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Autore: Redazione

Il NeoLiberismo e l’egemonia sulle masse
Un dibatito alla Libreria HoraFelix

NEOLIBERISMO E MANIPOLAZIONE DI MASSA

un Libro–Analisi di ILARIA BIFARINI – una “Bocconiana Redenta”

 Antonio  Galloni  ed  Arnaldo  Vitangeli  ne discuteranno con l’Autrice

GIOVEDI’  6  DICEMBRE ore  18.30

presso il Caffè Letterario HORAFELIX in via Reggio Emilia 89 Roma

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Cartoline della Grande Guerra – visita guidata alla mostra al Vittoriano

La Propaganda come Arma per la Vittoria

Cartoline della Grande Guerra

Museo della Marina – presso il Vittoriano, via dei Fori Imperiali – Roma

ll “COMITATO pro CENTENARIO”, per celebrare la Vittoria della Grande Guerra, ha organizzato una visita alla Mostra dedicata alle CARTOLINE DELLA GRANDE GUERRA, in corso al Sacrario delle Bandiere, al Vittoriano.

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Conferenza introduttiva per partecipare al Concorso Ambasciatori dei Diritti Umani

Conferenza introduttiva

Concorso “AMBASCIATORI dei DIRITTI UMANI”

Camera dei Deputati – sala del Refettorio, Palazzo San Macuto

martedì 11 dicembre – Via del Seminario, 76 – Roma

La Società Umanitaria insieme con la LIDU, la SIOI e FIABA  propongono e sostengono il progetto Ambasciatori dei Diritti Umani, destinato agli studenti del quinto anno delle scuole Secondarie di Secondo grado. Obiettivo del progetto è contribuire alla maturazione nei giovani di consapevolezza della fondamentale rilevanza dei Diritti Umani.

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“Gloria e Miserie della Trincea” …. il testo di Giuseppe Comelli, il Tenente Anonimo

 

IN TRINCEA, DURANTE LA “GRANDE GUERRA”

di Johannes Balzano

Il Tenente Anonimo, che poi così Anonimo non fu, sappiamo che si trattò di Giuseppe Comelli, doveva essere un personaggio davvero sui generis. Ardito di guerra, scrittore, capeggiò diverse bande in AOI, organizzò la resistenza segreta al crollo dell’impero che gli costò la condanna a morte inglese. Catturato riuscì a fuggire in maniera rocambolesca ed entrò a far parte del SIM. A fine guerra convocato in Italia dagli alleati decise di non rientrare a causa della condanna a morte che ancora pendeva sulla sua testa. Tornò nel 1946 finendo la sua vita tra bolle e scartoffie come impiegato dello stato.

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