Cerved Rating Agency: un hotel su cinque a rischio fallimento
Cerved Rating Agency identifica il comparto alberghiero fra quelli più a rischio, un hotel su cinque rischia di non riaprire dopo l’emergenza COVID-19.
Cerved Rating Agency identifica il comparto alberghiero fra quelli più a rischio, un hotel su cinque rischia di non riaprire dopo l’emergenza COVID-19.
Comunicato Stampa della “Federazione Estero Partito Comunista“
www.partitocomunistaestero.org
E’ pervenuto alla nostra Redazione il presente comunicato che qui di seguito viene pubblicato, con alcune note di precisazione
“UNA NAZIONE.
SIMONE DI STEFANO ACCUSA L’UNIONE EUROPEA”
Il libro-intervista di Valerio Benedetti
MARTEDì 26 maggio 2020
CONFERENZA STAMPA
in diretta sui canali ufficiali Facebook e YouTube della Città di Jesolo
EFFETTI DELLA CRISI SUL COMPARTO ALBERGHIERO
una analisi di Roberto Necci *
In questi mesi ci si è molto dilungati sugli effetti immediati della crisi sul comparto alberghiero e turistico; una crisi nuova, senza precedenti che ha azzerato il fatturato delle aziende.
Alla data attuale è incerto il timing di fine poiché le aziende più dipendenti dal mercato estero (prevalentemente strutture ubicate nelle città d’arte dove quasi la totalità del fatturato è generato da turisti internazionali) hanno il loro business condizionato dalla chiusura delle frontiere internazionali e dalla diminuzione dei voli verso l’Italia.
Parte Prima. L’Ascesa, il declino e la Ri-nascita con il secondo dopoguerra
Raffaele Panico
Dosi Giuseppe classe 1891, esattamente il suo natale a Roma il 28 dicembre, la scomparsa avvenne nella città fondata in onore di Casa Savoia, la cittadina di “Fondazione” Sabaudia in provincia di Latina, il 5 febbraio 1981 alla soglia dell’età di quasi novant’anni.
Del servizio prestato nel corpo della Polizia nel periodo del Regno d’Italia, l’eco di un segno ha sopraffatto anche i destini del regime politico capeggiato da Benito Mussolini. Di quell’eco si trovava traccia persino nel chiacchierare comune nella memoria popolare. Fino, più o meno, agli inizi degli anni Ottanta, surrettiziamente, o impropriamente visti passati diversi decenni da fatti inenarrabili per la coscienza della natura umana. Non sulla cronaca di fatti disumani è lecito aprire il discorrere sulle capacità e talento dell’intelligenza umana di un superpoliziotto, in un’epoca in cui tecniche e strumenti investigativi al paragone odierno diremo erano pre-istorici o persino primitivi.