«E’ bastata una giornata di maltempo, peraltro abbondantemente annunciato, per mettere ancora una volta in ginocchio l’intera città. Ai danni provocati da rami caduti e raffiche di vento si sono aggiunti quelli dovuti a caditoie e tombini, ostruiti, non funzionanti o non manutenuti, che, non permettendo alla pioggia di defluire in tempo reale, hanno reso le strade piscine di dimensioni sterminate.
La “Storia di unaRivoluzioneAntiborghese“di Cristian Leone in una analisi di FRANCESCO CARLESI
«La polemica antiborghese non nasce confusamente e all’ improvviso, ma è il risultato dell’originaria natura rivoluzionaria del fascismo. (…) All’homo oeconomicus il fascismo cerca di sostituire l’uomo integrale (…) vuole distruggere l’identità ricchezza-valore e fondare il nuovo Stato sul valore-uomo». Questa breve citazione esemplifica la chiave interpretativa di un recente e prezioso saggio che torna sul periodo tabù della nostra storia: “Fascismo: storia di una rivoluzione antiborghese” – opera del giovane studioso Cristian Leone, presentata presso la Libreria Europa il 26 Ottobre u.s.
Altra Italiacos’è e dove è, proviamo a vederci chiaro? Firenze, sede del primato della lingua e cultura è una, assieme alle altre città, capitale d’Italia: più capitali dunque come Milano, Napoli, Torino, Venezia e Padova per l’area veneto adriatica, Palermo e Genova e, osservando la cartina geografica ancora, cosa dire di Mantova o di Ravenna, di Bari e altre città ancora? Osservare l’Italia come entità è cosa ben diversa dalla Francia o Inghilterra. L’Altra Italia è Una e molteplice, è un laboratorio politico di portata mondiale nel tempo della lunga durata, per la storia profonda, per citare Franand Braudel che scriveva: “Ho grande fiducia nella storia come strumento di conoscenza e misura delle cose. La storia che utilizza, per rinnovarsi, le ricchezze delle vicine scienze sociali: una storia che ha fatto notevoli passi avanti nell’intelligenza stessa della vita».
Dai germogli della storia: “futuro perché non parli!”… del mito di Roma genitrice
Raffaele Panico
La pace inclusiva, la pace perpetua cercata dai tempi di Kant in Europa, la coscienza non più divisa dalla conferenza di Potsdam a fine guerra, in Europa, luglio-agosto 1945, a tutt’oggi sembra una chimera (nella foto in alto troneggia Stalin, al tavolo dei vincitori URSS, USA e Gran Bretagna). Perché? Proviamo a ripercorre i miti di lunga durata millenaria emergenti dagli strappi laceranti del Novecento, il vaso di Pandora da cui uscirono i nostri mali, a inondare la valle di lacrime in Europa in questi nostri giorni, tra cari vecchi amici e fratelli e compagni, dove un filo, un sol filo di Arianna potrebbe farci ritrovare la via maestra.
Roma siamo a febbraio del 2007, Stefano Delle Chiaie, incontrato in occasione di un’intervista girata a 10 anni dalla celebrazione della tumulazione della salma del Che Guevara a Cuba del 1997, ricorda alcuni passaggi importanti, per ponderata rilettura di anni difficili per tutti e pertanto con un profondo senso di pietas verso il Comandante Che Guevara: “[…] ci adoperammo per la restituzione della salma del combattente Che Guevara nel 1994-95 tornammo in Bolivia e cercammo di spingere il governo boliviano diventato democratico alla restituzione del corpo, a Cuba […] sapevamo dove era sepolto e come era caduto. La notizia venne data attraverso foto e articoli su un’agenzia stampa”.
Nel decennale della prematura scomparsa, estimatori e amici hanno deciso di rendere omaggio a Vincenzo Pirro (1938-2009), con un volume collettaneo che, seguendo diverse tracce, ripercorre gli interessi del grande studioso che ha onorato la cultura italiana operando a Terni, sua città d’adozione.