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Autore: redazione di roma

Tesori ritrovati

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio

per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo

e l’Etruria meridionale

Inaugurazione Mostra

Il Patrimonio Ritrovato a Cerveteri

I Predatori dell’Arte e… le storie del recupero

Case Grifoni, Piazza S. Maria n. 6 – Cerveteri (Rm)

30 luglio 2017 ore 17.00


La mostra, allestita nel cuore del centro storico di Cerveteri, è incentrata sulle avvincenti “storie del recupero” di importanti opere archeologiche, finalmente restituite al patrimonio culturale italiano grazie ad un lungo percorso di investigazione internazionale, dopo essere state trafugate dall’Italia a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso.
L’esposizione, giunta alla terza edizione dopo la prima al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia nel 2012 e la seconda al Museo Archeologico Nazionale di Vulci nel 2013, presenta, nella prima sezione, un gruppo dicapolavori selezionati proprio tra i reperti sequestrati al Porto Franco di Ginevra, per la maggior parte provenienti da scavi clandestini eseguiti in Etruria e in Puglia. Nelle sezioni successive si mettono in evidenza le rotte del traffico illecito, l’attività di riciclaggio dei reperti che passavano per le mani di diversi trafficanti, gli ingegnosi sistemi attuati per raggiungere i musei stranieri – la destinazione finale più ambita – in particolare quelli statunitensi.  Nella mostra si potrà, dunque, ripercorrere, in tutte le fasi, il lungo viaggio compiuto da straordinari reperti archeologici trafugati e finalmente rientrati, dopo diverse vicissitudini, nel territorio di cui sono l’espressione culturale identitaria.
Intervengono all’evento inaugurale: il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, il Generale di BrigataFabrizio Parrulli, Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, il Soprintendente Alfonsina Russo, la curatrice della mostra Daniela Rizzo Funzionario Archeologo della Soprintendenza; è stato invitato l’On. Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio.

Info: La mostra è visitabile dal mercoledì alla domenica, ore 19.00-23.00. Altri giorni su richiesta. 0699552637 (dalle 9:30 alle 12:30) 0699552876 (dalle 15:30 alle 18:30); mobile: 392 6121692.

e-mail: prenotazioni@artemideguide.it

Astronomi e credenti

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio

per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo

e l’Etruria meridionale

Per Notti d’estate alla necropoli etrusca di Tarquinia

La Magia delle Arti sotto il cielo etrusco

Divino Etrusco. Leggere il cielo etrusco

Tarquinia (Vt). Necropoli dei Monterozzi, Strada provinciale Monterozzi Marina

29 luglio 2017 ore 19.30-22.30

Per la rassegna “la Magia delle Arti sotto il cielo etrusco. Notti d’estate alla necropoli etrusca di Tarquinia”, un appuntamento con l’osservazione e l’interpretazione dei misteriosi segni del cielo.

Gli Etruschi, come molti popoli antichi, erano affascinati dalla volta celeste, della quale scrutavano i segni che potessero influenzare la loro vita quotidiana o i grandi eventi della storia.

La Soprintendenza dedica una serata, al costo di ingresso di € 3,00, al magico mondo dell’osservazione e interpretazione del cielo con la guida del Gruppo Astrofili Galileo Galilei di Tarquinia.

Si potranno scoprire la Luna al primo quarto di illuminazione con tutti i suoi crateri, Giove con le sue bande equatoriali e Saturno con i suoi anelli; fortunatamente si ammirerà a occhio nudo anche il passaggio della stazione spaziale internazionale. Completerà la serata una visita guidata alle vivaci pitture delle tombe dei Leopardi e dei Giocolieri.

Nel pomeriggio (ore 17.00) si ricorda “Aperti per Restauro” alla Tomba degli Scudi, uno dei “Luoghi del Cuore del FAI”: visita guidata a cura della delegazione FAI di Viterbo.

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Le idiozie della Fata Turchina

Abituata a soccorrere Pinocchio, non s’è accorta che ne ha quasi preso le sembianze, e l’ostilità assoluta per tutto ciò che è cultura. Altrimenti non avrebbe “pensato di distruggere” un Sironi, colpevole di essere pittore nel Ventennio. Possibile che, passando per la Città, così diversa dai piccoli insediamenti (anche pregevoli) delle Province prossime, non si sia accorta della luminosa architettura delle costruzioni del Periodo Razionalista, almeno di quelle dell’EUR, o non abbia avuto la curiosità di farsi un giro per Littoria?

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Escamotage

La scoperta, (o meglio la riscoperta), dello stabilimento Playa Punta Canna, del quale tutti i giornali parlano più o meno ferocemente, poiché in barba alla legge contro l’apologia di Fascismo semina di frasi del Ventennio una lunga spiaggia a Chioggia, ha fatto sorgere un dubbio a moltissime persone . Esse si sono infatti chieste come mai uno stabilimento balneare così grande ed organizzato potesse sorgere, completo di zone di ristoro, di gioco, di ogni comfort, praticamente dal nulla, in tempi brevissimi. E’ possibile, questo? Qualcuna di  queste persone ha deciso di compiere qualche giro informativo al Comune, (dove si sarebbe trovato che un rappresentante PD avrebbe partecipato alla costituzione dello stabilimento ) fra la gente, in altri vari Istituti, per scoprire che il complesso infame ed infamante perchè provvisto di manifesti con il “Faccione” ed altri cartelli con raccomandazione all’ordine, al rispetto, alla pulizia o dove si accennava a qualche detto dei tempi del “regime”, era beatamente funzionante da più di tre anni, sotto infiniti occhi e senza nessuna obiezione. I concittadini del gestore hanno pure ammesso che lo stabilimento era ottimo, e che era noto che tutto l’apparato corrispondeva ad un desiderio di originalità, o voglia di scherzo, del proprietario.

Di certo il Sig. Scarpa non ha voluto che una struttura magnificamente costituita fosse ridotta a discarica come capita ad altre, questo è il motivo addotto e credibile. Si ammetta che nessuno più crede nell’ordine, nella disciplina, nella rispettosa tranquillità: fa parte dell’imbarbarimento di estrazione Far West, e l’uomo ha ragione.

Al di là delle discussioni se un simile sciorinio di norme da collegio o educandato fosse lecito, con la tacita risposta morbida o positiva, il fatto eclatante è che Ministri, Minestre, altri faccioni del tipo di Fiano e compagnia di compagni ultrà si sono svegliati adesso in lacrime e rabbie indignate. Il buon Fiano ha richiesto “ore rotundo” (lo scriveva spesso Cicerone) un inasprimento della legge, portandosi così bravamente al primo piano sul balcone delle future scelte elettorali, magari come Premier.

Non prendiamoci in giro. Nostalgie, lamenti, proteste, scandalo non sono che un escamotage per dirottare l’interesse verso altri temi, affinché la gente venga distolta dalle dolorose questioni dell’assenza di lavoro o non-lavoro dei giovani, quella della sicurezza zero, e soprattutto che non affiori alla coscienza un tradimento nostrano, quello della Sanità gratis ai rifugiati ormai cosa annosa, ma mai detta, e per di più la spaventosa notizia avuta da esperti che per motivi commerciali hanno rapporti con gli Stati africani, quella che annuncia che entro cinque anni la popolazione di quel Continente sarà più che raddoppiata, con tutti i guai del caso. Invece di perdere tempo e organizzarsi per sgomitare Renzi o chi per lui, a cominciare da magistrati del decrepito pensiero stalinista, si vada immediatamente ad organizzare e, se possibile, acculturare gli africani a casa loro. Chissà? Domani l’Africa potrebbe dare la pista a tutti. Bisognerebbe poi creare un monumento al Buonsenso: gli estremismi sono odiosi; bene, perchè allora, visti i delitti, gli incitamenti a pene capitali ai prigionieri italiani, le foibe, i gulag, ecc, ecc., non si includa nella legge sull’apologia anche il comunismo?

Marilù Giannone

“La Spada dei Leoni”: un romanzo storico di Mario Augusto Petricca

L’Autore del romanzo “La Spada dei Leoni” è MARIO AUGUSTO PETRICCA * e la storia che viene è narrata ha un andamento fresco, estivo, marino, l’argomento è fra la memoria di una famiglia, l’avventura, ed il “giallo”. Il perno è un tesoro antico che sembra non esistere, ma che invece c’è e salta fuori quando meno è atteso, e che è il fil rouge del racconto.

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