Agenzia di informazione e approfondimento su tematiche professionali, politiche, imprenditoriali, economiche e culturali
Autore: Massimo Rossi
Avvocato Penalista e Patrocinante in Cassazione, con studio in Siena;
Docente a contratto presso Unifi in Procedura Penale e Relatore
in Convegni a livello nazionale - avvocatomassimorossi@yahoo.it
OVVERO :Una lesione della Costituzione alla base della protesta della Magistratura
I magistrati in coccarda tricolore nella toga e la copia della Costituzione in mano hanno mandato un messaggio chiaro (almeno per loro): siamo i difensori della Carta Costituzionale. Difendere la Carta Costituzionale non significa non poterla modificare o migliorarla, ma esattamente il contrario. Difendere la Carta Costituzionale non è prerogativa dei soli magistrati: questo il cittadino comune deve saperlo.
LA DEMOCRAZIA E’ DEBOLE ? …UN’ANALISI SULLA DEMOCRAZIA E SULLA TRIPARTIZIONE DEI POTERI, SUL RISPETTO DELLE FUNZIONI E DEI RUOLI, CON UNO SGUARDO ANCHE ALLA NOSTRA CARTA COSTITUZIONALE
Il “Sistema” e le proteste di alcuni magistrati – La verità è che in questo Paese non esiste la memoria. I fatti, le situazioni, gli eventi, le persone passano come se nulla fosse. Dopo un immancabile clamore mediatico degno, in taluni casi, del mercato di PortaPortese ci si dimentica tutto. Maggio 2019 (già 6 anni fa) scoppia il c.d. “Caso Palamara” dal nome del magistrato che viene preso con le “mani nella marmellata” delle nomine e che viene fatto oggetto (solo lui, cosa da notare e da annotare) sia di provvedimenti disciplinari sia di procedimenti penali.
A chi fa paura la giornata in memoria delle vittime di “malagiustizia”?
La Commissione Giustizia della Camera ha discusso recentemente una iniziativa per istituire il giorno nel quale si celebra la memoria dei tanti (troppi) errori giudiziari di questo Paese. Sarebbe una data, nella quale un Paese civile rimarca la necessità che gli errori giudiziari si annullino o quanto meno si limitino al massimo.
Proviamo ad analizzare questo termine: invadere. Il vocabolario Treccani, reperibile anche su Google recita: “Entrare con impeto, con violenza, con la forza delle armi in un territorio, per occupare, depredare, saccheggiare, o anche per stanziarvisi come conquistatori”. Senza alcuna retorica dobbiamo osservare che il mondo occidentale o il mondo civilizzato (o meglio armato) ha sempre “invaso” chi era meno armato. La Storia ricorda, con grande forza, invasori e conquistatori che, in realtà, vengono celebrati dai libri.
I minori e la violenza. La necessità di capire per prevenire
a cura di Massimo Rossi*
Questi mesi sono stati funestati da episodi che hanno visto come protagonisti (rei e vittime) delle giovani vite. Ragazzi che, per motivi diversi, si sono affacciati alla “violenza” quella vera e non quella della realtà virtuale dei giochi elettronici. Sono nostri ragazzi a prescindere se siano vittime o rei, sono ragazzi che hanno deviato dalla loro età e dalla vita che li attende (o che non li attende più in alcuni casi).