Così è il titolo di un lungo e feroce commento di Maurizio Guandalini pubblicato su “Metro” , free press romana, il 22 maggio. Sia consentito riportarlo per stabilire un continuum con il giornalista, e concordare con le sue opinioni.
Sabato 20 e Domenica 21 u.s. a Roma tutto il centro storico ha ospitato un’iniziativa interessantissima: l’apertura, a titolo di visita guidata, di 30 cortili dei palazzi storici, da Palazzo Attolico a Palazzo Torlonia.
“Il web? …. Niente di più opaco e pseudo-democratico” Nel suo pamphlet Danilo Breschi contrappone i valori della scuola alle insidie della Rete
Firenze, 15 maggio 2017 – “Il mondo della scuola e dell‟università deve dotarci degli strumenti utili ad esercitare un uso critico e pubblico della ragione, anche nei confronti del nuovo dogma, quello che vorrebbe la Rete sicuro veicolo di libertà e democrazia. Non c‟è niente di più opaco e pseudo-democratico della Rete”. Sono parole dello storico Danilo Breschi, che all‟educazione dei giovani dedica un capitolo del suo pamphlet Meglio di niente. Le fondamenta della civiltà europea (pp. 192, euro 12) pubblicato da Mauro Pagliai nella collana «Le ragioni dell‟Occidente».
Scorrendo i titoli dei romanzi di Clementina Magliulo Podo, il riferimento immediato è ad Albio Tibullo, quando scrive di Arione, che avrebbe conosciuto tutti i mari e tutte le nuove terre. Infatti, in questi libri, i soggetti sono sempre l’uno diverso dall’altro e tutti avvincenti. Questo ultimo romanzo spazia in una nuova dimensione, perchè è e non è fantascienza: non si parla di mondi dai caratteri improbabili, di omini verdi, e così via. I protagonisti sono di un lontano pianeta, Alcione, e sono determinati a cercare una guarigione per il nostro, così pieno di corruzione e di violenza. Fisicamente essi sono eguali ai terrestri ma se ne distinguono per le attitudini particolari e una tecnica raffinata quanto più si possa pensare.
Che si attacchi, scandalizzati e con la puzza sotto al naso, il commento di DEBORAH SERRACCHIANI sull’immigrato che ha tentato di stuprare una giovane donna fa semplicemente sganasciare: si è ahimè tornati, grazie ai governi buonisti d’Oltreoceano, alle preziose ridicole del tardo Settecento, quelle che, sussiegose, profferivano :”non si dice coscia, si dice parte grossa della gamba!”, ed altre piacevolezze del genere.
L’appuntamento mensile dell’Associazione VOCE ROMANA, del 4 maggio, ospitato come sempre nel chiostro di S.Maria sopra Minerva, ha offerto ai convenuti la veduta eccezionale, per non dire unica, di un Tevere da favola dalla sorgente (Monte Fumaiolo, da fiumaiolo) all’augusto Ponte Milvio.