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Autore: Matteo Platania

11 Settembre: ricordi di una strage

Sono già passati 18 anni, ma quel giorno lo ricordo come fosse ieri. Avevo poco più di 10 anni. Ero sul divano a guardare con mia sorella “la Melevisione“, programma per bambini che andava in onda su Rai 3. Ad un certo punto, però, ci fu una violenta dissolvenza e, al posto di Tonio Cartonio, comparve, come per magia, nello schermo, Josephine Franzelin che interruppe il programma.

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Partnership fra la Necci Academy e Gi Horeca

 

A Roma il 22 luglio 2019 la Necci Academy, divisione del gruppo Necci Hotels dedicata alla formazione ha siglato un accordo di partnership con Gi Horeca, divisione specializzata nella ricerca, selezione e formazione del personale per l’Hotellerie di Gi Group, la prima multinazionale italiana del lavoro.

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Matteo Salvini, il nuovo Berlusconi?

Come siamo arrivati a questa situazione? Per rispondere al quesito dobbiamo fare qualche passo indietro e vedere quella che è la nostra cultura. Il degrado culturale si identifica con la demolizione da parte delle televisioni berlusconiane del cinema italiano, un’arte che tutti amavano, rispettavano e seguivano, tagliando uno dei ponti creativi che ci univano al resto del mondo. Inizialmente il circuito mediaset era vista come la “televisione per famiglie”, alternando programmi per bambini a interessanti film. Invece Silvio Berlusconi ha imposto agli italiani una marea di serie e prodotti vari made in USA. Una televisione, definita oramai “trash” , che non promuove più valori umani e civili, ma una perenne lotta tra chi grida di più. Una sfida per rimanere sul palinsesto mediaset non dovuto alla bravura, ma come parametro viene preso in considerazione quello della bellezza.

Pochi hanno anticipato il profondo, disperato declino culturale e il danno psicosociale che la televisione avrebbe arrecato agli italiani. Tra quelli che l’hanno anticipata c’era Pier Paolo Pasolini. Ha definito la catastrofe imminente come “genocidio culturale”. Descriveva così la rapida perdita di valori, sentimenti e tradizioni a tutti i livelli della società italiana, una profonda deculturalizzazione che nemmeno il fascismo era in grado di realizzare e che stava disintegrando la società italiana.

Lo storico Paul Ginsborg ha dimostrato, prima dell’arrivo di Matteo Salvini, che la combinazione di populismo antipolitico e potere mediatico di Berlusconi aveva corroso le basi della democrazia italiana, aprendola all’emergere di populismo estremista e xenofobo.

Il Movimento 5 Stelle nasce con una volontà purificatrice e giustizialista senza precedenti nella politica italiana. Nel 2018 il Movimento ha vinto le elezioni politiche in Italia, ma di fatto ha perso il potere, nelle mani dell’agitatore Salvini. Questo, non potendo applicare un programma governativo incentrato su obiettivi precisi, si è limitato a riprodurre con violenza verbale l’eredità calcistica berlusconiana, di confronto, recuperando l’opposizione noi-loro come asse centrale, e la retorica capace di intrappolare il gente comune, la stessa che credeva nei miracoli promessi da Berlusconi.

Pochi mesi dopo, le elezioni europee hanno visto la schiacciante vittoria dell’iperbole xenofoba e nazionalista: la Lega ha raddoppiato i voti e il Movimento 5 Stelle ha perso più di sei milioni di voti.

Il decennio di Berlusconi ha facilitato l’arrivo di truffatori, filibustieri e incantatori di serpenti senza scrupoli. La capacità di Salvini, dopo aver assunto la guida dell’ex Lega Nord, è stata quella di canalizzare il potenziale trasformativo derivante dal declino della borghesia italiana. La strategia di esternalizzazione dei conflitti attraverso l’individualizzazione di capri espiatori come Bruxelles, gli immigrati o l’euro, permette di accumulare più potere in seno a una prassi politica basata sul dolce far niente, in cui ruggiti nazionalisti riempiono il vuoto dell’assenza di un programma politico. Sfrutta in questo modo il malessere degli italiani, traendone maggiore beneficio.

Le televisioni di Berlusconi sono state le prime a spaventare i telespettatori con lo spettro dell’immigrazione di massa. Matteo Salvini non ha fatto altro che prendere la palla al balzo, e ha alimentato questo odio e paura. Ogni giorno mediaset trasmette immagini di barconi pieni di immigrati in procinto di “invadere” l’Italia. La stessa politica del timore è stata applicata anche rispetto all’allargamento dell’Unione Europea con l’ingresso di Ungheria, Bulgaria e Romania. Anni di propaganda continua hanno preparato gli italiani a non saper gestire la diversità; anzi il contrario, aver paura di lui.

È impossibile comprendere le incongruenze e gli impulsi autodistruttivi della politica italiana senza tener conto della continuità tra il momento politico presente e il passato. L’ascesa del nuovo uomo forte, Salvini, non può essere considerata una novità, ma piuttosto come un Berlusconi bis, sì, più aggressivo e senza freni.

Kevin Spacey sorprende Roma con un monologo

Kevin Spacey riappare di sorpresa a Roma, leggendo un monologo in un museo a un piccolo pubblico due settimane dopo che le accuse contro di lui in un caso di violenza sessuale sono state ritirate. L’attore, con la sua apparizione nella Capitale, spezza quel silenzio durato due anni. E lo ha fatto senza alcun preavviso, venerdì scorso, al Museo Nazionale Romano. Dinnanzi ad un pubblico modesto, ha iniziato a  leggere una serie di poesie su un pugile abbattuto e solitario, che inevitabilmente ha ricordato la sua situazione personale, dopo le accuse di presunte aggressioni sessuali che hanno avuto. Si è completamente immedesimato nella figura del pugile. Tutte queste accuse sul suo conto stanno, a poco a poco, uccidendo la sua carriera.

Solamente alcune settimane fa, il 18 luglio, la Procura di Nantucket, del Massachusetts, ha respinto le accuse di una presunta violenza sessuale che l’attore avrebbe commesso nei confronti di un giovane di 18 anni nel 2016. 

La visita a Roma di Kevin Spacey  ha letteralmente colto tutti di sorpresa. Il museo si era limitato ad annunciare alcuni giorni prima, sul proprio sito web, che un artista vincitore di due Oscar avrebbe letto in pubblico alcune opere del poeta e scrittore italiano Gabriele Tinti, ma si era concessa il beneficio del dubbio, non fornendo di fatto il nome dell’interprete. Gabriele Tinti, poeta, scrittore e critico d’arte ha contattato l’attore un paio di mesi fa per fare la proposta, che consisteva nel leggere la serie di poesie ispirate alla scultura greca del Boxer che riposa. L’idea era quella di riportare, in un certo senso, in vita la statua, raccontandone la storia.

 

 

Il testo si sposa perfettamente con quella che è ad oggi la sua situazione , ovvero di solitudine e fragilità. “Il pugile a riposo” narra il peso di una vita drammatica,  scritto diversi anni fa e, quindi, non è assolutamente ispirato alla storia dell’attore. Spacey non si è presentato in atteggiamento ironico e scherzoso, come ormai ci ha abituato, ma è apparso sulla scena molto serio e concentrato. Vestito di tutto punto, in giacca e cravatta, si è messo accanto all’imponente scultura in bronzo, che mostra un pugile ferito, consumato e abbattuto dopo il combattimento, con la faccia insanguinata e rivolta verso un altro lato e cominciò a recitare ad alta voce. “Sono esausto, a pezzi, quanto tempo resisterà il mio corpo? Quanti colpi puoi sopportare. Ho scosso il paese, ho scosso le sabbie, ho distrutto i miei avversari. Ho acceso l’oscurità, ho raccolto insulti, applausi forzati. Non tutti sapevano come farlo… Devi succhiare il cuore di un eroe mentre sta ancora battendo. Mi guardo e vedo un uomo, solo un uomo.” Quelli riportati sono solamente alcuni versi che ha recitato.

L’attore si è prestato a recitare il monologo per due volte. La prima al museo con pochi spettatori, mentre la seconda davanti ad un pubblico di circa 150 spettatori, radunati nel cortile del museo. 

Black Monday, Italia divisa in due a causa di un incendio

Lunedì 22 luglio, l’Italia si sveglia divisa in due a causa di un incendio in una cabina elettrica dell’alta velocità. L’incendio ha coinvolto convogli provenienti sia dal nord, Bologna e Milano, sia dal sud, Napoli. 

Sono in corso le indagini che non escludono che si possa esser trattato di atto doloso. Il rallentamento del traffico ferroviario allo svincolo di Firenze è dovuto all’intervento di Polfer e dei Vigili del fuoco, che hanno dovuto tener sotto controllo un principio di incendio di un tombino. In totale sono stati cancellati ben 25 treni tra Trenitalia e Italo. 

“Ritardi medi di 180 minuti su tutto il sistema AV per i danni provocati da un incendio, dai primi accertamenti risultato doloso, nei pressi della stazione di Rovezzano, sulla linea Roma – Firenze. Interessato dai ritardi anche il traffico regionale nei principali nodi metropolitani. La circolazione ferroviaria è stata completamente sospesa dalle 5 alle 8 di questa mattina per accertamenti da parte dell’Autorità giudiziaria. Concluse le prime indagini ispettive, il traffico è ripreso con forti rallentamenti. A causa del danno, si registra una forte riduzione di capacità dell’infrastruttura ferroviaria. Per questo motivo, al momento sono stati cancellati 25 treni AV, sia di Trenitalia sia di Italo, e i ritardi si sono estesi a tutto il sistema alta velocità, con ripercussioni probabili per tutto il pomeriggio. Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana sono al lavoro per ripristinare i cavi danneggiati e quindi la piena funzionalità dell’infrastruttura. RFI sporgerà denuncia contro ignoti.  L’allarme è scattato dopo la segnalazione di un motorista di un treno merci che ha visto il fumo e sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, Polfer, Digos e polizia scientifica che ha effettuato i rilievi. Dalle prime ipotesi degli investigatori si tratterebbe di una manomissione di origine dolosa. Già in passato si sarebbero registrati casi simili sulla stessa linea. Poco dopo le 5 di mattina è stata sospesa la circolazione ferroviaria fra Rovezzano e Firenze Campo Marte sulle linee Direttissima e convenzionale fra Roma e Firenze per accertamenti dell’Autorità Giudiziaria dopo l’incendio di una cabina elettrica dell’Alta Velocità.” 

Questo quanto scritto da Ferrovie Italiane, che ha dato prontamente la notizia. Inevitabilmente si sono già registrati molteplici ritardi e disagi. La circolazione è ripresa, ma la situazione non è stata delle più floreali, in quanto l’incredibile traffico ferroviario rallentato in particolar modo nel nodo di Firenze con ripercussioni per la circolazione sulle linee alta velocità e convenzionale.  

Per quanto riguarda il trasporto regionale, di particolare interesse sono i collegamenti tra Firenze, Arezzo e Valdano e tra Firenze e Borgo San Lorenzo, via Pontassivi. Si è inoltre  registrato un incendio a Rovazzano(Firenze).