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Autore: Lidia D'Angelo
Già Dirigente Scolastica, per molti anni Preside nelle scuole secondarie inferiori e docente di materie letterarie; attualmente ancora con notevole interesse in vari ambiti ed autrice di alcuni libri sul mondo della scuola, di ricordi e familiari e di contemporaneità.
Il Bengala è una vasta regione geografica del subcontinente indiano; il territorio, prevalentemente pianeggiante, è attraversato da due grandi fiumi: il Gange e il Bramaputra. Il clima è quello monsonico, portatore di alluvioni e piogge abbondanti che mettono a dura prova la popolazione.
Le attività principali cui la popolazione è dedita sono quelle legate principalmente all’agricoltura che però non è sufficiente per far decollare il paese, le cui condizioni socioeconomiche sono ancora in via di sviluppo.
Il libro di Paolo Del Debbio è una porta del tempo, varcata la quale, si entra in un mondo favoloso, una specie di età dell’oro che si chiama passato. Ciascuno di noi ha un suo vissuto personale che affonda le radici nel tempo, quasi sepolto dagli strati di polvere, depositata sopra dagli anni, dalle vicissitudini e dalle vicende della vita. Quando meno ce lo aspettiamo, una folata di vento solleva nuvole di quella polvere, allora, intatto e vivo il nostro passato irrompe con la sua forza nel nostro presente a ricordarci che noi siamo oggi quello che è stato il nostro passato.
In questi giorni sui principali quotidiani è apparsa una foto che simboleggia il fallimento delle politiche scolastiche realizzate dal Governo Conte II, nel quale vivacchiavano amministratori incapaci di gestire l’emergenza sanitaria. La foto scattata in un canale di Venezia mostra una imbarcazione da trasporto carica di banchi di scuola; sì, i famosi banchi a rotelle che sembrava fossero la panacea di tutti i mali scolastici, perché in grado di allontanare il virus con le ruote.
IL LIBRO INCHIESTA “IL SISTEMA”, GRAZIE AD EDOARDO SYLOS LABINI, DIVIENE IN TEATRO QUASI UN TESTO SHAKESPERIANO
_________________di LIDIA D’ANGELO
Nella Sala Umberto (*1), teatro situato nel cuore del centro storico di Roma, si è inaugurata la stagione con lo spettacolo “Il sistema”. Sembrerebbe un’impresa ardua trasportare un libro-inchiesta sulla giustizia in un testo teatrale; ebbene ci è riuscito Edoardo Sylos Labini (*2) – persona di notevole poliedricità e i cui interessi spaziano in vari settori – e sempre a suo agio sul palcoscenico.
Se fosse possibile fare un salto indietro nel tempo, di qualche decennio, ed entrare in uno dei salotti della borghesia italiana, vedremmo troneggiare su un mobile in posizione strategica un grosso marchingegno molto simile a uno scatolone di forma pressochè cubica. Davanti al “cubo” erano posizionati divanetti, poltrone e sedie su cui tutte le sere si riunivano le famiglie pronte a compiere una specie di rituale.