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Autore: redazione di roma

STOP al “Columbus Day”

MADE IN U.S.A. 

Alle fonti del “buonismo cretino”

Un ottimo articolo pubblicato su “IL TEMPO” di venerdì 1 settembre, a firma di Massimiliano Lenzi, stigmatizza una presa di posizione statunitense, che auspicherebbe la distruzione delle statue di Cristoforo Colombo collocate negli States, in quanto il navigatore avrebbe martirizzato una moltitudine di poveri indigeni delle zone centroamericane.

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Intorno alla tomba di un Eroe

Nel giorno del Centounesimo Anniversario della morte di Enrico Toti, il 6 agosto 2017, un gruppo di persone, soprattutto in divisa, ha fatto circolo intorno al monumento di questo Bersagliere al Verano, sull’aiola che protegge il suo fiero simulacro in bronzo, il bisbiglio fra di esse si è improvvisamente fermato nel “Silenzio”. L’iniziativa del Ten. Massimo Flumeri, di Sandro Bari e della Sig.ra Paola Toti, pronipote dell’Eroe, è stata seguita con commossa partecipazione immersa nelle musiche militari. 

Il caldo torrido, il frinire di una cicala, lo scambio di saluti e lo sguardo diretto a quell’Eroe che, pur bersagliere, espletò il suo dovere senza poter correre: era mutilato di guerra ad una gamba, ma si adeguava agli altri con la bicicletta, che è diventata il suo simbolo, così come la stampella è stata per lui arma di orgogliosa offesa al nemico.

Roma non si è dimenticata del popolo che parla dall’alto di un piedistallo di pietra, della folla dei più o meno conosciuti personaggi della storia, della politica, del genio, della guerra, che attraverso la semplice massiccia presenza dice al cuore ed allo spirito dell’astante molto di più dei parolai nelle varie sedi di Governo. Enrico Toti parla di valori dei quali tutti, anche i migliori italiani, sembrano aver dimenticato: la lealtà ad esempio, ora scritta grigia su carta, prima prevalentemente costume di dialogo interpersonale che conduceva ad amicizia e ad amore, anch’esse parole dimenticate o usate come kleenex. Dovere, termine che adesso si richiede per recitare qualche giallo in tivù, e prima segno di dono fatto anche con sacrificio o senza perchè, ma pur sempre un dono dal proprio profondo. Ed infine Patria, termine che adesso nessuno pronuncia, vergognoso, come se fosse immondizia, e che invece grida quel Bersagliere che ha fermato l’arroganza straniera ora lasciata penetrare come “carità”, “accoglienza” da un buffo signore in bianco, colore che non è quello della rinascita e della purezza, altri termini obsoleti. Carità che è la scusa per arricchirsi o cercar successo da parte di molti che qui, nel piccolo angolo che sostiene la statua di Enrico, fortunatamente non ci sono. C’è invece la purezza del senso di Patria di molti cappelli decorati, piumati, quella dei Reduci di Russia e di Spagna, e quella delle calde parole della pronipote di Toti, la Signora Paola, che ricorda l’eccezionale avo e stigmatizza le ripiccucce di altri militari perchè i presenti non fanno parte dell’ANB.

Centouno anni sono passati, e la Nazione non ha ancora capito che poco, pochissimo. Colpa della stasi dell’informazione, della palude della capraggine messa all’indice da Sgarbi, della malavoglia infine dei Ministri più inclini a leccare e succhiare valuta in ogni modo per bassi desideri. Ma chi ha capito, chi crede, chi parla con un fuoco dentro che vuole elevarsi ed elevare questa Italia, fa appello come Enrico Toti verso il nemico e si difende, ed attacca per volerla forte, grande, pulita.

Italia mia, benchè il parlar sia indarno…” oltre, sopra le parole, l’azione: raccontare gli eroi e tornare ad affilare le armi dello Spirito, le migliori, per intervenire, correggere, spiegare, e, se non basta, impiegare la forza guerriera.

Marilù Giannone

Enrico Toti, Eroe sempre citato ed interlocutore

Grande Festa al Teatro Roma

Cari Amici del Teatro Roma vi invitiamo
 
MERCOLEDI’ 20 SETTEMBRE
ore 20:30 

ALLA FESTA DI INIZIO STAGIONE DEL TEATRO! 
(ingresso gratuito – fino ad esaurimento posti) 
Ci saranno tutti gli attori protagonisti
a seguire buffet e drink

Vi preghiamo di confermare la vostra presenza.
Grazie, vi 
aspettiamo!

Gli “sceriffi antifascisti” del Presidente Rossi

per distogliere lo sguardo dai problemi reali

…. FUMO negli OCCHI 

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IL QUOTIDIANO  “ LA VERITA’ ” di venerdì 1 Settembre pubblica il post del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, seguito dal commento di ADRIANO SCIANCA, che vuole “monitorare espressioni naziste e fasciste per salvare la Costituzione”.  La posizione dell’istituzione ha lasciato molte persone perplesse o divertite: già la legge Scelba limita o impedisce del tutto che qualche cosa di fascista possa essere ricostituito, la legge Mancino poi l’ha ulteriormente appesantita, facendo riferimento proprio ai discorsi o alle conversazioni, ora anche su Facebook, che possano risvegliare quel periodo storico visto come il Terrore giacobino.   

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La Luminosità Medioevale dei “Secoli Bui”

Arti ed Arte Militare nel Medioevo

Pomezia è un poco il cuore pulsante delle industrie romane e delle più note Filiali Bancarie.  Ma il giorno 2 settembre, sabato, ai suoi piedi, esattamente ai Colli di Enea, si è distesa in tutti i suoi componenti la Compagnia di Sancto Eramo, personaggi in abito medioevale, che hanno offerto ai numerosi visitatori esempi avvincenti e storicamente ineccepibili di arte del combattimento tipiche degli anni 1000/1200. Prove con spade di legno, allenamenti con archi e frecce, posizionamento di elmi, corazze, scudi: tutto felicemente curato e rigorosamente studiato.

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L’eroismo silenzioso del M.llo Mg. Scrofani

 

Un Sottufficiale indomito e generoso

Lunedì 28 agosto 2017 a Ragusa, presso l’Auditorium San Vincenzo Ferreri, il Presidente dell’Associazione Nazionale Militari C.R.I in congedo ha organizzato una cerimonia dedicata agli Artificieri Antisabotatori al Servizio dello Stato e della Nazione, in memoria e in onore del Maresciallo Maggiore Salvatore Scrofani, in occasione del Centenario della nascita. Nato a Ragusa il 28.8.1917, volontario a 19 anni, difende ed onora l’Italia nell’Artiglieria con la specializzazione di Artificiere; dopo la II^ Guerra Mondiale si dedica a numerose azioni di bonifica delle terre d’Italia, nonché all’antisabotaggio. Il Sottufficiale è stato insignito della Medaglia d’Argento al valore nel 1977.

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A Parma, al “Circolo Filippo Corridoni”

 INCONTRI CULTURALI AL CIRCOLO FILIPPO CORRIDONI 

   I roghi non spengono la cultura

Il Circolo Culturale “Filippo Corridoni” è stato fondato il 1995, a Parma, e da allora si dedica con larga partecipazione di frequentatori alla Storia d’Italia dallo scorso secolo, con un focus ricorrente sull’intervallo fra le due guerre, ai giorni nostri.

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Sabato 2 settembre a Villa Giulia

Una serata  eccezionale

Il fascino dei nostri padri, ecologi, artisti, spiritualissimi amatori

Tornano dopo una breve pausa le aperture straordinarie serali del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Un viaggio nel tempo ricco di sorprese, approfondimenti e curiosità spesso inattese. Tre ore diverse dal solito in cui tornare ad apprezzare il fascino della storia e vivere in modo coinvolgente alcune delle infinite chiavi narrative offerte dagli spazi e dalle collezioni di Villa Giulia e Villa Poniatowski.

Saranno questi gli obiettivi della prossima sera d’estate al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, in programma sabato 2 settembre, con un’estensione straordinaria dell’orario fino alle 22.30.

Come è già avvenuto con sorprendente successo nelle prime tre serate, dalle 19.00 e fino alle 21.30 sarà possibile acquistare il biglietto al costo eccezionalmente scontato di 3 euro(ridotto a 1,50 per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni e gli altri aventi diritto).

I minorenni e gli altri aventi diritto oltre ai titolari dello speciale abbonamento annuale al Museo avranno come sempre accesso gratuito.

Nel biglietto sono comprese visite tematiche gratuite secondo il seguente programma:

ore 19.30-20.00: Introduzione a Villa Giulia: Il fascino della Storia

a cura di Valentino Nizzo

Storie, aneddoti, curiosità di Villa Giulia ma anche prospettive, obiettivi e scommesse per il suo prossimo futuro. Il neodirettore intratterrà per mezz’ora il pubblico nel cortile della Villa svelando alcuni retroscena della storia passata del Museo e fornendo alcune anticipazioni su ciò che lo aspetta nei prossimi mesi.

 

ore 20.00 (riservato agli abbonati): Il Museo in dieci capolavori

visita esclusiva riservata ai titolari dell’abbonamento

a cura di Valentino Nizzo*

Dopo i primi dieci capolavori protagonisti dello scorso luglio, il Direttore del Museo offrirà agli abbonati una nuova visita gratuita esclusiva. Al centro della narrazione saranno altri 10 capolavori degli oltre 6000 che riempiono le sale di Villa Giulia, selezionati in modo da privilegiare non soltanto quelli più famosi ma soprattutto quelli che, pur essendo – forse – meno “appariscenti”, sono invece più significativi sul piano storico e artistico per la comprensione del “fenomeno etrusco”.

 

*La visita è gratuita ed è riservata esclusivamente ai titolari dell’abbonamento del Museo fino a un massimo di 30 persone, in ordine di prenotazione. I titolari dell’abbonamento potranno portare con sé minorenni e/o soggetti che hanno diritto alla gratuità, dichiarandone il numero all’atto dell’adesione, entro un limite massimo di persone ammesse alla visita di 45/50 unità.

 

ore 20.00; 21.00: Il Teatro d’acque di Villa Giulia

a cura di Marcello Forgia

Il percorso guidato (Ninfeo e acquedotto Vergine) consentirà al visitatore di apprezzare la scenografica architettura del primo “teatro d’acque” di Roma, alimentato dall’acquedotto di età romana, inaugurato da Agrippa nel 19 a.C.

 

ore 20.30; 21.30: Il corpo ritrovato

a cura di Patrizia Petitti

La visita guidata ad alcuni corredi datati tra i secoli XI e VII sec. a.C. illustrerà un peculiare aspetto del rituale funerario che caratterizza sepolture di rango elevato in cui il cui corpo del defunto, distrutto nel corso dell’incinerazione, è suggerito o recuperato da particolari elementi del corredo funebre.

 

ore 20.45; 21.45: La collezione Castellani

a cura di Maria Paola Guidobaldi

Il racconto delle straordinarie creazioni di oreficeria della famiglia Castellani e della loro collezione di antichità, donata al Museo di Villa Giulia il 22 gennaio del 1919, con un approfondimento sulla vicenda del furto del 2013 e del suo insperato lieto fine grazie all’azione del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri. I gioielli di recente recuperati e restituiti al museo sono ora eccezionalmente esposti nella Sala di Venere.

 

ore 20.15; 21.15: Alla scoperta di Villa Poniatowski*

a cura di Luca Mazzocco

Il visitatore verrà guidato alla scoperta della splendida villa costruita nella seconda metà del XVI secolo e ristrutturata alla fine del Settecento da Giuseppe Valadier su commissione di Stanislao Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia. All’interno sono esposte le antichità provenienti dall’Umbria (Terni, Gualdo Tadino e Todi) e dal Lazio antico (in particolare da Satricum e da Palestrina con i sontuosi corredi delle tombe Barberini e Bernardini).

*Prenotazione obbligatoria per gruppi, max. 25 persone a turno:

mn-etru.comunicazione@beniculturali.it precisando orario prescelto e numero di persone.

 

Per non ricevere più i nostri messaggi, inviare una email con la parola “Unsubscribe” nell’oggetto

 

 

Arte, Fede, Luce

Padre Sandro Guarguaglini, le Suore Francescano Alcantarine del Monastero di Santa Rosa, Leonardo Michelini (Sindaco di Viterbo), Alfonsina Russo (Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale), invitano la S.V. all’inaugurazione della Mostra

Il Tesoro di Santa Rosa
Un monastero di Arte, Fede e Luce

L’evento si svolgerà Sabato 2 Settembre 2017, alle ore 11:00 presso il Monastero di S. Rosa, in Via di S. Rosa 33 – Viterbo.

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Un “Salotto Letterario” nel Principato di Seborga

La cultura è  “la scia” della ricerca spirituale

Fabrizio De André cantava, in “Via del Campo”, che è dalle cose umili che nascono i fiori, fiori che a Seborga, domenica 20 agosto di quest’anno, nell’occasione della Festa dedicata a San Bernardo di Clairvaux, ha visto raccolti in gioia i Cavalieri dai Bianchi Mantelli. ATENE ANTEA – un editore assolutamente ligure – ha voluto offrire per la festa diverse novità che rappresentano i temi e gli argomenti fulcro dell’attuale momento ed anche polizieschi, costruiti con una tessitura espressiva snella e diretta, spesso mediata dal tipo americano fra Van Dine e Rex Stout.

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Studi di Kantorowitz, De Gobineau… ed altri

 

Una collana di novità della Casa Editrice AR

 

Raccomandiamo vivamente la consultazione dei titoli inviatici in elenco dalla Editrice AR, per l’attualità e la bruciante centralità degli argomenti. I testi sono riservati a specialisti, ma la stesura ed il corredo di immagini e ricerca, eseguite chiaramente e con facilità di consultazione, si fanno leggere con estrema possibilità di comprensione.

E’ da notare anche l’egregia scelta degli autori, fra i più bei nomi del mondo degli studiosi, quali il De Gobineau, il Kantorowitz ed altri.

Un’ottima sorpresa per riprendere i lavori dopo le vacanze!

Per informazioni e ordini: info@libreriaar.com – 0825.32239  

 

Marilù Giannone 

Emozioni etrusche

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio

per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo

e l’Etruria meridionale

Performance guidata

VEIO, Estate, Etruschi, Emozioni

Domenica 20 e 27 agosto 2017, ore 17.00-19.00

Veio, località Isola Farnese. Santuario dell’Apollo a Portonaccio. Via Riserva di Campetti, 00123 Roma

Nell’area archeologica del santuario di Portonaccio a VEIO, in due pomeriggi d’ESTATE, tra i resti di uno dei templi più venerati dagli ETRUSCHI, i visitatori, partendo dalle proprie EMOZIONI, dal proprio sentire personale, saranno accompagnati e coinvolti ad incuriosirsi e a commuoversi, a spaventarsi e a divertirsi, a raccontare le proprie sensazioni di fronte alle opere e alla storia degli antichi veienti.

Sono consigliati abiti comodi e una leggera attrezzatura composta da stuoia, telo o tappetino per sedersi a terra.

Informazioni: Area archeologica di Portonaccio tel. 0630890116

 

Email:  laura.derme@beniculturali.it

 

 

www.sabap-rm-met.beniculturali.it

 SoprArcheologia  SoprArcheologia  soprarcheologia

#VEIO #ESTATE #ETRUSCHI #EMOZIONI

 

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Ufficio Promozione

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio

per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale

Palazzo Patrizi Clementi Via Cavalletti, 2 – 00186 Roma -Tel. 06.67233000
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La Danza di Fabrizio Favale

La Coreografia come arte classica e voce emozionante della bellezza del corpo umano .Fabrizio Favale adopera il corpo maschile nelle sue figurazioni,  quasi come un riscatto dal predominio di danzatrici negli spettacoli del genere e per parlare il linguaggio artistico anche in monocromia, escludendo le sfumature colorate e le pennellate cariche che la danza al femminile spesso rivela.

 

Marilù Giannone

 

 

Il 22 agosto, alle ore 21, nel giardino di Palazzo Venezia, per la rassegna “Il Giardino Ritrovato”, la compagnia Le Supplici di Fabrizio Favale porterà in scena Hekla, uno dei più recenti studi creati dal coreografo noto a livello internazionale, un lavoro al maschile, geometrico e ipnotico com’è nella sua cifra.

 

Enrico Toti… ad recordationem et memoriam

PER LA PROGENIE D’ITALIA

Brutto momento, questo, quando la scuola è un garage di passaggio dalle acquiescenze familiari al nulla assoluto di impiego e lavoro. La scuola che ripete solo la magica parola “struttura” e non struttura altro che poche nozioni di storia troppo recente per poter rendere la verità dei fatti; la scuola non è più tale, è un giardino d’infanzia, dal quale si spera che l’uscita non sia grave.

Nessuno parla più ai ragazzi degli eroi d’Italia, forse non è democratico farlo, meglio intitolare le strade ad Arafat, dire la litania giornaliera infiorata dalla parola fascisti, ed il lavoro d’insegnante è completato.

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Cerimonie alla “Piccola Caprera”

La Storia d’Italia “vista da vicino”

In contrasto alle amnesie democraticamente volute, un’Organizzazione lungimirante evidenzia con scadenza mensile le realtà storiche della Nazione che è bene tener presenti per lealtà conoscitiva e preparazione politica. Si tratta di “Piccola Caprera”, che, prendendo spunto dall’eroe Garibaldi rinnovella le eccellenze dei corpi militari italiani e delle loro imprese, spesso dolorose ma mai prive di una parola che sembra fastidiosa all’abulica società attuale, cioè dovere.

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Il dubbio può venire

E’ vero, il caldo di questa estate è veramente fuori da ogni regola e previsione. Non si ricorda un anno simile, e solo attraverso le cronache storiche si può individuare qualche periodo analogo quanto a temperatura.

Oltre il caldo vi è anche una siccità significativa, determinata da mesi di totale assenza di precipitazioni: insomma è un’estate infelice, da dimenticare.

Ma non si prenda la siccità e l’estrema temperatura come scusa per spiegarsi il numero elevatissimo di incendi che riducono i gioielli paesaggistici d’Italia a deserti nerastri, nessuno è ingenuo, non ci si può stare. Non è possibile che una devastante fiamma possa sorgere da cinque parti diverse, e non è possibile che il fuoco abbia la capacità di ritornare, a giorni di distanza, nei luoghi che già ha distrutto. No, e le indagini degli esperti danno ragione a questo pensiero, visto che è stato trovato che volontari pompieri, in vena di aumentare di una mollica il guadagno di una giornata, accendono volontariamente stoppie, e protettori in guerra fra loro per le postazioni delle loro impiegate si servono del fuoco: gli incendi, tutti, sono dolosi.

Ma non si spiega ancora la diffusione di questi incendi dolosi, che solo nei dintorni della Capitale sono a livello duecento in un paio di giorni, con bestie e persone decedute in modo terribile, con interi raccolti andati in fumo, e non se ne spiega l’ostinazione. Che sarà della frutta, dei cereali, delle coltivazioni, dei greggi, degli allevamenti, fiore all’occhiello di tutta Italia?

Il pensiero corre ai campi di accoglienza di fortuna, alle dimore improvvisate di senzatetto e sbandati sparpagliati qua e là per lo Stivale: non sarà incuria, o altro, di qualcuno di questi, risentiti o rattristati perchè questo Stato non è il bengodi di pastasciutta che è stato propagandato? Oppure è un’intenzione lesiva delle organizzazioni mafiose messa in atto per dimostrare quanto lo Stato “regolare” sia in ginocchio, alla mercè dei loro delinquenti. Più che sbadataggine, questo mare di incendi dolosi ha un preciso scopo ed una regia, forse anche straniera: essi servono a ridurre lo Stato all’estrema povertà, sono troppi, sono eccessivamente mirati. Ed è più che un atto malavitoso, questa è una sorta di guerra contro l’Italia, ed allora ci si augura che si trattino gli autori come nemici subdoli da eliminare, senza maligne misericordie che possano far pensare a debolezza o favoreggiamento. Uccidono l’Italia: la reazione è la difesa, armata, ad oltranza.

Marilù Giannone

Cultura

 “Il Giorno” di giovedì 29 giugno c.a. contiene un articolo breve di Alessandro Farruggia che espone come la cultura, attualmente, sia un tesoro che vale milioni. Si tratta di uno studio che distingue anche le percentuali di diffusione delle persone colte nello Stivale e indica soprattutto l’attuale necessità e il vantaggio anche economico di possedere una cultura.

Non si può non essere felici a leggere che il numero delle persone colte è in netta crescita, e che è “uno dei motori trainanti dell’economia italiana” . E’ un assunto che allarga il cuore e fa sperare, è una dichiarata verità che riconosce alla conoscenza il suo compito di mediatrice, ricercatrice, attuatrice di pace e di benessere. L’ISIS si vince con la cultura, preparando la gente a non farsi abbindolare dalle assurdità estremistiche. La cultura lega mille dialoghi fra mille genti, nessuno tira fuori più il coltello se c’è una discrepanza di opinioni. Finalmente un articolo di giornale che fa rinascere il sole, allontanando nubi da un cielo attualmente fosco.

Si vorrebbe che lo leggessero tanti, tanti di quelli che si incontrano nella vita e demonizzano chi è colto, come se fosse un marziano. Si vorrebbe anche chiedere scusa ai colti che sono stati un’infinità di volte umiliati, rovinati economicamente con mansioni qualunque e precarie, misconosciuti negli affetti e nell’amore.

Ma a questo si vuole aggiungere un suggerimento: il Fondo Europeo ha selezionato intermediari per selezionare, ai fini di investimento, gli individui scelti dagli imprenditori. Perchè questo, rischiando, al solito, di accettare raccomandati o persone trovate da imprenditori senza un buon livello? Perchè non osservare i risultati della cultura, scritta, dipinta, ricercata, produttrice di scienza? La verità di una cultura è nella evidenza di ciò che produce.

 Marilù Giannone

“Il Guerriero”, un libro di Mario Augusto Giordani

Nessuno meglio di un Principe, di chiara e lunga gloriosa discendenza, può creare una storia che ha per oggetto un giovane uomo all’apparenza scapestrato, ma nel vero determinato e coraggioso. Mario Augusto Giordani Petricca crea in questo libro un cadetto di una famiglia potente, Giulio, che, com’era costume ai tempi di Roberto il Guiscardo, viene educato alla corte di un gran signore, suo zio, e diviene eccellente guerriero. La conoscenza storica e particolare dell’ambiente sono naturalmente corrispondenti all’autore, un uomo colto e padrone di essi.

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La Guardia Corsa in Campidoglio

Venerdì 28 luglio il Campidoglio ha avuto ospiti illustri e non molto rilevati dalla stampa, che spesso preferisce dedicarsi a chi fa rumore ed attrae lettori. Ma lettori appassionati di storia hanno riempito la sala capitolina della Protomoteca, per ascoltare una voce geograficamente e fedelmente vicina: la Corsica, nella persona della Guardia Papale, fra tanti conterranei in festa.

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La “Difesa della Razza” ?

LA  VERITA’  NON  PUO’  STARE  SOTTO  IL  MOGGIO

Mercoledì 26 luglio vari quotidiani – tra cui Il CORRIERE della SERA, Il GIORNO, IL TEMPO – hanno fatto esplodere un casus belli, evidenziando una vulcanica esternazione dell’esponente pidiessina Patrizia Prestipino, con cui sono entrati in cortocircuito i fautori del “politicamente corretto”, sostenendo la necessità di aiutare le mamme e le famiglie italiane ”per continuare la nostra razza”. Hanno fatto seguito a questa frase una serie di accorati ululati, guaiti ed uggiolii da parte di molti “spiriti democratici” (cattocomunisti e non), più o meno scandalizzati o ironici …..  Siamo alle solite !

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