Corsica e l’Italia la seconda guerra mondiale e la Liberazione dai nemici nazisti.
Dalle «Memorie storiche militari 1977»
Raffaele Panico
Un volume miscellaneo «Memorie storiche militari 1977» raccolta di studi e ricerche elaborati dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, a distanza di tanti anni suscita interesse e respiro culturale per il lungo difficile processo di integrazione europea all’indomani dell’ultima guerra sul nostro continente. Il volume edito a Roma consta di 258 pagine, diviso in quattro parti, con “Saggi”, “Profili biografici”, “Testimonianze” e “Ricerche”. Non per specifica nota di aggiornamento di settore o per specialisti, ma per la periodizzazione di fasi tra gli eventi della tragedia della seconda guerra un saggio assume e merita rivisitazione.
Il Romancio o Ladino: lingua del Canton Grigioni e delle Provincie di Bolzano e Trento
Raffaele Panico
La lingua Romancia o Ladina è sopravvissuta per secoli nelle isolate valli tra l’Italia, la Svizzera, l’Austria e dal 1947 anche in Slovenia. Il romancio è un antico idioma dalle origini latine che stava diventando sempre più marginale. È la quarta lingua ufficiale elvetica ed è tutelato anche in Italia, sensibile alle minoranze etniche autoctone. Infatti, l’uso del tedesco ha portato ad una riduzione delle persone che lo parlano. La lingua Ladina o Romancia aveva massima estensione attorno l’anno mille. Geograficamente copriva un’estensione che va dalle Alpi centro-orientali, la Lombardia (Ducato di Milano fine Quattrocento) e la Svizzera (oggi il Canton Ticino e il Canton Grigioni); le Alpi orientali (le attuali Province italiane dell’Alto Adige e del Trentino, e nell’area nord dello spartiacque, il Tirolo, fino alle Alpi Giulie, il Friuli e l’attuale Slovenia occidentale, aree delle province dell’ex Regno d’Italia. Il ladino deriva dall’incontro e fusione delle popolazioni germaniche e celtiche dell’Impero Romano rifugiatesi nelle valli delle Alpi orientali a partire dal V secolo, quando trovavano rifugio dalle invasioni dei barbari, Rugi, Avari e Slavi.
ANCHE se da SOLI ….
DOBBIAMO RIUSCIRE A SALVARE LA NOSTRA ITALIA
L’ UCID – Unione Cristiana Imprenditori e Professionisti Cattolici, Gruppo Regionale Lazio, unitamente al Sen. Riccardo Pedrizzi – Presidente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale, riprende le proprie attività, nonostante il lockdown
A cura del Gruppo Giovani UCID Lazio avrà luogo oggi 30 Aprile la presentazione del Libro:
CREARE RICCHEZZA – La soluzione alla povertà
h. 17.00 – 18.00 (CET-Roma)
IL LIBRO La lettura del libro dell’illustre studioso di economia e scienza politica William R. Luckey Creare ricchezza: La soluzione alla povertà (Edizioni “Fede & Cultura”, 2020) è urgente quanto profetica. Nell’anno della sua prima uscita in inglese, nel 2017, il mondo godeva di un inarrestabile boom economico, una fonte di prosperità umana che solo ora i governi e il contagio della paura del futuro sono riusciti a frenare. Oggi stiamo subendo una vera caduta libera delle imprese con i loro eroici imprenditori. Il libro, pubblicato in italiano poche settimane prima del “lockdown” economico del libero mercato, ci ispira a suonare il tamburo sempre più forte per la riapertura dei mercati. Per restituire l’economia a noi, i suoi ferventi e dignitosi operatori e creatori. La tesi di Luckey di creare ricchezza si è sviluppata in millenni di storia di fede giudeo-cristiana fortemente connotata dalla difesa della “sacralità della proprietà privata” con le competenze tecniche l’innovazione e attraverso il sostegno sociale e culturale. Per l’Autore entrambe sono la terra promessa e l’acqua vitale nella quale i semi di un robusto commercio possono mettere radici profonde e fiorire.
I RELATORI Salvatore Rebecchini – già presidente di SIMEST Spa e commissario dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). Andreas Widmer – già guardia svizzera papale e autore di Il Papa e il Manager, imprenditore IT e direttore del Center for Principled Entrepreneurship alla Catholic Univerity of America. Giovanni Zenone – Editore e fondatore della casa editrice Fede & Cultura.
I MODERATORI Michael Severance – Direttore di affari e relazioni esterne, Istituto Acton Benedetto delle Site – Presidente UCID Giovani Lazio; vicepresidente nazionale UCID Giovani
SCENARI ECONOMICI PROSSIMI VENTURI …..USCENDO DAL TUNNEL DOPO LA PANDEMIA
una analisi di LOREDANA FERRARA *
Nell’ambito dell’emergenza che si sta fronteggiando a livello ormai globale, risulta difficile districarsi tra le innumerevoli notizie e le serie infinite di dati forniti ogni giorno da ogni parte, a maggior ragione per la rapidità con cui esse variano sia quantitativamente che qualitativamente.
“Libertà di culto anche nell’impresa” la posizione del Comitato Tecnico Scientifico degli Imprenditori Cattolici
Comunicato del Presidente del CTS dell’UCID, Riccardo Pedrizzi:
“siano consentite le celebrazioni anche nelle aziende con protocolli di sicurezza”
ROMA – “Apprendiamo a seguito delle ultime comunicazioni ufficiali del Governo italiano che nonostante siano venuti e verranno meno nelle prossime settimane molti dei divieti relativi all’emergenza epidemiologica, la libertà di culto non sia stata ancora pienamente riconosciuta e ripristinata anche nella sua irrinunciabile e costitutiva dimensione pubblica.
Pulizia nelle scuole, Imperatori (Fisascat-Cisl Roma): “Oltre mille lavoratori nel Lazio esclusi da internalizzazione. Per alcuni di loro, oltre al danno, un’inaccettabile beffa. ….. Gioco subdolo e pericoloso: alcune società inviano lettere di trasferimento a oltre 50 Km di distanza, costringendo di fatto il personale alle dimissioni. Nessuno deve restare escluso”
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“Dopo il danno, un’inaccettabile ‘beffa’: 1024 lavoratrici e lavoratori sul territorio laziale, esclusi dal processo di internalizzazione degli appalti per la pulizia delle scuole di Stato, sono ‘in sospensione non retribuita’, ovvero senza alcun soldo in tasca, e ancora in attesa di ricevere l’assegno del Fondo di integrazione salariale (Fis): oltre a ciò, alcuni di loro stanno ricevendo in questi giorni lettere di messa a disposizione che prevedono il trasferimento in altre regioni, oltre i 50 Km di distanza e gli 88 minuti di percorrenza, essendo di fatto costretti a dimettersi per giusta causa perché impossibilitati a raggiungere il nuovo luogo di lavoro”.
E’quanto denuncia Sara Imperatori, della Fisascat-Cisl di Roma Capitale e Rieti, aggiungendo che “le loro dimissioni comporterebbero l’esclusione dal processo di internalizzazione. Si tratta di un gioco subdolo e pericoloso, che sta mettendo profondamente in difficoltà numerose famiglie, che hanno come unica prospettiva l’apertura del fondo di integrazione salariale aperto da tutte le società”.
“Come abbiamo sempre affermato, congiuntamente agli altri sindacati confederali – conclude -, adesso lo ribadiamo: nessuno deve restare escluso dalla ‘Fase 2 dell’internalizzazione, che riguarda 4mila lavoratori in Italia e 1024 a Roma e nel Lazio. Si deve agire presto e bene a tutela di migliaia di persone. Non serve propaganda, ma fatti concreti: faremo tutto il possibile per ottenerli”.
Qui di seguito viene presentata una breve raccolta di interpretazioni, osservazioni e riflessioni sul XXV Aprile, quasi una piccola “Rassegna Stampa” dedicata ad una ricorrenza che non meriterebbe essere esaltata come una “Festa Nazionale”, bensi come una data su cui bisognerbbe meditare. Tale rassegna stampa, in particolare, è riservata a coloro che detengono, incarnano, rappresentano ed utilizzano il potere, con l’arroganza tipica delle loro caste o clan di appartenenza, tutte asservite al “Pensiero Unico Dominante”. E quando il “Potere” deriva da una investitura della Democrazia e non della Meritocrazia, Noi che apparteniamo – secondo la vulgata comune – alla così detta “parte sbagliata” dobbiamo sempre tenere a mente il celebre motto di Brenno, condottiero dei Barbari della Gallia, rivolto ai Romani: VAE VITCIS ! ….E’ senz’altro un motto da ricordare, ma è anche una esortazione a non arrenderci !
in una analisi di DOMENICO GIGLIO * con “note a margine” (*1) di Giuliano Marchetti
Il 25 aprile fu la data della insurrezioni di tutte le forze patriottiche e partigiane (*2) deciso dal CLNAI e dal comando militare dello stesso, avendo le forze alleate, delle quali facevano parte anche i Gruppi di Combattimento del Regio Esercito, sferrato l’offensiva definitiva contro le linee germaniche, sfondandole ed avanzando su tutto il fronte, dal Tirreno all’Adriatico, raggiungendo Bologna e puntando verso la pianura lombardo-veneta. In realtà le operazioni belliche terminarono alle ore 14 del 2 maggio, dopo la resa delle truppe tedesche, firmata il 29 aprile nelle Reggia di Caserta.
Sulla Consul Press sono stati recentemente pubblicati due articoli a firma di Alice Mignani Vinci – criminologa forense, assistente sociale, comunicatrice …e non solo. Noi della Redazione confidiamo che tale poliedrica professionista desideri proseguire a collaborare con la nostra Testata. Pertanto, per una sua presentazione in modo simpatico ai nostri lettori, abbiamo ritenuto pubblicare un’ articolata intervista rilasciata proprio dalla medesima ad UGO ALBANO – suo collega nella professione di assistente sociale, nonché brillante giornalista.
Ha scritto Hugh Trevor-Roper, storico inglese specialista in Storia dell’età moderna e della Germania nazista, su Arnold Joseph Toynbee nel giugno 1957: “Toynbee […] non solo predica un vangelo di deliberato oscurantismo; egli sembra voler fiaccare la nostra volontà, voler dare il benvenuto alla nostra sconfitta; sembra guardare con crudele sarcasmo la fine della nostra civiltà, non perché sia favorevole alla forma di civiltà che ci vuole distruggere, ma perché è animato da ciò che potremmo soltanto chiamare un «desiderio masochistico di essere conquistati». […] Egli brama spiritualmente la nostra sconfitta.”
Arnold Joseph Toynbee era uno storico esperto di storia comparata e filosofo della storia che, durante la prima guerra mondiale aveva operato per conto dell’“Intelligence” inglese, e venne poi delegato alla Conferenza di Pace di Parigi nel 1919. Hitler nel 1936 lo volle ricevere e lui si portò nel suo quartier generale.
Europa e i Doveri dell’Uomo, secondo Giuseppe Mazzini
Raffaele Panico
Roma, ottobre 1972 si stampa l’edizione critica dei “Doveri dell’Uomo” di Giuseppe Mazzini,a cura della Camera dei Deputati, promossa per le onoranze del centenario di questo Grande Italiano – patriota, pensatore e politico. Il Comitato era presieduto da Sandro Pertini, allora Presidente della Camera dei Deputati, ed era composto da illustri componenti dei due rami del Parlamento.
Nuovi scenari per l’Italia “Indipendenti sempre isolati mai”
Raffaele Panico
La celebre frase di Visconti Venosta, “Indipendenti sempre isolati mai”, il diplomatico, politico e più volte ministro degli Esteri, veniva spesso da lui ripetuta per la visione geopolitica del Regno d’Italia. L’Italia veniva effigiata come una Bella Donna contesa tra le altre potenze europee. Tali ricordi sono evocati per tentare di riannodare la malasorte della storia degli italiani. Storia lacerata dalla guerra – 10 giugno 1940, la fine della belligeranza attiva – l’armistizio dell’8 settembre 1943, l’inizio della guerra civile, gli eserciti invasori in pesanti scontri fino al 1945 sul Belpaese e le conseguenze a “cascata” dopo il Trattato di Pace 10 febbraio 1947. Fasi importanti e occorre con realismo ricordare che gli americani avrebbero voluto un trattato molto più favorevole per l’Italia (Linea Wilson sul confine orientale, scongiurarono l’annessione della Valle d‘Aosta, erano per una estesa Amministrazione o status quo per le Colonie pre-fasciste, come avvenne solo per la Somalia fino al 1960). Dopo la tragedia del 1940-45 l’Italia riprende il percorso grazie all’aiuto degli USA, con il piano che prende il nome dal generale Marshall allora Segretario di Stato americano. Un intervento importante per la ricostruzione e la ripresa, che poi portò a vivere tra la fine degli anni Cinquanta e la fine dei Sessanta un decennio di grande crescita economica. Un decennio di diffusione del benessere economico certo con delle luci e ombre nella società civile.
LETTERA APERTA a PAPA FRANCESCO da parte di Fra’ Massimo Maria Civale – Gran Priore della Confraternita Cattolica dei Cavalieri Templari Cristiani “Jacques De Molay” “RIAPRIAMO LE CHIESE”
“Carissimo e amatissimo Papa Francesco, nostro fratello in Cristo e Nostra Santità,sono Massimo Maria Civale – un Povero Cavaliere di Cristo – e rivolgo un appello a Lei, in quanto è il solo ed unico che può disporre la riapertura di tutte le Chiese del Mondo, per la preghiera personale dei fedeli. Noi chiediamo al Signore che ci liberi da questo male, il prima possibile.“
Roma è bella questi giorni ed in attesa. Si prepara silenziosa come non mai alla Pasqua più laica della sua Storia.
Centro geografico, etnico, religioso, politico d’Italia che ha permeato di sé mondo. Eterna Roma, da Saturno a Cristo racchiude l’Universo, la sua Creazione e la sua Salvezza. universale è il suo Imperium, universale la sua Fede, universale il suo Destino. non c’è grandezza o nobiltà, santità e turpitudine, sublime bellezza e immonda volgarità che non abbia conosciuto ….e quante pestilenze e invasioni e saccheggi !
Comunicato Stampa FONDAZIONE NAZIONALE COMMERCIALISTI
CONSIGLIO E FONDAZ. NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI: “LE NOVITÀ DEI DECRETI SULL’EMERGENZA DA COVID-19
(D.L. “CURA ITALIA” N. 18/2020 E D.L. “LIQUIDITÀ” N. 23/2020)”
Una analisi completa delle principali disposizioni. Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “Le novità dei decreti sull’emergenza da COVID-19 (D.L. “Cura Italia” n. 18/2020 e D.L. “Liquidità” n. 23/2020)”
Germania il controllo degli stranieri e dell’opposizione interna: dal piano all’operazione Valchiria
Raffaele Panico
Germania oggi. Quanti sono gli stranieri nel Paese teutonico? Dati riferiti al 31 dicembre 2018 ci dicono di 10,9 milioni di presenze senza cittadinanza, pari al 13,1% sul totale di 82,9 milioni di tedeschi. Tra gli stranieri erano circa 620 mila gli italiani. Nello stesso periodo in Italia su 60 milioni di cittadini gli stranieri risultavano circa 5,2 milioni, in percentuale l’8,5% della popolazione.
Questo il dato prossimo di riferimento di presenze straniere nei due Paesi al tempo del Mondo di prima, cioè “Ante Covid-19”. Ed oggi, che siamo bombardati non dalla RAF inglese o dagli Alleati, bensì dai media che ci propinano ora minuti e quarti d’ora ad ogni giro di telecomando, dati terribili sulle morti giorno dopo giorno, quante presenze e quanti milioni di italiani se la passano molto male in termini di sussistenza?
Di tanto in tanto si riportano alcuni dati statistici intermezzati dai consigli sanitari sulla quarantena forniti agli italiani che tengono duro e sopportando sperano. Oltre ai dati inquietanti della massa impressionante di migliaia di persone decedute, tra i caduti in prima linea, oltre 129 medici, decine di infermieri e addetti in “prima linea” e, dato che ci aspetta, a data da definirsi, un Mondo nuovo che verrà, cosa è stato in realtà progettato?
Oggi, Domenica 19 Aprile, la Redazione della Consul Press
ripropone quanto già pubblicato Domenica 12 Aprile,
ricorrendo in questa giornata la Celebrazione della Pasqua
per tutti i nostri Confratelli e Consorelle di Religione Ortodossa
DA PARTE NOSTRA UN “GRANDE GRAZIE“
AI MEDICI, AL PERSONALE INFERMIERISTICO, AGLI AUSILIARI, AI RICERCATORI,
AI CAPPELLANI OSPEDALIERI e agli altri SACERDOTI,
A TUTTI COLORO CHE SONO IN PRIMA LINEA ….
UN REQUIEM PER COLORO CHE CI HANNO LASCIATO
E SOLIDARIETA’ VERSO LE FAMIGLIE E LE COMUNITA’ COLPITE,
UN AUSPICIO CHE QUESTA PASQUA DI RESURREZIONE
SIA ANCHE L’INIZIO DI RESURREZIONE PER IL NOSTROPAESE
Comunicato stampa dell’ UCID – Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti
Dichiarazione di Riccardo Pedrizzi, Presidente del Comitato Scientifico dell’ UCID : “La nomina di Giuseppe Schlitzer ai vertici dell’Aif del Vaticano è una scelta di alto profilo”
Lo spazio vitale tentazione di Berlino che perde la croce uncinata ma non il vizio
Raffaele Panico
L’inclusione della maggioranza dei tedeschi dell’Est nel sistema della Germania dell’Ovest con la caduta del Muro non è ancora per niente avvenuta. Una attenta psicoanalisi generale suggerisce che il carattere autoritario della maggior parte delle strutture della società tedesca non abbia fatto i conti col proprio passato. Dopo la guerra né la Germania dell’Est né quella dell’Ovest avevano di fatto realizzato effettivamente lo stato delle cose, il che rende ancora impossibile l’autodeterminazione democratica e le libertà reali per il popolo tedesco.
Helmut Kohl, allora cancelliere della Germania dell’Ovest, disse che il marco tedesco avrebbe trasformato l’Est della Germania e l’avrebbe resa fiorente, non è andata proprio così. Il martellante ossessivo ricorso dei media al ricordo di un passato terribile, sembra dimostrarlo. I campi di sterminio nazisti è il passato che non passa, lì si portano le scolaresche, come gita pseudo religiosa oscura. La mano data di vernice sul passato è ora evidente sia funzionale al nuovo progetto egemonico della Germania. Agitare i fantasmi del loro passato, farsi maestri e apprendisti stregoni in nome di un pericolo oscuro, forse vinto ma sempre minaccioso: la formazione di un “Quarto Reich”. Sono problemi di politica interna alla Germania che si scaricano sui Paesi amici.
È mancata l’integrazione della Germania dell’Est, dopo trent’anni, ora che ai 18 milioni circa di tedeschi, di allora dopo trent’anni, vanno pagate le pensioni. Dove trovare i fondi? Non hanno saputo produrre e lavorare come i fratelli dell’Ovest; hanno ora nostalgia del passato, di quelle poche certezze che offriva la Repubblica democratica tedesca, non vogliono gli stranieri e votano per l’Afd i neonazisti. Sono problemi interni che intendono ora scaricare sull’Italia. Ci hanno fatto i conti in casa nostra.
Un evento storico di fede e di speranza si è tenuto in occasione dell’apertura della Settimana Santa nella Città dei due Siti UNESCO, a Monte Sant’Angelo. La “Benedizione alla Città e al mondo” con la spada dell’Arcangelo Michele.