Skip to main content

Autore: redazione di roma

In un incidente in elicottero morto il primo ministro degli affari interni ucraino

Tra le vittime dell’elicottero dei Servizi di emergenza caduto in Ucraina nella città di Brovary nella Regione di Kiev, tre bambini, il ministro e il vice ministro degli Affari interni. Le persone rimaste ferite sono 29 di cui 10 minori trasportati in ospedale. Secondo le ricostruzioni l’elicottero si sarebbe schiantato su un asilo e successivamente su un edificio residenziale. Le condizioni metereologiche nella zona non erano ottimali, forte nebbia e scarsa visibilità.

Continua a leggere

Inversione geomagnetica terrestre

Le bussole hanno guidato l’uomo per secoli, aiutandolo ad attraversare gli oceani e i deserti. Tutto questo ha sempre funzionato perché i poli magnetici sono quasi coincidenti con i poli geografici. Ma se i poli magnetici terrestri iniziassero a spostarsi, le bussole diventerebbero inutili. Tuttavia, periodicamente, dopo alcune centinaia di migliaia di anni, i poli magnetici non solo si cominciano a spostare ma  finiscono per scambiarsi di posizione. E il timore di perdersi durante la loro inversione non è l’unico problema.

Continua a leggere

Matteo Messina Denaro arrestato dopo 30 anni di latitanza

Matteo Messina Denaro, il super boss di mafia latitante da 30 anni, è stato arrestato senza opporre resistenza dai carabinieri del Ros fuori dalla clinica privata “La Maddalena” di Palermo, dove si trovava sotto falso nome (Andrea Bonafede è il nome sul documento che aveva presentato nella struttura) per sottoporsi a cure, in quanto malato di tumore. Messina Denaro era stato infatti operato un anno fa e doveva seguire una terapia.

Continua a leggere

Messina Denaro non partecipa al processo contro di lui, Anche la sorella finisce in manette perlo aiutato nella latitanza

L’ex capomafia di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, detenuto al 41bis presso il carcere di massima sicurezza dell’Aquila, dopo una lunghissima latitanza iniziata nel 1993 per le stragi di Falcone e Borsellino, l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio di un ex pentito e i fatti di Roma, Firenze, ha rinunciato al collegamento in videoconferenza con l’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, nell’ambito del processo che lo vede imputato come mandante delle stragi che videro coinvolti i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino tra il maggio e il luglio 1992.

Continua a leggere