Gianni Berengo Gardin. Viaggio fotografico nell’Italia dal dopoguerra ad oggi
Quale modo migliore per celebrare i quasi settant’anni di carriera se non con una personale
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Il 9 maggio ricade l’anniversario della scomparsa di Peppino Impastato, giornalista siciliano che ha dedicato la vota alla lotta contro la Mafia
Al giorno d’oggi il registro comunicativo relazionale sembra essere basato su una maggiore aggressività, ed è dilagante un “saper vivere male”. In questo contesto c’è da chiedersi se il galateo abbia ancora un senso o se lo si considera ormai solo un inutile complesso di rigide regole estetiche. Le sue origini sono antichissime: intorno al 200 a.C. Clemente Alessandrino, teologo e filosofo, compose l’opera Il pedagogo nella quale indicava regole di comportamento dallo stare a tavola, al modo di vestirsi più opportuno, al mangiare, a come utilizzare i profumi…
Le origini della leggenda di Robin Hood sono particolarmente oscure. I più antichi riferimenti scritti sono solo brevi frammenti. Il primo si trova nel poema “Pietro l’aratore”, scritto nel 1377 dal chierico londinese William Langland, dove un personaggio dice solamente: “Non so bene il Paternoster così come lo canta il prete, ma i versi di Robyn Hood quelli sì, eccome, li conosco”. Davvero poco, ma almeno ci permette di sapere che nel XIV secolo la figura di Robin Hood era già argomento di ballate. In un manoscritto del 1410, conservato nella cattedrale di Lincoln, nell’Est dell’Inghilterra, compare la frase: “Robin Hood in Sherwood stood” (Robin Hood a Sherwood stava), un modo per dire qualcosa di ovvio. Ancora poco, ma anche questo piccolo dettaglio ci permette di sapere che le sue avventure erano ambientate nella foresta di Sherwood. Esistono poi altri riferimenti, sempre molto brevi, che danno l’idea di come, alla fine del Medioevo, la figura di Robin Hood fosse ormai riconosciuta ovunque come sinonimo di bandito gentiluomo. Si tratta in tutto di cinque poemi, o ballate, e del frammento di una commedia. Tuttavia, il primo racconto completo di cui si abbia oggi traccia fu stampato nel 1510 e intitolato “Le gesta di Robin Hood”.
L’espulsione di oltre 300 membri del personale delle ambasciate russe in Europa comincia ad avere conseguenze.
L’assemblea dei presidenti delle Camere di commercio presso la sede Unioncamere