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Autore: Lidia D'Angelo
Già Dirigente Scolastica, per molti anni Preside nelle scuole secondarie inferiori e docente di materie letterarie; attualmente ancora con notevole interesse in vari ambiti ed autrice di alcuni libri sul mondo della scuola, di ricordi e familiari e di contemporaneità.
Una delle note dolenti della scuola italiana è rappresentata dai bassi stipendi con cui viene retribuita la classe docente; questo problema, noto da sempre, è stato evidenziato dall’annuario statistico della Ragioneria generale dello Stato.
Nella scuola, lo stipendio medio è di 28.000 euro circa contro i 138.000 euro della magistratura; certamente l’amministrazione della giustizia è un compito gravoso che va ben retribuito, ma è inconcepibile la distanza che separa chi emette una sentenza da chi prepara le nuove generazioni alla vita civile e al sapere.
Nella splendida cornice di Palazzo Baldassini, opera architettonica di Antonio da Sangallo detto “il Giovane”, situato nel cuore del centro storico di Roma, in via delle Coppelle – ove ha sede l’ISTITUTO STURZO – mercoledì 10 maggio ha avuto luogo, presente un vasto auditorio, la presentazione della fatica letteraria di Maria Antonietta Spadorcia, nota giornalista parlamentare del TG2.
La Scuola e la “Buona Scuola”:chi valuta il valutatore ?
La legge 107 del 2015 ha previsto la premialità nella scuola per valorizzare l’impegno e l’operato dei docenti che hanno migliorato l’offerta formativa o che si sono distinti nell’ambito della loro professione giornaliera. Il cosiddetto bonus ai docenti più bravi è uno dei punti cardine della riforma della buona scuola, nei mesi di dicembre/gennaio arriverà, una tantum, ai docenti premiati una somma di 600-700 euro che rimpolperà lo stipendio.