Skip to main content

Autore: Redazione

La Cristianità tra passato e futuro –
L’Università d’Estate della Fondazione Lepanto

La Cristianità tra passato e futuro

All’Università d’Estate della Fondazione Lepanto Subiaco 
#  25-28 luglio 2019

a cura di GIAN PAOLO MENEGHINI

Sono aperte le selezioni per la sesta edizione della Università d’Estate della Fondazione Lepanto, che si svolgerà a Subiaco da giovedì 25 luglio a domenica 28 luglio 2019. Il corso sarà svolto da un gruppo di docenti coordinato dal prof. Giovanni Turco e quest’anno avrà come tema La Cristianità tra passato e futuro.

Continua a leggere

A Belluno: “Cattolici tra europeismo e populismo” presentato il libro di Matteo Castagna

Lo scorso 22 giugno nella splendida cornice del ristorante Al Borgo, in località Anconetta di Belluno, Matteo Castagna ha presentato il suo libro, su invito del Prof. Daniele Trabucco, docente universitario di diritto costituzionale, che ha introdotto il testo.
 
Prima della presentazione, l’autore ha ricevuto dalla Famiglia Nordio-Pasqualato il premio “Flaminius Corner” 2019 costituito da una piastra in cristallo incisa dal maestro d’arte Raimondo Maddaluno, raffigurante il Leone alato marciano con spada e Vangelo. Corner fu illustre Senatore e storico veneziano (1693-1778) esperto della cristianità della sua terra. Il Maresciallo Rosetti ha letto la motivazione, legata alla sua tenacia ed alla sua costanza nella battaglia per Cristo Re. Castagna ha ringraziato commosso, tra gli applausi del numeroso e interessato pubblico.
 
Particolarmente gradito l’intervento della Prof.ssa Ilenia Rento, che aveva già letto il libro e ne ha fatto un’ apprezzatissima recensione.
 
Qui il video della presentazione:
https://youtu.be/ol8pgc8FNMA
 
Ulteriori immagini ed il video della presentazione di Matteo Castagna sono visibili sulla pagina Facebook di Christus Rex-Traditio.
 
 

articolo di Lucia Rezzonico, via agerecontra.it

 

SIRIUS GLOBAL Media Partnership
nella “Blockchain Week Rome”

A ROMA il più grande evento in Italia
dedicato alle criptovalute e alla blockchain

ROMA, dal 28 al 30 giugno, ospiterà un evento eccezionale dedicato alle criptovalute e alla blockchain. Trattasi del Summit della Blockchain Week Rome che costituirà un’occasione particolare per entrare e vivere nel mondo delle criptovalute e acquisirne tutte le necessarie conoscenze.

A tale evento parteciperà anche SIRIUS GLOBAL, essendo una tra le principali INGO con sede a Roma (Italia) che opera nel settore dell’istruzione, cultura, scienza e innovazione, con lo scopo  di supportare l’implementazione dell’Agenda ONU 2030.

Continua a leggere

Finanza globale: la prima guida dell’azionista

giovedì 27 Giugno

 

 “La 1^ Guida dell’ Azionista nel Secolo della FINANZA GLOBALE”

 

Palazzo Ferrajoli

Piazza Colonna, 355 – Roma

ore 18.00

 

Sarà una speciale occasione di incontro con il mondo dell’ economia, della diplomazia e della comunicazione.

Continua a leggere

Con Il Foglio in uscita la prima de Il Buon Leviatano

Da sabato 22 giugno, per due settimane, esce in edicola in abbinamento al quotidiano «Il Foglio», al prezzo speciale di 4,50 euro, la prima parte del romanzo di Pierre Boulle Il Buon Leviatano.
Pierre Boulle, insieme a Jules Verne, è uno tra gli scrittori francesi di fantascienza più letto ed apprezzato, autore del Pianeta delle scimmie e del Ponte sul fiume Kwaï.

Continua a leggere

Seminario e presentazione “Le contestazioni invalidanti i contratti di mutuo”

Giovedì 4 luglio, a Roma, dalle 14 alle 18, presso la libreria Medichini (Piazzale Clodio), si terrà il seminario, organizzato da Revelino Editore, su “Le contestazioni invalidanti i contratti di mutuo” , anche titolo dell’ultimo volume, dell’avv. Roberto Di Napoli scritto con  l’avv. Daniele Rossi e con la collaborazione del dott. Francesco Olivieri.

Modererà la dott.ssa Fabiola Pietrella (commercialista, docente a contratto all’Università degli Studi di Macerata).

L’evento prevede l’attribuzione di n. 3 crediti formativi.

CANTO DELL’OCCIDENTE – presentazione del volume di Alessandro Guzzi

Mercoledì 26 giugno

 

CANTO DELL’OCCIDENTE

presentato da Maria Pia Paravia e Massimiliano Serriello

sarà presente l’autore

 

Horafelix 

Via Reggio Emilia, 89 – Roma

ora 18.30

“Il mondo contemporaneo è visto come la scena di un crimine, e la trasformazione di una civiltà cristiana in un immenso apparato satanico. Un’investigazione si rende necessaria, se tutta l’informazione e la pubblicità, che sembrerebbero oggi il piatto forte, i servizi non-stop offerti dalla contemporaneità, consistono in un’immensa menzogna, funzionale agli interessi dell’élite satanica dominante. Comprendere il Nuovo Ordine Mondiale, il progetto di mondo che stanno realizzando attorno a noi, è lo scopo di questo libro. Esso ci insegna a vederlo, a smascherarlo dove è più nascosto, a diradare la nebbia, cioè la nostra distrazione, che ce lo rende invisibile”

ATLANTROPA

 PROGETTO ATLANTROPA: un Muro alle Colonne d’Ercole – 
Le insostenibili ingerenze tedesche nelle cose d’Italia

 Raffaele Panico

La figura riportata è una didascalia di riferimento a un progetto italo-tedesco concepito negli anni tra il 1937 e il 1940, per la produzione di “energia bianca”, idroelettrica, in immensa quantità ricavata dalla chiusura con diga avveniristica del bacino del Mediterraneo allo Stretto di Gibilterra. Gli studi del progetto prevedevano l’abbassamento del livello marino stimato nei successivi 70-100 anni dalla realizzazione della diga faraonica, abbassato dai 100 ai 200 metri.

Continua a leggere

Luigi Di Gregorio: democrazia alla prova della DEMOPATÌA

‌È da poco uscito l’ultimo libro di Luigi Di Gregorio, Demopatìa. Sintomi, diagnosi e terapie del malessere democratico, edito da Rubbettino. Un lavoro che fa una radiografia, o meglio un esame completo dell’attuale crisi delle democrazie, proprio adottando un modello clinico: sintomi, diagnosi e terapie. Ne abbiamo discusso con l’autore, cercando di far emergere le tematiche più rilevanti del libro.

Come nasce Demopatìa?

Demopatìa è un libro sul malessere democratico. Cerca di indagare, cioè, la crisi contemporanea delle democrazie occidentali a partire da alcuni sintomi: calo tendenziale della fiducia nei partiti, nei politici di professione e nelle istituzioni rappresentative; riduzione della partecipazione elettorale; aumento della volatilità elettorale; incremento del numero dei partiti che “contano”; nascita e morte (politica) repentina di innumerevoli nuovi partiti; intensificazione dell’uso dei referendum ad hoc; riduzione della durata media in carica dei governi; diffusione di stile e atteggiamento populista nei sistemi politici. Tutti questi sintomi (e altri ancora) indicano una democrazia indebolita, con un demos poco partecipe, apatico e perennemente insoddisfatto, sempre più spesso mosso da quelle che io chiamo le tre “i”: istinti, istanti e immaginario. E che sostituisce il cosiddetto “voto di opinione” con il “voto di impulso”, una quarta “i”.

Quindi la demopatìa è più che altro è una malattia del demos?

Guardi, nella letteratura politologica si possono trovare numerosissimi “colpevoli”: la crisi dei partiti, quella della rappresentanza, la mediatizzazione della politica, la personalizzazione, la fine delle ideologie, l’arrivo della post-verità e dei populismi e tanti altri fenomeni, ognuno dei quali ha ovviamente il suo peso. Ma mi sono chiesto: se tutte queste cose sono vere e sono diffuse praticamente in ogni regime democratico, deve esserci qualcosa di più profondo. E, andando in profondità, sono arrivato alla base, ossia al popolo. I nostri mutamenti come cittadini sono alla base dei mutamenti del sistema politico.

Di quali mutamenti si tratta? Di cosa si è ammalato il popolo?

Si tratta di una sorta di patologia autoimmune e degenerativa, nel senso che si è prodotta a seguito di mutamenti fortemente voluti in tutto l’Occidente e che proseguono, si intensificano nella contemporaneità. Il malessere democratico deriva, cioè, dalla lunga transizione alla postmodernità: individualizzazione, fine delle grandi narrazioni, perdita del senso sociale, crisi del sapere, delle istituzioni e delle autorità cognitive, nuove percezioni e concezioni del tempo e dello spazio, sindrome consumistica e logica dell’ “usa e getta”, crisi delle identità e narcisismo. Ecco, la sintesi migliore resta ancora quella del narcisismo, già individuata da C. Lasch sul finire degli anni ’70 del Novecento. Se la società diventa prima di tutto psicologica, egocentrica e individualizzata, ogni settore della nostra esistenza ne risente: dall’economia, alla cultura, alla politica.

I mass media hanno un ruolo in questi mutamenti? È sempre più frequente leggere tesi che attribuiscono ai social network un peso rilevante. Come in passato è stato fatto per la televisione, peraltro…

I mass media – e più in generale tutte le innovazioni tecnologiche – sono i grandi motori di questi cambiamenti. Ogni innovazione tecnologica è un medium e ci cambia, a prescindere dall’utilizzo che se ne fa: questa era la tesi di McLuhan, racchiusa nella celebre formula “il mezzo è il messaggio”. Il passaggio dall’era tipografica a quella televisiva ha comportato determinate conseguenze. Quello dall’era televisiva a quella digitale ne comporta altre. Tutte però vanno nella stessa direzione: incrementano la velocità, premiando la sintesi e riducono automaticamente la concentrazione e l’approfondimento; valorizzano “istinti e istanti” e allontanano la logica e il ragionamento; esaltano l’immagine e penalizzano il testo scritto, e cosi via. In questo senso, la demopatìa ha luogo sia per ragioni storico-culturali (la modernità che produce “inevitabilmente” la posmodernità) che per ragioni tecnologiche (la transizione dall’era tipografica a quella digitale), entrambe legate a doppio filo: tutte le innovazioni tecnologiche recenti e vincenti sono strumentali e funzionali alla filosofia moderna: nascono per “liberare” l’individuo e finiscono per certi versi per imprigionarlo, o quantomeno per condizionarlo fortemente in un circolo vizioso pieno di effetti perversi.

In che modo tutto questo impatta sulla politica? È così totalizzante questa sindrome da invadere ogni settore?

Si, è totalizzante perché cambia il nostro modo di percepire le cose, di pensare e di comportarci. In sintesi, potremmo dire che oggi il consumatore ha sostituito il cittadino, anche in politica. Per certi versi è ancora valida la formula della “democrazia del pubblico” che rimpiazza la democrazia dei partiti. Il pubblico però, rispetto al passato “televisivo”, è sempre più individualizzato, è composto da elettori-consumatori sempre più insoddisfatti e alla ricerca di nuovi stimoli forti e spiazzanti (che è esattamente la logica di base della società dei consumi), di istanti pieni di dopamina e di gratificazioni immediate. Ciò che noi cerchiamo dalla politica di oggi non è un modello di riforma sociale (come poteva essere nell’era del voto ideologico) o un insieme di soluzioni di policy che riteniamo praticabili e vincenti (come era previsto nell’era del voto di opinione). Noi cerchiamo fondamentalmente emozioni forti e conferme delle nostre convinzioni. Cerchiamo sintonia emotiva, pillole psicoterapeutiche per le nostre insicurezze. Ciò fa sì che la politica performante, in un’ottica di cattura del consenso, sia sempre più quella che plasma la propria offerta in base ai desiderata della domanda, cioè del pubblico. Ragion per cui io definisco la leadership contemporanea come followship: i leader vincenti di oggi sono quelli che meglio degli altri si sintonizzano sulle oscillazioni continue dell’opinione pubblica. Che forse ormai è più che altro “emozione pubblica”. Non ci guidano verso idee loro, convincendoci che siano le migliori. Ci vendono idee nostre come fossero loro. Questo facilita l’ottenimento del consenso, ovviamente.

Eppure l’insoddisfazione continua a crescere. La polarizzazione e la radicalizzazione anche. Questa sintonizzazione non funziona fino in fondo.

Si, perché entra in gioco quella che Christian Salmon ha definito la “cerimonia cannibale”. Per catturare la nostra attenzione e il nostro consenso, i leader-follower sono costretti a seguire la logica dei media: devono fare sensazione, altrimenti neanche li percepiamo all’interno dell’oceano di informazioni nel quale siamo immersi. Per fare sensazione devono promettere “mari e monti” e farlo con un piglio fortemente volontaristico e individuale: io voglio e dunque posso, volere è potere. Quando però si è chiamati a mettere in pratica le promesse (ossia al governo), subentrano tutte le difficoltà: 1) la complessità; 2) le risorse limitate; 3) il fatto che le opposizioni hanno carta bianca per riposizionarsi su ogni tema, mentre chi governa deve decidere e dunque essere più coerente per definizione; 4) le cose buone non fanno notizia, quelle negative si… e dunque l’opinione pubblica fatica a percepire cambiamenti positivi; 5) subentra la neofilia, la voglia di novità del consumatore che semplicemente si stanca e ha bisogno di nuovi stimoli. E dunque cestina in tempi sempre più rapidi l’ultimo leader di turno che gli ha fatto battere il cuore. Il volontarismo (impotente) diventa presto velleitarismo e continua ad alimentare l’insoddisfazione.

Messa così sembra proprio un vicolo cieco. Esiste una terapia per uscire da questo malessere?

È indubbiamente un vicolo cieco. Perché tutti i settori e le variabili coinvolte spingono verso la stessa direzione: società (dei consumi), mass media, opinione pubblica e politica sono avviluppate entro logiche tra loro coerenti, ma che conducono esattamente nel punto in cui siamo. Ecco perché ad oggi non esiste una terapia valida, anche se ne sono state proposte diverse. Personalmente ritengo che, se vogliamo provare a trovare una via d’uscita, dobbiamo se non altro concentrarci sui fattori-chiave e sulle discipline più rilevanti in quest’epoca. Il fattore-chiave è indubbiamente la testa del singolo cittadino, che peraltro è ben lontana da quella che credevamo fosse… siamo cresciuti tutti col mito del consumatore e dell’elettore razionale. Ecco, quell’individuo non esiste, né in economia, né in politica. La mente politica è una mente emotiva. E l’elettore razionale è in realtà un ultras, un tifoso spesso acciecato, dispostissimo a votare anche contro i propri interessi materiali pur di confermare le sue convinzioni. È da quello che dobbiamo partire. Dalla psicologia politica e dei consumi, dalle neuroscienze, dal marketing, dalle scienze della narrazione. Quelli sono gli unici settori che possono incidere nella società contemporanea. E solo da lì può nascere una terapia praticabile, che non sia cioè utopistica (tipo evocare un ritorno al passato) e si collochi in linea con la nostra evoluzione (o per alcuni, involuzione).

Stefano Scodanibbio – Accademia Nazionale di San Luca

Venerdì 21 giugno 2019

ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA

in occasione della festa della musica giornata dedicata a 

STEFANO SCODANIBBIO

Accademia Nazionale di San Luca – Palazzo Carpegna

piazza dell’Accademia di San Luca, 77 – Roma

 

Programma

ore 17
proiezione del film “Cartoline per voci e contrabbasso” omaggio a Stefano Scodanibbio, regia di Claudio Chianura prod. Haze 2017

ore 18
presentazione del libro Stefano Scodanibbio Non abbastanza per me Scritti e taccuini a cura di Giorgio Agamben e Maresa Scodanibbio – Quodlibet, Macerata 2019

intervengono: Federico Capitoni, Andrea Cortellessa, Mario GaMba

ore 19

concerto Stefano Scodanibbio Only connect, 2001 per pianoforte

Stefano Scodanibbio Terre Lontane, 2003 per pianoforte e nastro magnetico pianoforte Fabrizio Ottaviucci

Continua a leggere

Mercatone Uno: Rate-Mutui /Dipendenti temporaneamente sospese dalla Banche

LA NECESSITA’ DI UN’INIZIATIVA DEL GOVERNO
per una sospensione automatica delle rate-mutuo
in caso di perdita del lavoro per i Dipendenti di Aziende in crisi

Intesa Sanpaolo ed Unicredit hanno concordato di concedere ai propri clienti – qualora rientranti nei circa 1.800 lavoratori di “Mercatone Uno” –  la possibilità di sospendere i pagamenti rate dei mutui per un periodo fino a un anno.
Tale annuncio è stato positivamente accolto da Federconsumatori, un’ Associazione che nelle scorse settimane si è impegnata lodevolmente a favore e a fianco di queste moltissime persone – venutesi a trovare, da una sera ad una mattina dopo – senza più il loro posto di lavoro.

Continua a leggere

“Il manicomio del mondo e altre pagine scelte” …. il nuovo libro di Maffeo Pantaleoni

Recita la nota dell’editore: “Pubblicare oggi scritti di Maffeo Pantaleoni, grande economista, feroce avversario di ogni socialbuonismo, può apparire un’iniziativa insensata. Tanto più se agli scritti del Pantaleoni si accompagna la cura di Sergio Ricossa,  grande economista, e anche lui feroce avversario di ogni socialbuonismo.”

Continua a leggere

Accademia di Romania la IE o l’arte di indossare storie

 

Lunedì 24 giugno, dalle ore 18:30, inauguriamo presso la Galleria dell’Accademia di Romania in Roma la mostra de Ie e costumi tradizionali Romeni. Con il sostegno dell’Istituto Culturale Rumeno e dell’Accademia di Romania in Roma e con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, l’evento La IE, o l’arte di indossare storie è il modo in cui la Lega degli Studenti Romeni all’Estero – il ramo italiano vuole festeggiare il simbolo vivente della tradizione romena – la Ie.

Continua a leggere

RS-33 Riservato Segreto, Guglielmo Marconi

 La scienza alternativa del gruppo italiano RS-33 ‘Guglielmo Marconi’

Raffaele Panico

Le ricerche scientifiche del ristretto riservato e segreto gruppo di studiosi italiani “RS – 33 Gruppo Guglielmo Marconi”, voluto dal regime nel 1933 in sigla RS-33, è avvolto ancora in un velo di leggende.
Era uno dei gruppi di studiosi che focalizzavano le ricerche sulla natura e sugli atomi della materia di tipo implosivo con particolare attenzione alle energie alternative che culminano, oltre che sull’atomica, dalle ‘cronache della guerra’ nel finale più tragico, anche con un programma di aereo discoidale e di orbita geostazionaria spaziale.

Continua a leggere

“Lettere studentesche dal carcere” di Corneliu Zelea Codreanu

Altra uscita della Libreria Europa che questa volta porta in Italia un libro inedito contenente lettere scritte da Codreanu durante la sua prima detenzione, tra il 1923 e il 1924. Questo periodo fu importante per l’autore perchè l’esperienza maturata gli permise di gettare le basi per la fondazione della legione dell’Arcangelo (vide in una chiesa l’icona dell’angelo). 

All’inizio è presente il saggio “Il giovane Codreanu”, a cura del traduttore, Fabrizio Pusceddu. Introduzione di Claudio Mutti.
78 pagine. 11,00 euro 

Libreria Europa – Via Tunisi 3/a – Roma