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Autore: Redazione

ROMA 6 dicembre 1981: XXXVIII anniversario dell’assassinio di Romano Radici, vittima del terrorismo

In RICORDO di ROMANO RADICI  
Medaglia d’Argento al Valor Civile
ROMA, 06 dicembre 1981 – 2019

Raffaele Panico

Romano Radici, Medaglia d’Argento al Valor Civile, venne assassinato il 6 dicembre del 1981 da un terrorista nei pressi della Piramide Cestia. Ieri mattina lì si è svolta la cerimonia commemorativa in occasione del 38° anniversario della morte del Carabiniere. 

Il Generale Francesco Gargaro, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma ha deposto, a nome dell’Arma dei Carabinieri, una corona di alloro alla lapide che ricorda il militare, situata all’ingresso della caserma del Nucleo Radiomobile di Roma, in Via dell’Oceano Indiano alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Libero Lo Sardo, presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri, della vedova e i figli del Carabiniere Radici.

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Vergarolla 18 agosto 1946 strage di innocenti

L’ESODO di 360.000 ITALIANI, le FOIBE  
e la strage
di
Vergarolla a Pola  il 18 agosto 1946

Foibe le voragini dovute alla natura carsica del suolo della Venezia Giulia, ne sono state contate oltre 1700. Venivano uti­lizzate dagli abitanti come naturali discariche per i rifiuti di una economia rurale, dentro si gettavano carcasse di animali. La parte costiera della regione storica dell’Istria era la più popolosa con una maggioranza della popolazione italiana intorno al 90%, la restante era slava; all’interno, il rapporto oscillava attorno ad un 60% per la prima componente ed il 40% per la seconda. L’Istria è costellata di foibe. È con le foibe durante la Seconda guerra mondiale, soprattutto dopo l’armistizio e ancora a guerra finita, che è stata effettuata la prima pulizia etnica dai tempi delle guerre risorgi­mentali dell’800.

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Classe politica e l’esercizio del potere

 La Tradizione Iniziatica Indo-Europea

Raffaele Panico

Lo storico delle religioni Georges Dumézil (Parigi 18981986) è conosciuto per le sue teorie sulla società, l’ideologia e la religione degli antichi popoli indoeuropei. La sua è una “lettura” di lunga durata comparando tra loro i miti dei popoli arii, scoprendo una struttura narrativa identica. Dumézil considerava la visione della società e del mondo caratterizzata dalle funzioni sacrale e giuridica, guerriera e produttiva.
Questa tipologia strutturale della mitologia si ritrovava secondo Dumézil anche nell’organizzazione sociale di alcuni popoli indoeuropei, a cominciare dalle caste dell’India, nella composizione sociale delle varie fasi della civilizzazione indoeuropea sotto il profilo dell’assetto sacrale e della ripartizione.[1] 
In termini generali è possibile distinguere tre fasi di insediamento degli indoeuropei in nuovi territori, vale a dire la fase indo-iranica, quella greco-romana e quella celtico-germanica. Dumézil ha riscontrato in ciascuna fase una quadripartizione dell’ordine sociale e delle funzioni del sacro. Infatti, sono quattro le classi: sacerdoti, guerrieri, commercianti e servi. L’età storica vede questa organizzazione delle funzioni ancora preservata.

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Siro Badon, Presidente Assocalzaturifici: una strategia per “Il Made in Italy calzaturiero”

Il Presidente Siro Badon, dell’Assocalzaturifici, è intervenuto ieri, 4 dicembre 2019, a Roma – Palazzo Chigi, in occasione della presentazione al governo del progetto “Strategie di difesa attiva del Made in Italy calzaturiero. Il Distretto Fermano /Maceratese nella nuova globalizzazione” curato dall’Istituto di ricerca Eurispes.

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NATO settantenne e la malcelata foto del gruppo marmoreo del Laocoonte

A Londra i 70 anni della NATO, una foto ricordo di un gruppo marmoreo 

Raffaele Panico

È stato un incontro neanche tanto tra amici, di sicuro non un vertice e in un clima surriscaldato e non certo da “guerra fredda” quello che si è svolto tra i rappresentanti dei 29 Paesi della Nato. L’incontro del 3 e 4 dicembre a Londra è stato molto mosso. A ridosso del Black Friday e dell’assalto all’arma bianca a London Bridge. La Gran Bretagna è presa anche dai fumi della Brexit e le sue conseguenze per la Scozia, l’Irlanda e forse il Galles e per gli italiani soprattutto che saranno migranti e forse non graditi. Mentre la Francia di Macron ha sostenuto che la Nato è in stato di morte cerebrale. Gli Stati Uniti sembra proprio non siano più il Godfather dell’Europa occidentale, mentre altri Padrini nella Nato non si fanno avanti pur se negli anni l’Alleanza si è spinta fino ai Paesi pre-Baltici e le rive del Mar Nero. E nel Mediterraneo si son svolte guerre da  “coalizioni di volenterosi”. Nel golfo di Napoli, al bar dello sport, tra amici si dice: “andare a sfottere la mazzarella” che tradotto con simpatia vuol dire andare a provocare inutilmente situazioni dannose e senza uno scopo.   

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La Storia degli Italiani delle regioni dell’Italia dimenticata

Primo Seminario Regionale per il Lazio
sulle vicende del Confine Orientale

Raffaele Panico

Il Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati – FEDERESULI, Antonio Ballarin, comunica una prima tra le iniziative importanti al fine di colmare un vuoto imbarazzante nei libri di scuola. La storia degli italiani delle regioni dell’Italia dimenticata, la Venezia Giulia, la città di Fiume, l’Istria e la Dalmazia e l’oblio sulla storia del Confine Orientale.

Terre che hanno dato i natali a molti illustri cittadini, tra i quali Niccolò Tommaseo, Ruggero Boscovich, Antonio de’ Bajamonti e molti altri illustri ricordati nel volume “Dalmazia Nazione Dizionario degli Uomini Illustri della componente culturale illirico-romana latina veneta e italiana”

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