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Autore: Redazione

Adiconsum celebra il Ventennale di gestione del Fondo prevenzione usura Storia, presente e futuro

 

LUNEDì 18 NOVEMBRE 2019 

Convegno

“Ventennale di gestione del Fondo MEF di prevenzione usura e sovraindebitamento”

Storia, presente e futuro

Centro Convegni di Banca d’Italia “Carlo Azeglio Ciampi”

Via Nazionale, 191 – Roma

ore 10.00 

 

Il Fondo di Prevenzione Usura, costituito nel 1997 grazie all’art. 15 della Legge sull’usura n. 108/1996, consente l’accesso al credito legale quando tutte le porte sono chiuse e non sembra vi sia altra strada per risolvere i propri problemi che ricorrere agli usurai. Il Fondo ha l’obiettivo di evitare che la mancanza di sufficienti garanzie impediscano la concessione di un prestito.

Per questo motivo la legge ha previsto lo stanziamento di fondi da assegnare a soggetti riconosciuti dal MEF attraverso l’iscrizione ad un apposito albo ministeriale e prefettizio (Associazioni antiusura, Fondazioni e Confidi), che così possono concedere (dopo opportune verifiche) garanzie presso Istituti di credito convenzionati.

Dal 1998, Adiconsum gestisce, unica Associazione consumatori, su incarico del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura rivolto alle famiglie, in situazioni di difficoltà economica, in possesso dei
requisiti stabiliti dalla legge e dalle disposizioni del MEF. A 20 anni dal Fondo di prevenzione usura gestito da Adiconsum, ne ripercorriamo la storia, il presente, ma soprattutto gli sviluppi futuri, insieme con rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di Banca d’Italia e di altri stakeholder. 
www.adiconsum.it 

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Mentre a Roma si discute …. l’Unione Europea viene espugnata

Germania tornata anno zero: e l’Italia cosa fa?
Su, Avanti Italia!

di Raffaele Panico

Quanto sono lontani gli Americani oggi, se il Presidente Trump – in una intervista con Nigel Farage  a proposito della Brexit –  afferma che: “L’Italia starebbe molto meglio senza la Ue.  Ma se vogliono rimanerci…”

Alla fine della seconda guerra mondiale la Germania, anzi le Germanie divise in 4 zone militari e poi in due Stati contesi tra due Blocchi aveva, anzi avevano in quanto popolo i tedeschi immediatamente elaborato il ”lutto della loro nazione” che, per essere coerenti come buoni soldati fino alla fine si sentivano esser traditi dal male assoluto Adolf Hitler.

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In ricordo di” Annita Aquilanti, vittima dei “Liberatori”

UNA ROSAPER ANNITA AQUILANTI,
VITTIMA DEI “LIBERATORI

In memoria di un crimine volutamente dimenticato

La mattina del 19 Ottobre 2019, una delegazione dell’Associazione Nazionale Vittime Marocchinate, guidata dal Presidente Emiliano Ciotti, si è recata presso il cimitero di Collescipoli di Terni per rendere onore ad Annita Aquilanti, la mamma assassinata il 19 Luglio 1944 dai soldati indiani per aver difeso la figlia da uno stupro.

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Teatro Planet presenta il Trittico Romano

Tre serate all’insegna della romanità con la regia di Luigi Tani. Un’appassionata ed ironica riflessione sull’Opera in romanesco del Belli, Pscarella e Trilussa, attraverso una divertente e significatica antologia della forza espressiva che ha Roma quando si racconta.

In scena il 15,16 e 17 novembre al Teatro Planet in Via Crema, 14 – Roma

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Adiconsum: Ventennale di gestione del Fondo MEF prevenzione usura e sovraindebitamento”.

LUNEDì 18 NOVEMBRE 2019
dalle 10.00 alle 13.45

Convegno

“Ventennale di gestione del Fondo MEF di prevenzione usura e sovraindebitamento”

Storia, presente e futuro

Centro Convegni di Banca d’Italia “Carlo Azeglio Ciampi”

Via Nazionale 191, Roma

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Dal Trend ai Mega-Trends “Vivi ora il futuro: Global Life Sciences”

“Vivi ora il futuro: Global Life Sciences” è il titolo del seminario d’alto profilo che si è tenuto ieri sera – 29 Ottobre 2019, a Roma presso le splendide aule “Casa dell’Aviatore” Circolo Ufficiali Aeronautica Militare, in Viale dell’Università. I temi dei relatori i seguenti:  

“Dalle terapie geniche alle cellule staminali, dalla medicina preventiva alle biotecnologie. Come e quanto vivremo grazie a queste innovazioni. Come investire nel futuro utilizzando questo trend che cambierà la nostra vita? Organizzato da Loredana Ferrara Personal Financial Advisor & Consulente Fineco in collaborazione con la Janus Henderson Investors

La previsione, il trend, dagli anni Settanta, ai mega-trends, oggi!

 Raffaele Panico

Il Novecento, secolo di tragedie belliche, ha visto nella seconda parte il sapere scientifico potenziato dalle tecnologie che hanno dimezzato i tempi dell’innovazione. Gli anni Dieci del XXI secolo le nuove frontiere della ricerca non sono scandite in pochi decenni (macchine a vapore, motori elettrici, a diesel e benzine, motori a reazione ed energia nucleare) ma ogni triennio o poco più.  Gli sviluppi delle ricerche sono ad ampio spettro ossia biotecnologici. Natura e Uomo, scale del tempo geologico biologico e tempo della storia dell’Uomo sono un tutt’Uno e generano per forza di cose una Coscienza nuova del posto nel mondo e nell’universo, dalla fisica classica alla fisica quantistica, dalla storia classica categoria archeologica, alla storia del futuro categoria futurologica.

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Il “Moro di Venezia” ci farà ancora sognare, in nome di un’Italia che non intende mollare

AUSPICANDO LO SPLENDORE DI UN “NUOVO RINASCIMENTO,
NEL SOLCO  DELLE  ANTICHE REPUBBLICHE MARINARE e della  TRADIZIONE ITALIANA
 

Il ‘Moro di Venezia’  – grazie a Gianfranco Natali, socio della “Compagnia della Vela” – tornerà ad essere protagonista di nuove  grandi competizioni veliche. Dopo i lavori di restauro, effettuati tra Trieste e Venezia, è ritornata agli antichi splendori l’imbarcazione che fece innamorare della vela milioni di italiani durante la 28^ America’s cup, vincitrice nel 1991 della IACC World’s e l’anno successivo della Luis Vuitton Cup.

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Aprilia città di Fondazione

Aprilia modello di città di Fondazione XXV aprile 1936 – XXIX ottobre 1937 

Raffaele Panico

Aprilia edificata in soli 18 mesi! L’architetto Concezio Petrucci la concepisce e inizia il solco della fondazione il 25 aprile 1936, inaugurata il 29 ottobre 1937. Tracciato secondo l’antica memoria Romana del cardo e decumano, in prossimità dei percorsi dell’Agro pontino, tra la strada Nettunense e la futura strada Mediana – la SS 148: sull’asse di unione tra queste due vie. La viabilità verso la città di fondazione diventa l’asse di penetrazione verso la piazza del Municipio (poi piazza Roma) e assume come fondali la Torre Civica e quella Campanaria – elementi verticali tipici della civiltà italiana medioevale, in chiave moderna, urbana e architettonica. Sintesi perfetta raggiunta da un architetto italiano, il Petrucci, che vince il Concorso per Aprilia. Lo vince grazie all’organicità di elementi della tradizione millenaria della civiltà italiana: assi ortogonali principali di chiara ascendenza Romana cardo-decumano; una piazza foro civico e centro delle attività tanto produttive quanto ricreative, con chiari riferimenti architettonici quali le torri e i giochi metafisici. Ci si è domandati. È l’artista De Chirico che si è ispirato ad Aprilia? I pieni e i vuoti, i corpi lineari degradanti delle residenze sulle vie laterali che non dovevano superare in altezza la possibilità che la luce solare giungesse ai piani bassi delle case dei lavoratori.

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VIGNANELLO: Festa dell’Olio e del Vino Novello

XX FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NOVELLO

8-9-10 / 15-16-17  Novembre 2019

 

Nel centro storico del borgo –  Comune di Vignanello – nel viterbese, si festeggia il ventennale dell’evento-spettacolo dedicato alle tradizioni folkloristiche ed enogastronomiche del paese. Per due fine settimana itinerari culturali, spettacoli storici e degustazioni guidate per conoscere a fondo i segreti dell’olio e del vino novello, per conoscere storie, tradizioni e luoghi storici della comunità. Questi gli obiettivi della celebre Festa dell’Olio e Vino Novello che quest’anno compie 20 anni di vita. Ricorrenza che si svolgerà durante due lunghi fine settimana dal 8/9/10 e ancora dal 15/16/17 novembre, tra visite guidate, degustazioni e itinerari folkloristici alla ricerca della storia e della condivisione dei piaceri del gusto.

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Stragi e Depistaggi…. nell’ambito di una “Repubblika Democratica”

UNA REGIA OCCULTA ed una SINFONIA ROSSA
per  STRAGI  &  DEPISTAGGI

UNA RICERCA PER COMPRENDERE VERITA’ INQUIETANTI,
spesso falsificate o comunque opportunamente orientate da volontà politiche e da interpretazioni della magistraura

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Commercialisti: al via in Calabria il progetto nazionale per prevenire le frodi comunitarie

L’ Impegno  del C.N.C. e degli O.D.C.E.C. Territoriali 

Partiti a Catanzaro i lavori del tavolo tecnico tra Consiglio Nazionale Commercialisti, Ordini Territoriali della categoria, Agenzia per la Coesione Territoriale e Regione. La professione in prima linea per controlli di primo livello più efficaci sui Fondi strutturali.

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Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio eventi e cerimonie del 21 ottobre

 

Santa Messa in Memoria del Beato Carlo d’Austria nell’Abbazia di Casamari a Veroli

Lunedì 21 ottobre 2019 alle ore 17.00 nella Basilica dell’Abbazia di Casamari a Veroli (FR) è stata celebrata una Santa Messa in occasione della ricorrenza della memoria liturgica del Beato Carlo d’Austria, avo del Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta.

La Santa Messa, organizzata dalla Delegazione della Tuscia e Sabina dell’Ordine, è stata celebrata dal Rev. Prof. Padre Pierdomenico Volpi, monaco cistercense dell’Abbazia di Casamari, Cappellano di Merito dela Sacra Milizia, alla presenza di Cavalieri, una Dama e Postulanti dell’Ordine. Al termine della Celebrazione Eucaristica il Delegato della Tuscia e Sabina, Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, ha letto la Preghiera del Cavaliere Costantiniano, scritta dal Cardinal Antonio Innocenti, che fu Gran Priore dell’Ordine.

Il Beato Carlo I d’Asburgo, Imperatore d’Austria e Re Apostolico d’Ungheria nacque a Persenburg (Austria) il 17 agosto 1887 e morì a Funchal (Madeira, Portogallo) il 1̊ aprile 1922.
Karl Franz Josef von Habsburg-Lothringen, figlio primogenito dell’arciduca Ottone d’Austria, nel 1911 sposò la principessa Zita di Borbone-Parma, dalla quale ebbe otto figli. “Sub tuum presidium” venne inciso sulle loro fedi nuziali. Carlo divenne erede al trono in seguito all’assassinio nel 1914 dello zio Francesco Ferdinando. Due anni dopo, alla morte di Francesco Giuseppe, gli succedette automaticamente quale Imperatore d’Austria e Re Apostolico d’Ungheria: era il 21 novembre 1916. Fece per l’occasione questo proposito: “Farò tutto ciò che è in mio potere per bandire gli orrori ed i sacrifici della guerra il prima possibile, per ridare al mio popolo la benedizione della pace amaramente mancata”. Questo compito fu concepito dal giovane Carlo quale via per seguire Cristo e farsi santo, nell’amore per i popoli a lui affidati, nella cura del loro bene e nel dono della sua vita per loro. Sostenette la posizione del Papa Benedetto XV contrario all“inutile strage”. In seguito alla sconfitta nella prima guerra mondiale volle presenziare al solenne Te Deum alla vigilia del capodanno 1919. Gli chiesero perché volesse ringraziare il Signore nell’anno in cui perse tutto ed egli rispose: “l’importante è che i popoli abbiano ritrovato la pace” e per questo occorreva ringraziare Dio. Fu poi esiliato con la sua famiglia nell’isola portoghese di Madeira. La sua salute andò peggiorando. Zita raccolse una per una le ultime parole del suo sposo: “Ho sempre cercato di conoscere la volontà di Dio e di eseguirla nel modo più perfetto”. “Io devo ancora soffrire tanto affinché i miei popoli si ritrovino ancora tra loro”. Il giorno della sua morte Carlo volle avere vicino il figlio Otto: “Desidero che veda come muore un cattolico”. Il sacerdote espose l’Eucaristia nella stanzetta e Carlo esclamò: “Gesù, io confido in Te. Gesù, in Te vivo, in Te muoio. Gesù io sono tuo, nella vita e nella morte. Tutto come vuoi Tu”. Nel proclamare Beato l’ultimo imperatore, il 3 ottobre 2004, Giovanni Paolo II disse che questi doveva rappresentare “un esempio per noi tutti, soprattutto per quelli che oggi hanno in Europa la responsabilità politica!”. La sua memoria liturgica è celebrata il 21 ottobre nell’anniversario del matrimonio con la Serva di Dio Zita.

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Convegno sul legame cordiale tra il Monastero di San Domenico a Sora e il penultimo re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone

Lunedì 21 ottobre 2019 alle ore 18.30 nella Sala Corrier dell’Abbazia di San Domenico Abate a Sora in Provincia di Frosinone si è svolto un momento di ricerca storica e di riflessione sul legame cordiale tra il Monastero di San Domenico e il penultimo re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone agli albori dei movimenti per l’Unità d’Italia.

L’evento è stato organizzato dal Centro di Studi Sorani “Vincenzo Patriarca”, promosso dalla Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e curato dalla comunità monastica dell’Abbazia di San Domenico Abate in occasione del 160̊ anniversario della morte di Re Ferdinando II.
Hanno preso la parola: il Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere di Gran Croce Jure Sanguinis, Delegato della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio che ha porso il saluto agli intervenuti; Rev. Prof. Padre Pierdomenico Volpi, O. Cist., Cappellano di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio che ha presentato la ricerca storica: “Ferdinando II e il Monastero di San Domenico”; Prof. Giacomo Cellucci, Postulante del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio che ha illustrato il clima spirituale all’interno della Corte di Napoli: “Ferdinando II e Maria Cristina di Savoia.

Ferdinando Carlo Maria di Borbone nacque a Palermo il 12 gennaio 1810 e morì a Caserta il 22 maggio 1859 fu re del Regno delle Due Sicilie dall’8 novembre 1830 al 22 maggio 1859. Succedette al padre Francesco I in giovanissima età e fu autore di un radicale processo di risanamento delle finanze del Regno. Sotto il suo dominio, il Regno delle Due Sicilie conobbe una serie di timide riforme burocratiche e innovazioni in campo tecnologico (come la costruzione della Ferrovia Napoli-Portici, prima in Italia, e la creazione di alcuni impianti industriali, come le Officine di Pietrarsa). Diede inoltre grande impulso alla creazione della Marina Militare e mercantile, nel tentativo di aumentare gli scambi con l’estero. Il suo regno fu sconvolto dai moti rivoluzionari del 1848. Alla sua morte, il trono passò al figlio Francesco II delle Due Sicilie, sotto il cui governo avrà termine la storia delle Due Sicilie, ricongiunte al Regno d’Italia in seguito alla Spedizione dei Mille e all’intervento piemontese.
L’abbazia cistercense di San Domenico Abate nel comune di Sora in provincia di Frosinone, alla confluenza del fiume Fibreno col fiume Liri fu fondata nella prima metà del secolo XI sulle rovine della villa natale di Marco Tullio Cicerone, dal benedettino San Domenico Abate su commissione del Governatore di Sora e di Arpino Pietro di Rainiero e di Doda sua moglie. Dall’inzio del secolo XII il monastero è legato all’Abbazia di Casamari. L’arrivo della monarchia sabauda sconvolse per l’ennesima volta la vita dell’abbazia: con decreto del 17 gennaio 1861, intimato il 9 gennaio 1865, essa fu acquisita, de iure, dal demanio insieme a tutti i suoi beni ed i monaci vennero espulsi con la forza il 18 dicembre 1865. Solo dopo una lunga e tormentata causa, il 20 novembre 1870 l’incameramento fu dichiarato illegittimo, perché il monastero e i suoi beni costituivano un ”beneficio curato” di appartenenza al Capitolo Vaticano per disposizione del Re Ferdinando II delle Due Sicilie e per concessione di Papa Pio IX con la bolla Ineluctabilis devotionis dell’11 marzo 1850. Il monastero e i beni vennero formalmente riconsegnati il 31 gennaio 1871 

 

 

 

 

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Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice i ricordi di Gianni Baget: un intellettuale ‘900 italiano

Mercoledì 30 ottobre 2019 alle ore 17, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (piazza delle Muse 25, Roma) si terrà l’incontro Un intellettuale del Novecento italiano: Gianni Baget Bozzo. Ricordi e testimonianze, in memoria di don Gianni Baget Bozzo nel decennale della scomparsa.

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FESTA DELLA CASTAGNA, VALLERANO week-end 26-27 ottobre 2019

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

Penultimo week-end della festa della castagna di Vallerano, da diciott’anni protagonista delle attività legate ai sapori della Tuscia viterbese. Di forma ellissoidale, di colore bruno-rossiccio con episperma color camoscio, dal pericarpo sottile e facilmente distaccabile, dalla polpa bianca e croccante dal gradevole sapore dolce e resistente alla cottura, la castagna di Vallerano cresce in un territorio con circa 635 ettari di castagneti ed è stata insignita dalla Comunità Europea del marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP).

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Carabinieri della Forestale a tutela della salute pubblica

Pirateria alimentare una odiosa pratica filibustiera 

Raffaele Panico

La frode, l’adulterazione e l’imitazione di prodotti che hanno assonanza con il Made in Italy ma sono dei finti marchi – Made in Italy – è difficilmente perseguibile all’estero e vede una imponente importazione, con grave danno per l’economia Italiana, di giocattoli, accessori, abbigliamento, calzature, articoli di cartoleria e per la scuola e, con maggiore impatto per il consumatore, i prodotti alimentari, dato che i cittadini, le persone, non sono un anonimo terminale finale di illeciti profitti in una logica statistica diremo senza dubbio filibustiera. In Italia il problema iniziò negli anni Ottanta con lo scandalo del vino al metanolo, da allora si è ricercata la qualità della filiera agroalimentare dalla campagna fino al consumatore.

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Venezuela: l’aggressione che non fa notizia

L’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana ci trasmette nell’occasione l’intervista del Ministro degli Affari Esteri venezuelano Jorge Arreaza Montserrat pubblicata sul giornale spagnolo El País

(link alla versione originale: https://bit.ly/2WgAd9L).

Articolo Arreaza

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