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Autore: Redazione

SMART CITY, la “Città del Futuro”, tramite Acea

SMART CITY, VERSO LA CITTA’ DEL FUTURO 
con lo “Sviluppo Sostenibile”, in base ad uno studio di Acea 

 a cura di FRANCESCO VALENTE  

Entro il 2050, il 70% della popolazione globale vivrà in città e il 95% dell’espansione urbana avverrà nei Paesi in via di sviluppo: i numeri parlano chiaro, non c’è più tempo. Ma come saranno le città del futuro? E come trasformarle e innovarle? 
Come ricorda Acea nell’infografica “Smart cities, verso la città del futuro…”, la situazione attuale è tutt’altro che ideale: nonostante le città occupino solamente il 3% della superficie terrestre, ospitano il 50% della popolazione mondiale e sono responsabili del 75% delle emissioni di carbonio e del 60-80% del consumo energetico mondiale.

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Franco Bartoli, un Nostro Amico che è andato “Oltre”

IN  RICORDO DI FRANCO BARTOLI  

In determinate “Comunità Identitarie” ove si è idealmente legati da affinità elettive, quando qualcuno dei suoi componenti ritorna alla Casa del Signore o – secondo la propria Fede – nell’Olimpo degli Dei, si usa dire che Costui ” E’ andato Oltre ! ”
Il XXI Marzo, Franco è andato Oltre.
Qui seguono i pensieri, le riflessioni, le sensazioni di alcuni di noi. Altri, se leggeranno queste brevi note e se vorranno, potranno aggiungere un loro ricordo. Questa pagina diverrà così un “Libro Aperto” dedicato a Franco Bartoli.

In apertura una foto di Franco Bartoli con Egidio Eleuteri, in un convegno di antiquari presso l’Hotel Ambasciatori a Roma, nella 2^ metà degli anni ’90.

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O.N.U. – Organizzazione Nazioni Unite
governato da una “Banda di Cinque Bulli”

CINQUE  “STATI BULLI DOMINANO L’ONU,   SIN DAL MCMXLV 

una analisi  a cura di Guglielmo di Burra

Nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale, quando i vincitori del conflitto fondarono le Nazioni Unite, a cui aderirono 51 Stati, decisero che solo cinque tra loro avrebbero potuto mettere un veto alle risoluzioni dell’ONU. Agli altri 46 sembrò assurdo, antidemocratico, e indubbiamente tale era, ma così fu e lo è tuttora.
Solo 5 Stati su 51, che in seguito sarebbero diventati addirittura 5 su 193.
Ma il motivo pratico che stava dietro questa scelta di realpolitik presto fu ben chiaro per quello che si apprestava ad essere il maggior Organismo internazionale, una strutturazione oligarchica che allora poteva apparire “temporanea”. Quei cinque Stati in poco tempo, infatti, avrebbero avuto tutti la disponibilità dell’arma atomica ed erano rispettivamente: Stati Uniti (1945), URSS (1949), Regno Unito (1952), Francia (1960), Cina (1964), tutti aderenti al Trattato di non proliferazione nucleare (TNP*1)

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La  “Russofobia” … A.D. 2022

NON PIU’ Dalla RUSSIA con AMORE, dai tempi di James Bond
….. MA OGGI SOLO “RUSSOFOBIA con FURORE
(una coproduzione NATO-USA) 

un’analisi di  GUGLIELMO di BURRA

Putin, quale nuovo Zar della Russia, che gli occidentali hanno ribattezzato “Stato canaglia”, è il nuovo nemico assoluto!
Il leader russo è l’ultimo di una lunga serie che, secondo una tattica oratoria americana mirante a screditare gli avversari politici,  viene comparato a Hitler. Inoltre, per l’Occidente, Putin è anche pazzo, alla pari di tutti i capi di Stato che si sono contrapposti agli USA, non accettando il ruolo di suddito nel “nuovo ordine mondiale”. La condanna biblica e la demonizzazione del nemico, vanno di pari passo con la pazzia del criminale di turno, sempre riscontrata, peraltro, da studi privi di ogni valore scientifico, ma che producono nell’opinione generale, comunque,  gli effetti mediatici desiderati dagli americani e supportati dalle lobby europee.

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ROMA: un ponte tra Mosca e Kiev
per un dialogo tra Russia ed Ucraina

UN APPELLO DEL PONTEFICE CATTOLICO ANCHE AL PATRIARCA ORTODOSSO
PER UN INCONTRO TRA LO ZAR DI MOSCA ED IL  PRESIDENTE DI KIEV   

Tra le voci che gridano allo scandalo di una guerra nel cuore del vecchio continente si leva, alta su tutte le altre, quella di Papa Francesco.
Non passa giorno che, da Roma, il Pontefice non invochi la pace su quelle terre martoriate, pronunciando parole pesanti come macigni: “la guerra è disumana, è sacrilega perché è contro la sacralità della vita umana che va sempre rispettata”.
E numerose si susseguono le sue suppliche a tutti gli Uomini di Governo ed ai Responsabili della comunità internazionale affinché facciano cessare questa guerra assurda e ripugnante.

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“Il Debito della Prostituta e gli effetti collaterali”
…..ipotesi per un Master alla Bocconi o alla Luiss

QUANDO I REDDITI DERIVANTI DALLA PROSTITUZIONE
POSSONO RISANARE UN’ ECONOMIA TERRITORIALE 
______________________________THE BEST  CASE HISTORY 
un intervento di Marco Cristoforo rilanciato su FB da Anna Maria Grillone 
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Fantastico !!!
Non so chi sia il genio che l’ha scritto ma leggilo, è eccellente…
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Ad agosto, in una piccola città, cade una pioggia torrenziale e per diversi giorni la città sembra deserta. La crisi affligge questo posto da molto tempo; tutti hanno debiti e vivono a credito.
Fortunatamente, un milionario con tanti soldi arriva ed entra nell’unico piccolo hotel sul posto, chiede una stanza, mette una banconota di 100 euro sul tavolo della reception e va a vedere le stanze.
Si innesta così un circuito virtuoso:
A)  Il gestore dell’hotel prende la banconota e scappa per pagare i suoi debiti con il macellaio;
B) Questo prende i 100 euro e scappa per pagare il suo debito con l’allevamento di maiali;
C) Quest’ultimo prende la banconota e corre a pagare ciò che deve con li mulino, fornitore di mangimi per maiali;
D) Il proprietario del mulino prende 100 euro al volo e corre a saldare il suo debito con Maria, la prostituta che non paga da molto tempo e che, in tempi di crisi, offre persino servizi a credito …
E) La prostituta con la banconota in mano raggiunge il piccolo hotel, dove aveva portato i suoi clienti le ultime volte senza aver ancora pagato e consegna 100 euro al proprietario dell’hotel.
In quel momento il milionario, avendo appena terminato di dare un’occhiata alle stanze, scende, dice di non essere convinto delle camere visitate, riprende i suoi 100 euro e va via.
“Nessuno ha guadagnato un euro, ma ora l’intera città vive senza debiti e guarda al futuro con fiducia” !!!
MORALE: SE I SOLDI CIRCOLANO, NELL’ECONOMIA LOCALE, LA CRISI È FINITA.
# Consumiamo di più nei piccoli negozi e mercati; # Stop alle banalità! # # Ognuno di noi inizi  a consumare ciò che producono i suoi Amici e il proprio Paese!!!
# Se il tuo amico ha una microimpresa, compra i suoi prodotti! # – Se il tuo amico vende vestiti, comprali! # – Se il tuo amico vende scarpe, comprale!
# Se la tua amica vende dolciumi, compra! #  Se il tuo amico è un contabile, vai a chiedere consiglio! #  Se il mio amico possedesse un ristorante … Cosa ne pensi? Vorrei mangiare lì!
# Se un mio amico avesse un negozio, in quello comprerei!
Alla fine della giornata, la maggior parte dei soldi viene raccolta da grandi società e cosa credi? Vanno via dal paese! Ma quando acquisti da un imprenditore, una piccola impresa di medie dimensioni o dai tuoi amici, li aiuti, tutti noi vinciamo e contribuiamo a rafforzare la nostra economia.
# Sosteniamo l’imprenditorialità … # Supportiamo il consumo locale …. # Sosteniamo la produzione nazionale …

 

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NOTE A MARGINE 
Questa “Lettura” dovrebbe servire a tutti come un flebo di positività e di saggezza !
Al riguardo vorrei invitare tutti coloro a cui piace leggere un Libro di non acquistarlo on-line tramite Amazon & Soci, ma di acquistarlo direttamente recandosi nella “Libreria” del proprio quartiere !
Per lo stesso motivo i quotidiani non debbono essere letti sul tablet, ma acquistati in Edicola ! E’ una questione di stile, è un modo per interagire con altre persone, è un sistema di vivere nel proprio territorio, per mantenere e rinsaldare i nostri rapporti umani, partecipare maggiormente alla vita della Comunità a cui apparteniamo.
I locali e gli spazi di una Libreria debbono e possono essere utilizzati anche come luogo di aggregazione culturale e sociale, per scambiare qualche opinione sia con il Libraio, sia con altri visitatori abituali o saltuari che, insieme al Libraio, possono divenire anche nostri Amici; nella Libreria si possono anche incontrare gli Autori nel corso di presentazioni o tavole rotonde… e, perché no ? …fare anche salotto.
E lo stesso si potrebbe fare anche nei pressi dell’Edicola con l’Amico Giornalaio.  Riappropriamoci del gusto di fare una chiacchierata, abbandonando ogni tanto il p.c. e riducendo sempre più spesso il tempo dedicato allo smartphone.
Questa è una micro battaglia da affrontare tutti i giorni e che, come tale, viene sempre portata avanti sulla “Consul-Press” !
_____________Giuliano Marchetti
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Il “Made in Italy” ed il “Sistema Italia”
in una visione identitaria della Consul-Press

IPOTESI & PROPOSTE
per la Redazione di specifici Servizi Giornalistici 

L’Agenzia Giornalistica Consul-Press è da tempo impegnata in ambito economico, professionale e culturale, dedicando una specifica attenzione al “MADE IN ITALY” e, di conseguenza, alle molteplici eccellenze del nostro “Bel Paese” in tutti i settori riguardanti l’imprenditoria, la creatività ….e non solo. 
La nostra Agenzia, infatti, si ispira anche ad una visione identitaria collegata a determinati ideali, a valori e a punti di riferimento enunciati nella propria “Linea Editoriale”, come correttamente e doverosamente indicata in home-page.   

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Sulla Guerra tra Russia e Ucraina …..
Note “Fuori dal Coro” e in “Contro-corrente”

Sulla CONSUL PRESS viene riportata a mia cura – come altre volte già effettuata su diverse tematiche – una breve rassegna stampa riguardante, oggi e nei prossimi giorni, la guerra in corso tra Russia ed Ucraina, da una posizione non allineata, sia con la maggior parte dei Media, sia con gli interventi di altri redattori di questa stessa Testata.
Infatti – pur precisando come la Consul Press abbia una propria Linea Editoriale ben definita (tra l’altro coerentemente e doverosamente illustrata in homepage) – vanta nella propria Redazione anche “egregi collaboratori” liberi di esprimere le loro diversificate posizioni.   (G.M.)  
 
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I BOMBARDAMENTI SULL’UCRAINA
 
Certo che sono orribili le scene dei bombardamenti sull’Ucraina. Certo che il nostro dolore è grande nel pensare alle popolazioni civili, alle loro vite, alle loro case. Per un attimo siamo disposti ad accantonare anche le motivazioni che hanno indotto la Federazione Russa ad attaccare, quelle motivazioni che i canali d’informazione americani e dei loro collaborazionisti europei cercano di nascondere con i loro piagnistei retorici.
Ma questa rabbia e questo dolore sincero lo possiamo esprimere noi. Noi che lo scriviamo e lo gridiamo da decenni questo orrore; da quando l’Europa continentale fu colpita dai bombardamenti terroristici; quando due bombe atomiche annientarono la vita di due città giapponesi.
Lo gridavamo nelle manifestazioni contro gli USA che bombardavano il Vietnam. Una interminabile scia di sangue e di rovine dei bombardamenti dalla Corea alla Cambogia, al Libano, all’Iran, dall’Afghanistan alla Libia, dalla Somalia alla Siria.
Dov’erano quelli che si commuovono adesso e gridano al “genocidio” quando noi firmavamo, in quattro gatti, l’appello di Aleksandr Solgenicyn, Alain de Benoist, Mikis Teodorakis e Franco Cardini contro i bombardamenti della NATO sulla Jugoslavia, terra d’Europa (era il 1999 e per l’Italia i bombardieri li mandò il Governo D’Alema)? Dove erano i moralisti di oggi, i “giusti” a senso unico?
 
AMERINO GRIFFINI – 4 Marzo su fb
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UN INTERVENTO DI ALEXANDER DUGIN,
INOLTRATO ALLA CONSUL PRESS  DA ALESSANDRO MELUZZI  – 3 Marzo 
 
“…Questa non è una guerra con l’Ucraina. È un confronto con il globalismo come fenomeno planetario integrale. È un confronto a tutti i livelli – geopolitico e ideologico. La Russia rifiuta tutto nel globalismo – unipolarismo, atlantismo, da un lato, e liberalismo, anti-tradizione, tecnocrazia, Grande Reset in una parola, dall’altro.
È chiaro che tutti i leader europei fanno parte dell’élite liberale atlantista. E noi siamo in guerra esattamente con questo.
Da qui la loro legittima reazione. La Russia viene ormai esclusa dalle reti globaliste. Non ha più una scelta: o costruire il suo mondo o scomparire.
La Russia ha stabilito un percorso per costruire il suo mondo, la sua civiltà. E ora il primo passo è stato fatto. Ma sovrano di fronte al globalismo può essere solo un grande spazio, un continente-stato, una civiltà-stato. Nessun paese può resistere a lungo a una completa disconnessione.
La Russia sta creando un campo di resistenza globale. La sua vittoria sarebbe una vittoria per tutte le forze alternative, sia di destra che di sinistra, e per tutti i popoli. Stiamo, come sempre, iniziando i processi più difficili e pericolosi. Ma quando vinciamo, tutti ne approfittano.
È così che deve essere. Stiamo creando i presupposti per una vera multipolarità. E quelli che sono pronti ad ucciderci ora saranno i primi ad approfittare della nostra impresa domani. Scrivo quasi sempre cose che poi si avverano. Anche questo si avvererà”
…………. E ancora: “ Cosa significa per la Russia rompere con l’Occidente? È la salvezza.
L’Occidente moderno, dove trionfano i Rothschild, Soros, Schwab, Bill Gates e Zuckerberg, è la cosa più disgustosa della storia del mondo.
Non è più l’Occidente della cultura mediterranea greco-romana, né il Medioevo cristiano, e nemmeno il ventesimo secolo violento e contraddittorio. È un cimitero di rifiuti tossici della civiltà, è anti-civilizzazione. E quanto prima e più completamente la Russia se ne stacca, tanto prima ritorna alle sue radici. A cosa? Cristiano, greco-romano, mediterraneo… – Europeo… Cioè, alle radici comuni al vero Occidente. Queste radici – le loro! – l’Occidente moderno le ha tagliati fuori. E sono rimaste in Russia.
Solo ora l’Eurasia sta alzando la testa. Solo ora il liberalismo in Russia sta perdendo il terreno sotto i piedi. La Russia non è l’Europa occidentale. La Russia ha seguito i greci, Bisanzio e il cristianesimo orientale. E sta ancora seguendo questa strada. Sì, con zigzag e deviazioni. A volte in vicoli ciechi. Ma si sta muovendo. La Russia è sorta per difendere i valori della Tradizione contro il mondo moderno. È proprio quella “rivolta contro il mondo moderno”. (*1)
Non hai imparato? E l’Europa deve rompere con l’Occidente, e anche gli Stati Uniti devono seguire coloro che rifiutano il globalismo.
E allora tutti capiranno il significato della moderna guerra in Ucraina. Molte persone in Ucraina lo capivano. Ma la terribile propaganda rabbiosa liberal-nazista non ha lasciato nulla di intentato nella mente degli ucraini. Torneranno in sé e combatteranno insieme a noi per il regno della luce, per la tradizione e una vera identità cristiana europea. Gli ucraini sono nostri fratelli. Lo erano, lo sono e lo saranno.
La rottura con l’Occidente non è una rottura con l’Europa. È una rottura con la morte, la degenerazione e il suicidio. È la chiave del recupero. E l’Europa stessa – i popoli europei – dovrebbero seguire il nostro esempio: rovesciare la giunta globalista antinazionale.
E costruire una vera casa europea, un palazzo europeo, una cattedrale europea”. (*2)
____________________________ 
*1 / *2  –  (ndr) …. non si può  non evidenziare qualche riferimento a Julius Evola, Drieu La Rochelle, Adriano Romualdi
 
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IL SINDACO  BEPPE SALA …. “IN UNA MILANO DA BERE” 
 
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiesto al maestro Valery Gergiev una condanna di Putin.
Sapete il perché?
PERCHE’ E’ COLPEVOLE DI ESSERE NATO A MOSCA !
Il russo Gergiev, a parere di Sala, dovrebbe condannare pubblicamente o prendere le distanze da Putin. Non essendosi pronunciato il celebre maestro non potrà dirigere alla Scala. A mio parere, ripeto a mio parere, questa decisione é deprecabile, odiosa, razzista.
Si dirà che altre persone del mondo dell’ arte, dello spettacolo, della cultura, dello sport, nate in Russia, hanno condannato l’ invasione dell’ Ucraina da parte di Putin, ma lo hanno fatto per libera scelta, non sotto la minaccia di un licenziamento, della perdita del lavoro.
Non conosco altri particolari. Ci aggiorniamo.
ADALBERTO BALDONI – 2 marzo su fb
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Agenda del Giornalista Edizione 2022

L’Agenda del Giornalista 2022 è disponibile sin da febbraio 

Il Centro di Documentazione Giornalistica presenta la 55esima edizione dell’Agenda del Giornalista, lo strumento professionale che da oltre mezzo secolo accompagna e supporta le attività di comunicazione di giornalisti, addetti stampa, esperti di relazioni pubbliche di aziende, enti e istituzioni in Italia.

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Farfa, nella Sabina, è in lutto
per la scomparsa di Gustavo Scipioni

Aquilano d’origine, ha reso famosa nel mondo l’impresa tessile fondata nel 1937 dai genitori

 di Goffredo Palmerini

 RIETI – Ai piedi del monte Acuziano, nel cuore della Sabina, risplendono l’antica abbazia benedettina e il suggestivo borgo di Farfa. Un luogo suggestivo, ricolmo di pace e di singolarità artigianali. L’abbazia, fondata nella seconda metà del VI secolo, ebbe il suo maggiore sviluppo costruttivo con l’abate Sicardo, che aveva un’affinità parentale con Carlo Magno. Tuttora l’abbazia conserva le tracce architettoniche della sua lunga storia, dal carolingio al romanico gotico al rinascimentale, testimonianza d’una magnificenza e d’una rilevanza che dalla fondazione ha percorso ben quindici secoli, con numerose visite di re, imperatori e papi, fino a quella di Giovanni Paolo II, il 19 marzo 1993. Ancor oggi l’abbazia di Farfa è un centro di cultura e di spiritualità. Migliaia i visitatori frequentano la basilica e il monastero benedettino per ammirarne il patrimonio di cultura e di arte, e il grazioso borgo di Farfa che la contorna, con le caratteristiche botteghe artigiane.

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Una reliquia che cambia il mondo e la scritta venuta dall’inferno. Barbara Frale racconta I Labirinti di Notre-Dame

di Sara Piccolella

La sapienza di Arnaldo da Villanova e la scure di Lanius. Una partita a scacchi per raccontare i segreti di Francia, lo straordinario romanzo della storica del Medioevo che intreccia nelle sue pagine umanità ed erbe magiche

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Social, il 2022 tra nuove sfide ed opportunità:
il white paper di GoDaddy

Nuove sfide sui social: il 2022 sarà un anno intenso e pieno di opportunità per i liberi professionisti e le piccole e medie imprese. Conoscere ed intercettare i trend sarà prioritario per ottenere un vantaggio competitivo: dall’era post-cookie (anche se la loro abolizione su Chrome è rinviata al 2023) al mondo dei micro-influencer e TikTok, il white-paper di Simone Cosimi per GoDaddy tratteggia possibili scenari e chance da cogliere per la crescita dei business.

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2022, l’anno del rilancio: Best in Class
premia i protagonisti della ripresa economica

Il 2022 sarà un anno cruciale per l’Italia e per gli altri paesi europei, grazie agli investimenti del PNRR e alle riforme strutturali previste. I dati relativi del PIL (+5,7%) lo confermano: l’Italia sta già vivendo una congiuntura economica positiva, che potrebbe dunque ricevere ulteriore slancio. Sono molte le aziende e i professionisti che, da protagonisti, stanno contribuendo alla crescita e al rilancio del nostro paese.

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Pandemia, raddoppiate le truffe online: come evitarle

Internet ha sempre avuto i suoi pro e i suoi contro, e nel secondo caso è d’obbligo citare le truffe online. Sono sempre esistite, ma va detto che da quando la pandemia ha preso di petto la nostra vita i tentativi di hacking in rete si sono moltiplicati. E le vittime preferite sono state sia le aziende, sia i normali utenti. Ciò vuol dire che emerge la necessità di difendersi e di cercare di evitarle, ed è quanto vedremo oggi.

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17 febbraio 1600……17 Febbraio 2022
422 Anni or sono a “Campo de’ fiori”

OGGI 17 FEBBRAIO,  A.D. 2022,  così come per ogni anno è mia consuetudine tener vivo nella coscienza collettiva il ricordo di quanto avvenne in quel lontano 17 Febbraio 1600, anniversario della morte di Giordano Bruno…… 

GUGLIELMO DI BURRA

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IN MEMORIA DI GIORDANO BRUNO,
MARTIRE DEL LIBERO PENSIERO 

Fermaro i passi, piegaro e dismisero le braccia, chiusero gli occhi, bandiro ogni propria attenzione e studio, riprovaro qualsiasi uman pensiero, riniegaro ogni sentimento naturale, ed infine si tennero asini ”. 
Bruno sa per certo che gli uomini saranno liberi solo se sapranno uscire dallo stadio del comportamento “asinino”, per esercitare responsabilmente la propria individuale e civile dimensione etica e concretizzare l’inalienabile diritto alla dignità di ciascuno.

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Per il Giorno del Ricordo: “Una vita per Pola”,
il Libro di Stefano Zecchi su Foibe e Esodo

Genova, 10 febbraio 2022 – Per il Giorno del Ricordo, il Comune di Genova renda un omaggio ad “Una vita per Pola”, il romanzo a fumetti di Stefano Zecchi su Foibe ed Esodo 

ANDREA LOMBARDI
– Responsabile Associazione “Cultura-Identità” di Genova

In occasione della solennità civile nazionale del Giorno del Ricordo del 10 Febbraio, Cultura-Identità di Genova segnala il bellissimo libro-fumetto di Stefano Zecchi ambientato a Pola e con protagonista la sua comunità italiana tra guerra, Foibe e Esodo, auspicando che il Comune di Genova, la Regione Liguria e tutte le forze politiche attente alla storia italiana presentino tale testo nella nostra città, distribuendolo nelle biblioteche civiche e negli istituti scolastici, nonché divulgandolo tra la società civile e la cittadinanza. 

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Individualismo, Anarchia Culturale
e Potentati Economici

INDIVIDUALITA’ ANARCOIDI-CULTURALI
“POTENTATI ECONOMICI

di  PIER LUIGI PRIORI *

E’ pervenuto in Redazione un interessante intervento di Pier Luigi Priori, con il quale  – conosciuto personalmente a Bologna in un Convegno organizzato il 14.02.2010 da Savino Frigiola –  era sorto un  bel rapporto di collaborazione e di stima, tramite la Consul Press. 
Una collaborazione forse non massiccia sotto l’aspetto quantitativo, ma decisamente di consistente spessore qualitativo,  per i  notevoli “saperi” di Pier Luigi come politologo e consulente manageriale, iniziata nel 2010 e proseguita sino al 2016 …..poi purtroppo smarritasi tra le nebbie del nord.  
Con vero piacere viene pubblicato questo pezzo  auspicando che sia seguito da altri e ….. Ad Maiora !

BUONA LETTURA ___________ Giuliano Marchetti

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Federalberghi, l’assurdo normativo delle nuove regole di viaggio

Rimandiamo al comunicato stampa pervenutoci da Federalberghi 

Turismo, crisi città d’arte e nuove regole di viaggio: Federalberghi Roma fa proprio l’appello al Governo dell’Assessore al Turismo di Roma Capitale Alessandro Onorato perché sostenga il tessuto economico e turistico della città, e denuncia “l’assurdo normativo” in base al quale dal 1° febbraio si entra in Italia dall’UE ed altri paesi con il Green Pass base ma per dormire in hotel resta l’obbligo del Super.

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Italicum – 2022: “Futuribili Orizzonti”
…è necessaria una “Sinergia”

È uscito il nuovo numero di Italicum
2022: Futuribili orizzonti di crisi e di conflitti

Il Centro Culturale Italicum è stato ideato nel 1985 come associazione no-profit a carattere culturale. Fin dagli esordi, oltre all’organizzazione di conferenze e dibattiti di carattere culturale, può registrare tra le sue attività di maggior rilievo la pubblicazione del periodico ITALICUM, giunto senza interruzioni al XXVIII Anno di pubblicazione, oramai da più tempo diretto da Luigi Tedeschi a sua volta coadiuvato da una squadra di validi Collaboratori e Redattori. 
ITALICUM è da sempre una voce libera, da sempre lontana dai partiti politici e dai centri di potere di vario genere, lontana anche da ogni omologazione e condizionamento, sia morale che politico, imposto dalla società della massificazione globale.

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XIX^ ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DELL’ARTISTA TEDESCO Manfred GNAEDINGER “El Alemàn”.

La testimonianza di chi Lo ha incontrato: il Dr. Valentino PISEGNA – Commendatore dell’Orden del Camino de Santiago.

Il 28 dicembre si celebra l’anniversario della scomparsa dell’artista tedesco Manfred Gnaedinger, autore del Jardin – Museo di Camelle  (Concello de Camariñas), popolato da centinaia di sculture realizzate con sassi e materiale fornito dall’Atlantico, assemblate con imprecisato ordine, talvolta con accenti tragici e ironici. 

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