Giorgia Meloni da vera statista nel suo discorso alle Nazioni Unite
___________di Franco D’Emilio
Ho ascoltato più volte l’intervento del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla 78^ Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Innanzitutto, come cittadino italiano, mi sono sentito orgoglioso di essere rappresentato da tanto apprezzabile capo di governo alla guida del mio paese, poi, come commentatore, ho compreso quanto l’intervento di Giorgia Meloni, pur partendo realisticamente da problematiche italiane, gravi e difficili, su tutte l’inarrestabile immigrazione, abbia saputo parlare al mondo e coinvolgere le Nazioni Unite nella urgente necessità di congiunte iniziative contro lo sfruttamento, la guerra, l’uso senza regole della scienza e delle più avanzate tecnologie.
A Lampedusa continua l’interminabile processione di barchini in arrivo, fino a 59 in una sola giornata, tutti strapieni di immigrati: nemmeno facciamo in tempo a svuotare un po’ il centro di prima accoglienza che già premono nuovi sbarcati, subito di rimpiazzo, cosicché sulla nostra isola resta insoluta, gravissima la gestione di un’immigrazione selvaggia senza regole e misura nei numeri.
Sulle pagine della cultura il Corriere della Sera di sabato 16 settembre 2023 titola con grande evidenza “Shoah, la prova che Pio XII sapeva”, un articolo, come sempre interessante e pregevole, di Antonio Carioti che dimostra come Papa Eugenio Pacelli, già a fine dicembre ’42, fosse a conoscenza dei crimini nazisti nei lager, in attuazione di quella “soluzione finale” del problema ebraico, poi ricordata e commemorata come Shoah da tutti gli ebrei, sparsi nel mondo.
DAL TERRORISMO DEGLI “ANNI DI PIOMBO”
ALLE ODIERNE MIGRAZIONI
________un’analisi di FRANCO D’EMILIO
Non possiamo più ignorarlo, tanto sono, ormai, evidenti la sua finalità e la sua strategia: in queste ore l’Italia è sotto un manifesto attacco terroristico, diretto contro il suo attuale governo di destra con l’intento eversivo di mandarne all’aria la legittimità istituzionale, sancita da ampio, incontestabile consenso elettorale. Solitamente, si definisce terrorismo qualunque metodo sovversivo di lotta politica che con atti di violenza, quali attentati, omicidi e sabotaggi, si prefigga di rovesciare l’assetto politico esistente, soprattutto confidando nel sostegno di un forte sentimento di paura dell’opinione pubblica.
La notizia, già ieri nell’edizione serale di quasi tutti i telegiornali, poi, stamani, ampiamente riportata e commentata, ma soprattutto condannata sui giornali, seppur con evidenti e stridenti opinioni, perché inevitabile l’indignazione, la deplorazione della destra e dei moderati, invece ambigua, rabberciata e doppiogiochista la critica della sinistra.
E se a Bologna si fosse regolato il conto di Ustica? Certi della colpevolezza di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro?
_____________prosegue l’analisi di Franco D’Emilio
Il 31 agosto ho pubblicato su Consul Press
“Misteri o Fatali Destini in una Italia colpita da stragi.
E poi …quelle morti dopo la strage di Ustica?” CLICK qui> !
e, nemmeno due giorni dopo, ma si tratta solo di casualità, sono sopraggiunte le dichiarazioni sulla strage di Ustica da parte di Giuliano Amato, già Presidente del Consiglio dei Ministri, poi della Corte Costituzionale.