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Autore: Redazione

Consiglio e Fondazione Nazionale dei Commercialisti: il regime fiscale della nuova impresa sociale

Il documento pubblicato sul sito della Fondazione (www.fondazionenazionalecommercialisti.it) approfondisce la nuova disciplina fiscale applicabile a quegli enti che assumono la qualifica di impresa sociale, così come alle cooperative sociali che, “a regime”, diverranno imprese sociali di diritto

Il quadro normativo tracciato dal legislatore delegato con il D.Lgs n.112 del 2017 è stato recentemente modificato dal D.Lgs n.95 del 2018 entrato in vigore l’11 agosto scorso e in capo alle imprese sociali già costituite incombe l’obbligo di adeguamento alle nuove disposizioni recate dal Decreto n.112 entro il 20 gennaio 2019

Roma, 5 ottobre 2018

Detassazione degli utili e agevolazioni volte a favorire gli investimenti di capitale per sostenerne la diffusione. Un quadro normativo pieno di novità quello che interessa un modello di impresa analizzato nel nuovo documento pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti: “Il regime fiscale della nuova impresa sociale”. 

La legge delega di riforma del Terzo Settore ha operato, nell’ottica di promuoverla, una ampia revisione della disciplina civilistica e fiscale dell’impresa sociale. Lo scarso “successo” di questa tipologia di impresa, nel vigore della precedente disciplina, veniva riferito soprattutto al fatto che comportava da un lato importanti vincoli sulla distribuzione degli utili e dall’altro non riconosceva uno specifico regime fiscale. Infatti, ogni ente che adottava la qualifica di impresa sociale continuava ad applicare i modelli impositivi operanti con riferimento alla propria “veste” giuridica. Il legislatore ha incentivato la diffusione di questo modello di impresa prevedendo forme di detassazione degli utili (quando destinati a specifiche finalità), introducendo la possibilità di accedere a forme di raccolta di capitali di rischio tramite portali telematici (analogamente a quanto previsto per le start-up innovative) e adottato misure agevolative volte a favorire gli investimenti di capitale. Il quadro normativo tracciato dal legislatore delegato con il D.Lgs n.112 del 2017 è stato recentemente modificato dal D.Lgs n.95 del 2018 entrato in vigore l’11 agosto scorso e in capo alle imprese sociali già costituite incombe l’obbligo di adeguamento alle nuove disposizioni recate dal cennato Decreto n.112 entro il 20 gennaio 2019.

Il documento dei commercialisti approfondisce dunque la nuova disciplina fiscale applicabile a quegli enti che assumono la qualifica di impresa sociale, così come alle cooperative sociali che, “a regime”, diverranno imprese sociali di diritto. Fermo restando che l’efficacia delle disposizioni è subordinata all’intervento dell’autorizzazione della Commissione europea, nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato.

Lo studio si apre con un focus sulla detassazione degli utili e degli avanzi di gestione pre e post decreto correttivo, cui segue una analisi degli incentivi fiscali riconosciuti a quanti investono nelle imprese sociali e delle possibilità di accedere alla raccolta di capitali di rischio tramite portali telematici. Spazio poi alle agevolazioni in materia di imposte indirette e tributi locali e alle deduzioni e detrazioni riconosciute a fronte di erogazioni liberali. Chiude il documento un esame degli adempimenti fiscalei e del regime delle verifiche.

Il documento completo è disponibile online sul sito della Fondazione Nazionale dei Commercialisti (www.fondazionenazionalecommercialisti.it)

Da Verona l’impegno dei Tradizionalisti Cattolici, ricordando Lepanto

Dall’Ufficio Stampa del Circolo “CHRISTUS REX- TRADITIO” *

I VALORI della
FAMIGLIA TRADIZIONALE

“Quando leggo che i miei amici Andrea Bacciga e Alberto Zelger sono stati i promotori, assieme al Sindaco Federico Sboarina di una mozione che vuole dichiarare Verona come la “Patra della Vita”, impegnandosi concretamente, con fondi pubblici nei confronti di chi scoraggia l’aborto e aiuta a salvare i bambini, mi si riempie il cuore di gioia. È un “Inno alla Vita”, che presenta la nostra città al Meeting internazionale dell’anno prossimo con un biglietto da visita meraviglioso, quello dell’Europa che vorremmo, fondato sulla Famiglia, che è una sola, ed è composta da una mamma e da un papà.” Reagisce così Matteo Castagna, Responsabile del Circolo Cattolico “Christus Rex-Traditio”, dopo la votazione della mozione pro-life a stragrande maggioranza del Consiglio Comunale di Verona (21 sì e solo 6 no).  

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A Roma: Convegno sull’ Intelligenza Artificiale

Le  NUOVE FRONTIERE dell’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE: 

 sfide tecnologiche e problematiche sociali e filosofiche

  Sabato 13 Ottobre 2018 –  h. 9,30 / h.13,30

CONVEGNO ORGANIZZATO da

ACCADEMIA ANGELICO COSTANTINIANA di lettere arti e scienze Angelo-Comneno Onlus

 ed

Associazione Convegni di Cultura  BEATA MARIA CRISTINA DI SAVOIA

 Sala Capitolare del Senato della Repubblica, Convento Domenicano di Santa Maria Sopra Minerva Piazza della Minerva, 38 – Roma

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Nella ricorrenza dei Santi Arcangeli, a Castelleone una cerimonia dell’ O.S.S.C.B.S.

I BIANCHI CAVALIERI DI SEBORGGA  DELL’ O.S.S.  nel Santuario di CASTELLEONE

Una giornata straordinaria per l’Ordo Sancti Sepulchri dei Cavalieri Bianchi di Seborga che, in occasione della ricorrenza dei Santi Arcangeli, ha celebrato nel Santuario di Santa Maria in Bressanone in Castelleone importanti Cerimonie e riconoscimenti.

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Tavola Rotonda su “Popolo in fuga”, un libro di Fabio Lo Bono

Lunedì 8 ottobre ore 17.30 –   Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro (Senato della Repubblica) – Piazza Capranica 72 Roma 

Presentazione del Libro

Popolo in Fuga

di  Fabio Lo Bono 

Il libro Popolo in fuga racconta «una pagina complessa della nostra storia, carica di sentimenti: gli italiani nati nella città di Zara e di Fiume, nelle isole del Quarnaro-Cherso e del Lussino, nella penisola istriana passate sotto il controllo slavo furono costretti a intraprendere un amaro viaggio alla ricerca dell’identità rubata dal vento della storia». Furono accolti a Termini Imerese e, come documenta l’autore del libro, la città li ospitò prima con diffidenza e poi a braccia aperte, mostrando il lato migliore della sicilianità.

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