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Autore: redazione di roma

Un “Eroe” a Horafelix: Guido Romanelli

Pariodando Brecht ….
“Miserabili quei Popoli che non hanno bisogno di eroi ! “

post una serata presso il Caffè Letterario Horafelix,  
una riflessione di MARILU’ GIANNONE  

La definizione di eroe spesso trova confusioni: l’eroe non è un calciatore, un personaggio manga o fumetto, qualche protervo cowboy che interrompe di accudire le vacche per vincere pericolosamente i “musi rossi”. Eroe è il figlio di Hera, un figlio della Dea delle possibilità o Grande Madre che a dir si voglia. L’eroe è un uomo che fa un’azione eccezionale, compromettendo talvolta la sua esistenza o la fede in sé.

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Il Mercato dell’Arte Contemporanea …… L’Accademia Costantiniana fa il punto della situazione

L’ ARTE TRA MERCATO,
COLLEZIONISMO e GALLERIE

Mercoledì 5 giugno al Macro di Roma è stata organizzata una Tavola Rotonda dall’ Accademia Angelico Costantiniana, presieduta dall’ Avv. Alessio Ferrari Angelo-Comneno di Tessaglia per focalizzare le condizioni del mercato d’arte e del collezionismo moderno. 

Dopo un breve volo sulla storia del Collezionismo e sulla tradizione dell’Accademia, nonché sulle connessioni tra Arte e Finanza, il Convegno si è aperto con la Dr.ssa Raffaella Salato, Delegata per le Arti dell’Accademia Angelico Costantiniana, che ha innanzitutto sottolineato l’urgenza di disporre una chiara lettura sull’arte attuale e la sua diffusione.
E’ intervenuto poi Guido Talarico – giornalista ed editore – per concordare sulla necessità di agevolare la ripresa del mercato d’arte, lamentandosi come lo stesso sia caduto in mano ad affaristi e a banche che, mirando solo al mercato, oscurano la figura del Mecenate, amante e fautore del bello e con scarso interesse per un personale arricchimento. Talarico fa presente di aver ideato il Premio Talent Prize per favorire i giovani artisti desiderosi di conquistarsi uno spazio, invitando a seguire sempre l’istinto per l’acquisto di un prodotto d’arte, senza privilegiare l’inclusione in un catalogo più o meno monetariamente consistente.

La stessa opinione viene espressa da Georgia Bava, resposabile Dipatimento Arte Moderna e Contemporanea di FINARTE che incita i giovani talenti a non considerarsi subito grandi maestri, sottolineando nel contempo come il lavoro del gallerista sia fondamentale, pur se la la realtà a volte possa risultare non premiante. Infatti la chiusura di molte gallerie, oltre ad evidenziare le difficoltà del settore, incide sulla irrimediabile perdita dello stesso messaggio inserito nei lavori d’arte, quasi un encomio degli stessi artisti al proprio sè… senza che nessuno vada loro incontro per trovare una risoluzione a tale problema. 
Inoltre le condizioni dell’accesso da parte degli espositori sono quasi sempre gravate da costi notevoli, ed ancor più notevole è l’esborso per l’acquisto dei materiali da lavoro, il che rende l’arte solo una professione “da ricchi”. Vale a dire che si considera elitario un lavoro che lo è solo spiritualmente e non da tutti, oppure si pubblicizza come grande maestro l’artista adeguandone costi e strumenti di lavoro, il che serve solo a conquistare un’ immagine sovente bassa e momentanea, tanto è vero che alcuni nomi promossi con reboante pubblicità finiscono nel nulla. Ma il commerciante di strumenti artistici – quali tele, colori, affitto locali per mostre – riesce a conseguire invece un notevole guadagno. 
La verità è che, soprattutto per l’arte moderna, bisogna comprare solo ciò che piace, senza farsi trascinare dall’acquisto fatto “per investimento”.

L’Avvocato Luciano Faraone – Studio Legale Bernardini-de Pace, specializzato nel Diritto d’Autore, espone il suo pensiero sul “diritto dell’artista” di partecipare allo sfruttamento di un’opera venduta mediante una quota riconosciutagli dal venditore e del valore minimo di €. 3.000, per una percentuale di 1/4, che va in parte alla SIAE. E’ il Diritto di Seguito, per le “rivendite”, cioè, successive alla prima di un prodotto: questo diritto è ancora poco diffuso e prevede una professionalità acquisita. Bell’impegno, ma si ritiene che un esordiente, pur se magnifico, ne è escluso per livello di valutazione economica. Inoltre l’arte è un dono umano quanto mai imprevedibile: ci sono momenti in cui un artista ha notorietà, altri nei quali viene dimenticato o registrare una diminuzione di lavoro. Tali variabili potrebbero indurlo a ricercare altri sistemi o fonti di guadagno ed anche all’abbandono dell’attività artistica. Forse era meglio l’idea di una cinquantina d’anni fa, che prevedeva la retribuzione all’artista come “artista di stato” o “di regime” lasciandogli però la totale libertà di espressione.

Si ritiene anche che un artista sia o debba essere sempre povero, status condiviso e sottolineato da Gabriele Simongini, Storico dell’ Arte, Docente d’ Arte Contemporanea ed Accademico Belle Arti a Roma, che rimprovera alla società attuale la totale indifferenza o scarsa partecipazione in merito di arte, bellezza e spiritualità, soprattutto se diretta alla propria Nazione. Forse per “povero” andrebbe meglio la parola sfruttato dagli operatori di arte che in realtà, a volte, si comportano come veri affaristi.

In altri punti di dibattito, Simongini e, in parte, anche Talarico, sono gli unici a sostenere che un professionista d’arte non dovrebbe mai sbandierare la propria professionalità, ma attendere che i suoi meriti siano riconosciuti da altri. Un poco come le Associazioni di Religioni Tradizionali sostengono, ed a buon diritto, in quanto un artista (pittore o scrittore od altro) nel proprio ambito dovrebbe farsi riconoscere per le sue attività nobilitate dallo spirito e non dalla ricerca di ricchezza. Pertanto è la partecipazione dei fruitori delle sue attività a ricercarlo, a suggerirgli, a parlargli e quindi a sostenerlo. Successivamente e a breve potrà seguire la convalida e l’interessamento anche economica da parte di Gallerie, Case d’Asta e Critici, che dovrebbero veramente essere preparati e non inventare qualità o difetti irreali rispetto al prodotto od opera d’arte. 
Fondamentalmente si deve tenere presente che lArte è comunicazione e, dunque, un’ opera dell’uomo tesa al miglioramento di tutti, come espressione di un pensiero, anche se di rottura o di rivoluzione…. fattispecie questa non affatto prevista dai mercati, che hanno obiettivi eminentemente economici e pertanto a rischio di delusione per i veri artisti. 

Le domande del pubblico coinvolgono soprattutto Faraone e Simongini, che concordano nell’evidenziare come spesso, in questo ambito, in Italia non esista la Formazione: le scuole sono abissi di ignoranza, la gente è solo bocca aperta davanti ai territori del Grande Fratello, dell’ Isola dei Famosi et similia, …. lo Stato non cura né ama se stesso, manca l’identità di Nazione.
Con Talarico si riconosce dolorosamente infine che il presentismo ha ucciso lo sviluppo dell’arte e la conoscenza, e che si dà spazio spesso senza motivo agli allestimenti e non alle opere in mostra: la Società dell’immagine è soltanto quella, come gli allestimenti cinematografici dei film sul Far West: le case sono facciate, e dietro nulla. 
La Bellezza, l’Arte, nata con l’uomo, può trovare il modo per rimettersi in marcia.

Marilù Giannone

Coraggio e Responsabilità …. un appello di F.d’I. al Premier Conte

Venerdì 31 maggio, fra consultazioni, accordi, discussioni post elettorali per stabilire una rinnovata partenza verso il bene e l’equilibrio sociale ed economico d’Italia, alcuni consiglieri del Comune di Roma, appartenenti a Fratelli d’Italia, Lavinia Mennuni , de Priamo e Figliomeni hanno gentilmente “accerchiato” e fermato il Premier Giuseppe Conte per sollecitare il decreto Salva-Roma, fermo da ormai lungo tempo.

Alla domanda del perché di questo atto fuori programma, che denota un notevole coraggio nel prendere di petto il Premier occupato ad altri impegni difficili, data la situazione, il Consigliere Lavinia Mennuni ha così risposto: ” Abbiamo approfittato della presenza del Premier Conte per rappresentargli l’esigenza urgente e stringente di approvare il Decreto “Salva Roma”. Non è battaglia di destra o sinistra, ma è superamento di ogni minuteria venuta fuori da vanto personale su chi vince e chi no, e volontà certa e determinata di una Nazione che sta oscurando la sua Capitale come se fosse un angiporto mediorientale invece di curarla come essa merita. La Giunta Veltroni ha lasciato un debito di 9 miliardi, ribattuti sul sindaco che seguì, inseriti nella gestione poi commissariale. Se la massa debitoria ricadesse sulle spalle dei cittadini sarebbe un disastro. Ricordo che ogni capitale europea gode di uno status e di poteri speciali: Roma non ottiene quanto le spetta per i servizi che eroga come Capitale di tutti gli Italiani. Fratelli d’Italia si è assunto l’onere di rappresentare tale esigenza, sollecitando faccia a faccia il Premier e cancellare così il silenzio vergognoso del Sindaco Raggi e di altri colori politici. Premier Conte, vi invitiamo a varare al più presto questo Decreto: ci mostri, oltre alle sue molte abilità, il suo amore per Roma” .

Non rimane altro che aggiungere che il Consigliere interpreta il desiderio nazionale, e oltre a notare il coraggio di questo gesto,  si vuole qui sottolineare la sentita responsabilità del Consigliere Mennuni nel farsi portavoce di una città, e quella del Premier insieme al suo coraggio nel sapere gestire personalità di governo così diverse. Queste due qualità, in lui unite, dovrebbero concedere a Roma ciò che è doveroso ed ormai urgentemente irrinunciabile.

Marilù Giannone

Il Crocifisso ligneo della Basilica Vaticana

Un restauro eccezionale

Mercoledì 29 maggio nella Sala Conferenze dei Musei Vaticani è stato presentato il volume che ha raccontato un restauro d’eccezione passo dopo passo: il Crocifisso ligneo di un ignoto scultore, ma gran maestro nell’evidenza della scultura prodotta, che, per vicissitudini varie, molte delle quali dovute ad indifferenza, era in condizioni pietose. Dipinto di color bronzo per farlo passare per tale, seminascosto sotto un finestrone che gli escludeva la luce per una tenda, ed altro ancora, sembrava dovesse perdersi.

Il restauro, voluto dalla Fabbrica di S. Pietro e dall’ Ordine dei Cavalieri di Colombo, è stato eseguito per il Giubileo della Misericordia ed ha richiesto 15 mesi di lavoro continuo, con squadre di specialisti che hanno rimosso strati e strati di ridipinture, fino a 15, fatte nei secoli dalla sua nascita, vale a dire dal XIV°. La Casa Editrice Aracne ha diretto e curato la ripresa dell’ evento.

Purtroppo l’artista non ha nome, ma l’opera, che ha visto in questa occasione la sua seconda luce, porta all’evidenza una figura la cui espressione, umana e classica, attrae ogni appassionato d’arte e visitatore. Il capo reclinato, l’abbandono alla morte e la forza che emana, dovute all’esecuzione curata ma non parossistica ( sebbene la schiena, a differenza di molti simili soggetti, riporti muscoli e struttura) così come molti altri particolari anatomici, fanno considerare il Crocefisso un capolavoro accostabile alla Pietà di Michelangelo e ad altre meraviglie, che non richiesero ricerche di “bello” più o meno filosofico e non seguirono l’aderenza massima ad un “vero” improbabile da riprodurre , tipiche del periodo 1700/800 . Di classico c’è il panneggio del perizoma, bordato d’oro, e di vero l’intreccio della corona di spine. La statua di 2 metri circa d’altezza è in legno di noce, senza aggiunte, ripresa da un albero annoso di due metri circa di diametro. Dimostra l’anima della vera arte: quello spirito che dal profondo di una personalità di artista trasmuta un elemento naturale in un’ essenza che comunica ad ogni osservatore i passi della sua umana ricerca, diversa ma ancorata a lui.

Dopo l’introduzione riferita al volume che narra il recupero del Crocifisso, fatta da Barbara Jatta, si sono avvicendati il Card. Angelo Comastri, il Card. James Francis Stafford,  per gli interventi, poi Giorgio Capriotti, Lorenza d’Alessandro, Pietro Zander , maestri e restauratori e ricercatori ai quali il Vaticano ha affidato la difficile impresa. L’incanto è stata la conclusione della presentazione: una rapida visita, dal vivo e senza elementi di filtro, della statua lignea che resta nel luogo che l’ha accolta per primo, l’Altare della Crocifissione. Si è presa da vicino la certezza di una mano da Gran Maestro e del messaggio che il Soggetto diffonde.

Marilù Giannone

Tavola Rotonda sull’Inno di Mameli
nella Basilica di S.Maria degli Angeli

Venerdì 24 maggio, per gli Incontri in Basilica, organizzati dall’Ing. Cinzia Longo e l’Avv. Gianni Borrelli per il Parroco, Don Franco Cutrone, nell’apposita sala affrescata riservata agli eventi si è ascoltata la relazione di un noto Storico, l’Ing. Roberto Piazzini, avente il titolo di “Suggestioni dell’Inno di Mameli”.

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Georgia, la “Nazione della Vita” un evento di alto livello alla Sapienza di Roma

Mercoledì 22 maggio, nella Sala del Rettorato presso l’Università la Sapienza di Roma è stata offerta una manifestazione culturale organizzata dalla Fondazione “Roma Sapienza”, che ha attratto vari settori di studiosi e di visitatori: una lunga presentazione di una Nazione fra le più particolari del mondo, la Georgia, con la visibilità a tutto campo di arte ed artigianato e con l’esposizione della storia e della cultura che caratterizza questo grande lembo di terra che racchiude il Caucaso e si affaccia in buona parte sul Mar Nero.

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