A Predappio “amarcord partigiano” …. con tagliatella antifascista

Il prossimo 28 ottobre, presso il Circolo Arci di Predappio, si svolgerà la manifestazione “Tagliatella Antifascista” che negli auspici dell’ANPI di Forlì-Cesena, associazione promotrice dell’evento, deve costituire un momento di riflessione e incontro conviviale, a presidio popolare e democratico, in cui incontrarsi in maniera “dolce” e ferma per mantenere e incrementare la Memoria della Resistenza e dei Valori che i Partigiani ci consegnarono con la Costituzione.

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A Ravenna nuova presentazione del libro “Predappio al tempo del Duce”

 

“InContemporanea” –  La Storia si fa in biblioteca 

Nella Sala Spadolini della Biblioteca di Storia Contemporanea “Alfredo Oriani” di Ravenna, prestigiosa istituzione culturale italiana, riprende la ben nota rassegna con un ciclo di tre incontri ottobrini dedicati a fascismo e società italiana.

La-Biblioteca-Oriani-di-Ravenna

Si inizia venerdì 13 ottobre, ore 17.00, con la presentazione del libro del prof. Carlo De Maria, Le biblioteche nell’Italia Fascista (Biblion, 2016). Il volume ricostruisce con rigore documentario i diversi momenti e aspetti della politica bibliotecaria del fascismo, dalla creazione nel 1926 della Direzione generale accademie e biblioteche fino alla pesante ricaduta delle leggi razziali sull’organizzazione interna del sistema bibliotecario. L’autore, docente di Didattica della storia all’Università di Urbino, ne discuterà con il presidente e il direttore della Fondazione Casa di Oriani, prof. Sandro Rogari e dott. Alessandro Luparini.

Il ciclo proseguirà venerdì 20 ottobre, ore 17.00, con la presentazione del libro di Paola S. Salvatori, Mussolini e la storia. Dal socialismo al fascismo (Viella, 2016), in dialogo con il prof. Massimo Baioni (Università di Siena).

La rassegna si concluderà venerdì 27 ottobre, ore 17.00, con la presentazione del volume fotografico PREDAPPIO AL TEMPO DEL DUCE. Il fascismo nella Collezione fotografica Franco Nanni, a cura di Franco D’Emilio e Giancarlo Gatta (Bradypus, 2017), in dialogo con il prof. Carlo De Maria

     168Mussolini al volante di un'Alfa Romeo da competizione

 

 

 

 

 

La bufala della ripresa economica

vignetta-Altan

I DATI ISTAT al II° semestre 2017

Tali dati parlano chiaro…. se li consideriamo attentamente, possiamo evidenziare queste risultanza: 

lavoratori dipendenti      17.726.000     +3%        +513.000 unità sui dati del 2008

lavoratori indipendenti    5.363.000      -8,7%     -514.000 unità sui dati del 2008

Il calo del lavoro  autonomo annulla, dunque, la crescita di quello dipendente e coincide con la perdita di oltre mezzo milione di artigiani, piccoli imprenditori e commercianti: le famiglie, legate al reddito da lavoro autonomo, risultano le più esposte al rischio povertà;  dal 2015 il 25,8% di tali nuclei familiari vive al limite della soglia di indigenza e, mediamente, sinora ha subito un taglio del proprio reddito annuo pari al 15,4%, attorno ai 6.500 euro.

Non deve, però, tralasciarsi una domanda, relativa alla crescita dei lavoratori dipendenti: perchè, pur in presenza di un maggior numero di questi occupati, sono diminuite del 5,8% le ore complessivamente lavorate? La risposta è duplice: sono cresciuti solo i contratti di lavoro a tempo determinato, mantenendosi, quindi, un alto indice di precarietà lavorativa; eppoi, la richiesta di prodotti e servizi è tuttora inferiore ai valori pre-crisi.

Infine, va sottolineato come la crescita del lavoro a contratto a tempo determinato lasci poco spazio alla prevenzione antinfortunistica, come sottolineato dall’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro) nella propria manifestazione svoltasi a Cagliari, oggi domenica 8 ottobre, denunciando un incremento degli incidenti sui posti di lavoro.

Vi pare che questi siano dati di ripresa, di uscita dalla crisi economica devastante degli ultimi anni? Al massimo sono segni di una lieve, contraddittoria ripresina che potrebbe, se non adeguatamente supportata, innanzitutto con una fiscalità meno esosa, risolversi in un’illusoria “sveltina” pre-elettorale di questo governo con gli italiani.