Le Lenti del Rinascimento e La Scienza che Vede Oltre
a cura di Fulvio Mulieri
Come gli strumenti ottici hanno trasformato la conoscenza e aperto nuove frontiere nell’osservazione del cosmo e della vita microscopica.
Il Rinascimento, che abbraccia il periodo tra il XIV e il XVII secolo, rappresenta uno dei momenti più straordinari della storia della cultura occidentale, un periodo di rinascita delle arti, della filosofia e, in modo particolare, della scienza. Durante questa fase, l’umanità inizia a liberarsi dai vincoli della tradizione medievale, ponendo l’uomo e la sua razionalità al centro dell’universo e riconoscendo il potere dell’osservazione diretta della natura. Il Rinascimento, dunque, segna un decisivo superamento di un sapere dogmatico e autoritario, radicando la scienza nelle leggi empiriche e nell’esperimento. In questo contesto di profondi cambiamenti, uno degli strumenti più rivoluzionari che ha segnato la transizione dalla filosofia speculativa alla scienza moderna è stato l’uso delle lenti ottiche. Sebbene le lenti fossero già conosciute nell’antichità e nel Medioevo, è nel Rinascimento che esse hanno assunto un ruolo centrale, diventando la chiave per scoperte straordinarie in ambito astronomico, biologico e fisico. Le lenti, come strumento scientifico, hanno ampliato i limiti della percezione umana, trasformando la nostra capacità di esplorare il cosmo e la materia in modo più profondo e accurato.