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Autore: Redazione

All’Archivio Centrale dello Stato di Roma documenti di violenze terrificanti da parte francese contro i civili italiani

Le terribili violenze da parte da parte francese contro i civili italiani

Raffaele Panico

Non intendiamo dare il conto esatto delle violenze “registrato”, annotato, stilato da uno Stato d’Europa con tutti i doveri e diritti e giurisdizione. Uno Stato che era al crepuscolo del Regno d’Italia e Albania e al sorgere della Repubblica Italiana. Repubblica che si vanta essere fondata sulla tutela dei diritti verso i più deboli. Qui si tratta di qualcosa che è a metà strada tra gli orrori dei Nazisti con le immagini di scavatori che rimuovevano centinaia di corpi esanimi e i Khmer Rossi di Pol Pot che schiacciavano i corpi ancora vivi…  Il presidente dell’associazione nazionale vittime delle marocchinate, Emiliano Ciotti, ha rinvenuto altri documenti presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, che contengono notizie di violenze terribili da parte da parte francese contro i civili italiani. Non solo le foibe nella Venezia Giulia e gli annegamenti in mare a Zara e Dalmazia. Terre queste oggi fuori dai confini giuridici dello Stato italiano. E in Italia la Repubblica cosa fa per tutelare i suoi cittadini? Tutto iniziò con quel maledetto sbarco in Sicilia voluto dagli americani, Churchill voleva sbarcare in Grecia e risalire i Balcani, ma prevalse la linea diciamo sicula-americana o la lunga mano di Lucky Luciano, ma questa è un’altra storia. Eccolo, è lui, una carta sporca e già segnalata dalla Polizia di New York che riportò i mafiosi in Italia.

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La Fiera della piccola e media editoria a Roma

La Fiera dell’editoria indipendente

Più libri più liberi è la fiera di Roma dedicata esclusivamente all’editoria indipendente: cinque giornate dove scoprire le novità e i cataloghi di oltre 500 editori, incontrare autori, assistere a performance musicali, reading e dibattiti. Un’occasione da non perdere per lettori e addetti ai lavori.

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L’ORDINE della CONCORDIA,
dal Re Ferdinando III di Castiglia ai giorni nostri

NELL’ ORDINE CAPITOLARE DEI CAVALIERI DELLA CONCORDIA
 una continua convergenza di spiritualità e professionalità  

 ____________a cura di EUGENIO PARISI 

Il recente “incontro ufficiale” svoltosi sabato 9 novembre a Roma in via della Lungara, presso le sale del Raggr.to Logistico Centrale dello Stato Maggiore Esercito, ha registrato un’ampia e numerosa partecipazione di Terziari e Pari dell’Ordine, di sodali, amici e simpatizzanti per le presentazioni di nuovi Componenti, i quali potrebbero collaborare in sinergia con le proprie  attività professionali od imprenditoriale, per arricchire lo stesso patrimonio culturale e morale dell’Ordine.

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Emilio del Giudice uno dei più grandi fisici italiani

Emilio del Giudice dalla fisica nucleare alla biochimica dei corpi viventi

Raffaele Panico

Emilio Del Giudice, a differenza di Antimo Negri l’ho conosciuto con i mezzi propri della comunicazione di questo nuovo secolo. Il desktop del computer collegato alla rete internet. Antimo Negri l’ho conosciuto a Roma, tra l’autunno del 2002 e la primavera del 2005, e molto mi ha insegnato attraverso un suo libro in particolare che gli avevo ricordato sulla futurologia e su questo tema gli chiesi così di incontralo.  Conversare di futurologia un tema caro a un “Napolitano oriundo” in quanto il futuro appartiene agli Dei o a Dio. Nella lingua napolitana il tempo futuro dei verbi a ben rifletterci è eluso e sostituito da altre forme verbali. Una scienza del futuro per una volontà a ricercare scelte progressive contro l’approssimazione del presente e le false predizioni di chi si occupa della cosa pubblica, o della politica non come produzione di futuro, ma a proprio uso e consumo. Adulterazione, frode e indebita appropriazione del tempo dell’uomo e della sua felicità. Quindi è con il futuro e per il futuro che rivolgiamo lo sguardo all’avvenire. Dalla conversazione alle recensioni su saggi e pubblicazioni dietro rigorosi consigli e indirizzi mi attenevo quasi con scrupolo militare. I libri, le conferenze i convegni… premessa questa perché, come detto, a differenza di Antimo Negri, Del Giudice l’ho conosciuto solo ascoltando le sue video-conferenze viste on-line dal 2012 in poi. Emilio Del Giudice era un “Napolitano”, preferibile alla dizione “Napoletano verace”.

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