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Autore: redazione di roma

Al Tennis Club Parioli la Riabilitazione dal Coma di A.R.C.O. Onlus

Al TennisClub Parioli sabato 9 febbraio si è avuto un evento per sensibilizzare i convenuti e stimolare ad un sostegno economico a favore di una Associazione Onlus per la riabilitazione psicologica e motoria dei risvegliati dal coma per svariati motivi, dall’incidente al coma patologico.

Il Grande Coro di Roma l’ha fatta da padrone , invitato e atteso con gioia da numerosissime persone: per chi è stato presente alle prove l’esperienza della preparazione alla parte esecutiva ha reso conto di quanto sia complesso e preciso coordinare e collegare musicisti di varia provenienza, dalla RAI alla FAO, dall’INAIL per i Cori, alle Polifonie dei dipendenti INPS e Tim. Fabrizio Adriano Neri, il Direttore, ha avuto come collaboratori Andrea Calvani al piano e Georgia Tessarolo alla conduzione .

Le musiche scelte spaziavano da brani classici alla musica da film e teatro: non poteva mancare “Roma nun fà la stupida stasera” e la novità, invece, è consistita nella “Marcia di Radewsky” di Strauss. A coronare il meeting la cantante statunitense Amalia Dustin, con una voce elastica dalla morbidezza senza scalfitture per il canto romantico al ritmo variato e chiaroscurale della scrittura di “America, America”,veramente splendida.

Da tenere presente l’importanza di questo evento che esplica l’attività del ritorno alla vita per quegli infelici che hanno subito un trauma, che illusoriamente gli sceneggiati televisivi dipingono facile, mentre si tratta di veri e propri duri ostacoli da superare per il recupero che spesso non può essere totale. Il cervello di questi esseri colpiti recede, durante il coma, in zone differenti, ed è un miracolo di amore se si frena loro l’aggressività improvvisa che li affligge al ritorno, o la perdita di ogni freno psicologico, o si attenua la disabilità che può averli offesi, o la mancanza di coordinamento con la vita presente.

L’Associazione ARCO si sostiene da sola, ed è la migliore organizzazione per questa delicatissima opera, spesso sostenuta dalla volontà degli stessi operatori.

Se può esservi una Onlus, veramente, da aiutare, invece di lacrimare per i commercianti di uomini, ebbene, è questa. E, per estensione del terribile colpo subito che ha annientato momentaneamente un essere umano, considerare che un trauma psicologico come un lutto, o anche come una o più ferite inferte dalla cattiveria di alcuni guarisce solo, pur lasciando tracce, sempre e proprio dall’amore che è segno dell’Inconoscibile Uno, il Creatore. 

Marilù Giannone

Giornata Mondiale della Lingua e Cultura Ellenica

Alla Sapienza di Roma, venerdì 8 , nella Facoltà di Economia e Commercio una grande festa per la Cultura Ellenica Italiana ha entusiasmato un numero così grande di persone da stupire veramente chi vi ha preso parte per mero interesse culturale: bambini delle scuole elementari, medie, ma soprattutto ragazzi dei migliori Licei di Roma e Lazio (ahimè il Giulio Cesare, decaduto a radical-chick con progetti di dubbia riuscita) hanno fatto rinascere quella base di pensiero e d’arte che tanto caratterizza lo Stato.

Guardandosi in viso si è trovato che l’anima italica è costituita da millenni di bellezza, scienza, poesia, teatro, ed i cellulari, vivaddio, sono serviti solo a fare la ola luminosa ai compagni seduti sotto la cattedra con chitarre, flauti, tamburi in mano, per accompagnare la recitazione di un incantevole Creonte (Flavio Tempesta) e, nella lingua grecoantica, di Antigone (Aurora Transelica) non meno coinvolgente.

L’Ambasciatore di Grecia, Thasia Afanasiou, che aveva aperto la manifestazione, era estasiata come tutti coloro che apprezzano altro che le disquisizioni politico-sociali in TV o le massaie recitanti una quotidianità non vera. L’apertura dell’evento era stato uno studio approfondito sulla lingua Neogreca, sviluppata dal greco antico in terra di Calabria, Puglia, Basilicata soprattutto ed ancora vivente ed attuale, nonostante le curiose limitazioni date da un’interpretazione malintesa del Nazionalismo fascista (Prof.Maria Olimpia Squillaci, autrice e relatrice della ricerca) per le quali si era giunto a vere e proprie repressioni anche violente a chi lo parlava. Luci ed ombre di un secolo, ancora da purgare e riscoprire, e per questo intelligenti discenti si sono impegnati l’anima per fare amare ed imparare la Cultura Greca, e dove questa eccellesse si è messa in luce senza risparmio. Magnifica, meravigliosa giornata, da far proseguire anche per la valutazione delle ombre della Cultura detta: maschilismo esasperato, che ancora fa brace nelle menti degli uomini, corroborato da religione; considerazione della poesia, che è la più libera e profonda espressione umana come il canto, come semplice teknè, cioè arte sottoposta a canoni o decadente perchè imitazione del vero (Erwin Panofsky): Due caratteristiche fra tante, ma importanti se si nota che ciò rivela una dicotomia sociale fra assolutismo e democrazia, quella vera, ben lontana dalla presente, cariata da un sinistrismo di tipo kennediano. Nessun filosofo greco “posava” come i politici dei tempi attuali, simulacri perfetti di un terribile vuoto di umanità. 

Ma i ragazzi hanno spazzato tutto. Citazioni e riprove delle maggiori correnti di pensiero greche e delle migliori loro applicazioni sono state la bandiera di un movimento sorto quasi in sordina, e recentissimo, che fa pensare con gioia che un’era trista è in agonia, e che si ricomincerà ad amare il vero uomo, quello che non l’erudizione o la preparazione finta, ma la conoscenza caratterizza e fa bello, quello che per economia sa che è la “scienza della casa”, la cura per la propria Nazione.

Marilù Giannone

La Prevenzione per una “Sana Longevità”: la situazione in un convegno al Parco dei Principi

UN DIBATTITO COGNITIVO su DEMENZE e ALZHEIMER

Una conferenza, con Piero Angela e Lamberto Maffei, si è tenuta all’Hotel Parco dei Principi il 6 febbraio alle ore 18,30, con amplissima partecipazione di pubblico attento ed interessato. Si è trattato degli itera compiuti e da compiersi per prevenire la subdola demenza, non solo senile, visto che l’età si è abbassata a 35 nei casi di concorrenza di altre patologie o di uso di droghe (tutte, leggere e no).

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Andreotti e l’Europa

Il 5 febbraio è stato presentato al Circolo dell’Acqua Acetosa del Dopolavoro del Ministero per gli Affari Esteri il libro di Francesco Lefebvre d’Ovidio “Andreotti e l’Europa” , una rilettura dei rapporti delicati ed intricati insieme avuti fra il compianto Statista Giulio Andreotti ed i Paesi d’Europa, nel loro equilibrio spesso instabile e faticoso.

L’arguzia e la finezza politica di Andreotti sono state illustrate da tre eminenze dell’esperienza governativa attuale: il Ministro dello Sviluppo Economico Giovanni Tria, il Neopresidente della Consob Paolo Savona, già Ministro per gli Affari Europei, ed il Diplomatico ed esperto di Economia Umberto Vattani, con ampio successo ed interesse dell’uditorio che ha letteralmente colmato ogni centimetro disponibile.

Chiarissimi i riferimenti alle presenti scelte economiche ed ai loro rischi: recessione, non applicabilità di taluni scopi del programma, perdita di lavoro, angustianti orizzonti, dissestato futuro nazionale. Il Ministro Tria ha evidenziato, pur nella difficoltà presente, il cammino iniziato per risalire la china causata da governi precedenti miranti solo all’egoismo del proprio orticello. Savona è stato più circostanziato illustrando, invece, diversi passaggi economici che Andreotti aveva supposto e l’esito da funambolo che lo Statista democristiano aveva raggiunto più volte, sempre con il sorriso e la facezia. Più cauto ma profondamente padrone dei suoi assunti nel merito di visioni economiche dello Statista Umberto Vattani. Luigi Maria Vignali ha condotto l’evento intervenendo più volte con domande opportune sulla carriera politica ed il pensiero del soggetto descritto. Ottimo lo stile e la scorrevolezza della prosa usata da d’Ovidio, che rende accettabile anche a chi non è dell’arte la narrazione e le osservazioni sul momento storico passato. Andreotti si svela in ogni lato, ivi compreso quello delle sue oscurità, ma si cancella tutto quell’accumulo di falsità spesso fatte malamente aderire da calunniatori mirati a creare destabilizzazioni: viene ad evidenziarsi, così, per mano dell’Autore, un personaggio che vanta una genialità garbata, fissata su un notevole carattere così stabile da risultare talvolta odioso.

Ancora una serata al vertice dell’interesse e dell’attualità offerta in un luogo che non manca mai d’essere all’altezza ottimale per offrire conoscenza a chi lo frequenta.

Marilù Giannone

Capodanno cinese a Roma

Lunedì 4 febbraio, all’Hotel Plaza, ha avuto luogo il primo dei meeting aventi come scopo i festeggiamenti per il Capodanno cinese, ricorrenza che è ben poco paragonabile, quanto ad importanza e partecipazione, alle festività maggiori d’Europa. Con il favore totale del Campidoglio ed altre istituzioni italiane, che hanno pavesato di rosso via Condotti e tracciato in più luoghi notevoli richiami ed abbellimenti secondo l’abile stile e la raffinata arte d’Estremo Oriente, si è dato accesso ad una serie di iniziative che omaggeranno e faciliteranno agli ospiti e turisti del Sol Levante la conoscenza dei  fiori all’occhiello nazionali.

Si tratta, come è facile intuire, di programmi volti a far conoscere meglio i brand italiani, organizzando percorsi ad hoc, illustrando loro i migliori prodotti commerciali della moda, dell’alimentazione, e così via, in modo tale da renderli fruibili e facili nell’acquisto: uno di questi sistemi è la cura ed il perfezionamento dei pagamenti tramite POS, o quel bel numero di sistemi concordati con le banche nazionali, e sconti, ed uso del digitale, che eviteranno difficoltà o malcomprensione ai turisti, si può dire, d’elite, quali i cinesi sono. Si parla infatti, quanto a statistiche, di un incremento delle presenze calcolato in previsione del 200.000 più dell’anno in corso, e dell’aumento del turismo autonomo, vale a dire quello non legato a consistenti gruppi di soggetti condotti da una guida, pari al 50 % in più .

Una rapida indagine sul tipo di consumi e consumatori ha fatto sì che la moda nazionale si aprisse a fogge ed a stampe di tipo cinese, pur lasciando fattura, tessuti, alta sartorialità completamente nazionali: un bell’incontro di talenti che darà un’ ottima intesa ed una reciproca stima . I prossimi eventi saranno, ancora, ad alto livello: dal 7 febbraio alla Galleria Borghese si conosceranno dal vivo le opere d’arte di LiuBolin, artista cinese contemporaneo giunto ai vertici dell’apprezzamento, e degli altri eventi si darà opportuno annuncio a breve.

Il mondo, anche quello che sembra tanto lontano, come quello orientale, ha bisogno della ridente Nazione Italia.

Marilù Giannone