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Autore: Redazione

Finanza globale: la prima guida dell’azionista

giovedì 27 Giugno

 

 “La 1^ Guida dell’ Azionista nel Secolo della FINANZA GLOBALE”

 

Palazzo Ferrajoli

Piazza Colonna, 355 – Roma

ore 18.00

 

Sarà una speciale occasione di incontro con il mondo dell’ economia, della diplomazia e della comunicazione.

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Con Il Foglio in uscita la prima de Il Buon Leviatano

Da sabato 22 giugno, per due settimane, esce in edicola in abbinamento al quotidiano «Il Foglio», al prezzo speciale di 4,50 euro, la prima parte del romanzo di Pierre Boulle Il Buon Leviatano.
Pierre Boulle, insieme a Jules Verne, è uno tra gli scrittori francesi di fantascienza più letto ed apprezzato, autore del Pianeta delle scimmie e del Ponte sul fiume Kwaï.

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Seminario e presentazione “Le contestazioni invalidanti i contratti di mutuo”

Giovedì 4 luglio, a Roma, dalle 14 alle 18, presso la libreria Medichini (Piazzale Clodio), si terrà il seminario, organizzato da Revelino Editore, su “Le contestazioni invalidanti i contratti di mutuo” , anche titolo dell’ultimo volume, dell’avv. Roberto Di Napoli scritto con  l’avv. Daniele Rossi e con la collaborazione del dott. Francesco Olivieri.

Modererà la dott.ssa Fabiola Pietrella (commercialista, docente a contratto all’Università degli Studi di Macerata).

L’evento prevede l’attribuzione di n. 3 crediti formativi.

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CANTO DELL’OCCIDENTE – presentazione del volume di Alessandro Guzzi

Mercoledì 26 giugno

 

CANTO DELL’OCCIDENTE

presentato da Maria Pia Paravia e Massimiliano Serriello

sarà presente l’autore

 

Horafelix 

Via Reggio Emilia, 89 – Roma

ora 18.30

“Il mondo contemporaneo è visto come la scena di un crimine, e la trasformazione di una civiltà cristiana in un immenso apparato satanico. Un’investigazione si rende necessaria, se tutta l’informazione e la pubblicità, che sembrerebbero oggi il piatto forte, i servizi non-stop offerti dalla contemporaneità, consistono in un’immensa menzogna, funzionale agli interessi dell’élite satanica dominante. Comprendere il Nuovo Ordine Mondiale, il progetto di mondo che stanno realizzando attorno a noi, è lo scopo di questo libro. Esso ci insegna a vederlo, a smascherarlo dove è più nascosto, a diradare la nebbia, cioè la nostra distrazione, che ce lo rende invisibile”

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ATLANTROPA

 PROGETTO ATLANTROPA: un Muro alle Colonne d’Ercole – 
Le insostenibili ingerenze tedesche nelle cose d’Italia

 Raffaele Panico

La figura riportata è una didascalia di riferimento a un progetto italo-tedesco concepito negli anni tra il 1937 e il 1940, per la produzione di “energia bianca”, idroelettrica, in immensa quantità ricavata dalla chiusura con diga avveniristica del bacino del Mediterraneo allo Stretto di Gibilterra. Gli studi del progetto prevedevano l’abbassamento del livello marino stimato nei successivi 70-100 anni dalla realizzazione della diga faraonica, abbassato dai 100 ai 200 metri.

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Luigi Di Gregorio: democrazia alla prova della DEMOPATÌA

‌È da poco uscito l’ultimo libro di Luigi Di Gregorio, Demopatìa. Sintomi, diagnosi e terapie del malessere democratico, edito da Rubbettino. Un lavoro che fa una radiografia, o meglio un esame completo dell’attuale crisi delle democrazie, proprio adottando un modello clinico: sintomi, diagnosi e terapie. Ne abbiamo discusso con l’autore, cercando di far emergere le tematiche più rilevanti del libro.

Come nasce Demopatìa?

Demopatìa è un libro sul malessere democratico. Cerca di indagare, cioè, la crisi contemporanea delle democrazie occidentali a partire da alcuni sintomi: calo tendenziale della fiducia nei partiti, nei politici di professione e nelle istituzioni rappresentative; riduzione della partecipazione elettorale; aumento della volatilità elettorale; incremento del numero dei partiti che “contano”; nascita e morte (politica) repentina di innumerevoli nuovi partiti; intensificazione dell’uso dei referendum ad hoc; riduzione della durata media in carica dei governi; diffusione di stile e atteggiamento populista nei sistemi politici. Tutti questi sintomi (e altri ancora) indicano una democrazia indebolita, con un demos poco partecipe, apatico e perennemente insoddisfatto, sempre più spesso mosso da quelle che io chiamo le tre “i”: istinti, istanti e immaginario. E che sostituisce il cosiddetto “voto di opinione” con il “voto di impulso”, una quarta “i”.

Quindi la demopatìa è più che altro è una malattia del demos?

Guardi, nella letteratura politologica si possono trovare numerosissimi “colpevoli”: la crisi dei partiti, quella della rappresentanza, la mediatizzazione della politica, la personalizzazione, la fine delle ideologie, l’arrivo della post-verità e dei populismi e tanti altri fenomeni, ognuno dei quali ha ovviamente il suo peso. Ma mi sono chiesto: se tutte queste cose sono vere e sono diffuse praticamente in ogni regime democratico, deve esserci qualcosa di più profondo. E, andando in profondità, sono arrivato alla base, ossia al popolo. I nostri mutamenti come cittadini sono alla base dei mutamenti del sistema politico.

Di quali mutamenti si tratta? Di cosa si è ammalato il popolo?

Si tratta di una sorta di patologia autoimmune e degenerativa, nel senso che si è prodotta a seguito di mutamenti fortemente voluti in tutto l’Occidente e che proseguono, si intensificano nella contemporaneità. Il malessere democratico deriva, cioè, dalla lunga transizione alla postmodernità: individualizzazione, fine delle grandi narrazioni, perdita del senso sociale, crisi del sapere, delle istituzioni e delle autorità cognitive, nuove percezioni e concezioni del tempo e dello spazio, sindrome consumistica e logica dell’ “usa e getta”, crisi delle identità e narcisismo. Ecco, la sintesi migliore resta ancora quella del narcisismo, già individuata da C. Lasch sul finire degli anni ’70 del Novecento. Se la società diventa prima di tutto psicologica, egocentrica e individualizzata, ogni settore della nostra esistenza ne risente: dall’economia, alla cultura, alla politica.

I mass media hanno un ruolo in questi mutamenti? È sempre più frequente leggere tesi che attribuiscono ai social network un peso rilevante. Come in passato è stato fatto per la televisione, peraltro…

I mass media – e più in generale tutte le innovazioni tecnologiche – sono i grandi motori di questi cambiamenti. Ogni innovazione tecnologica è un medium e ci cambia, a prescindere dall’utilizzo che se ne fa: questa era la tesi di McLuhan, racchiusa nella celebre formula “il mezzo è il messaggio”. Il passaggio dall’era tipografica a quella televisiva ha comportato determinate conseguenze. Quello dall’era televisiva a quella digitale ne comporta altre. Tutte però vanno nella stessa direzione: incrementano la velocità, premiando la sintesi e riducono automaticamente la concentrazione e l’approfondimento; valorizzano “istinti e istanti” e allontanano la logica e il ragionamento; esaltano l’immagine e penalizzano il testo scritto, e cosi via. In questo senso, la demopatìa ha luogo sia per ragioni storico-culturali (la modernità che produce “inevitabilmente” la posmodernità) che per ragioni tecnologiche (la transizione dall’era tipografica a quella digitale), entrambe legate a doppio filo: tutte le innovazioni tecnologiche recenti e vincenti sono strumentali e funzionali alla filosofia moderna: nascono per “liberare” l’individuo e finiscono per certi versi per imprigionarlo, o quantomeno per condizionarlo fortemente in un circolo vizioso pieno di effetti perversi.

In che modo tutto questo impatta sulla politica? È così totalizzante questa sindrome da invadere ogni settore?

Si, è totalizzante perché cambia il nostro modo di percepire le cose, di pensare e di comportarci. In sintesi, potremmo dire che oggi il consumatore ha sostituito il cittadino, anche in politica. Per certi versi è ancora valida la formula della “democrazia del pubblico” che rimpiazza la democrazia dei partiti. Il pubblico però, rispetto al passato “televisivo”, è sempre più individualizzato, è composto da elettori-consumatori sempre più insoddisfatti e alla ricerca di nuovi stimoli forti e spiazzanti (che è esattamente la logica di base della società dei consumi), di istanti pieni di dopamina e di gratificazioni immediate. Ciò che noi cerchiamo dalla politica di oggi non è un modello di riforma sociale (come poteva essere nell’era del voto ideologico) o un insieme di soluzioni di policy che riteniamo praticabili e vincenti (come era previsto nell’era del voto di opinione). Noi cerchiamo fondamentalmente emozioni forti e conferme delle nostre convinzioni. Cerchiamo sintonia emotiva, pillole psicoterapeutiche per le nostre insicurezze. Ciò fa sì che la politica performante, in un’ottica di cattura del consenso, sia sempre più quella che plasma la propria offerta in base ai desiderata della domanda, cioè del pubblico. Ragion per cui io definisco la leadership contemporanea come followship: i leader vincenti di oggi sono quelli che meglio degli altri si sintonizzano sulle oscillazioni continue dell’opinione pubblica. Che forse ormai è più che altro “emozione pubblica”. Non ci guidano verso idee loro, convincendoci che siano le migliori. Ci vendono idee nostre come fossero loro. Questo facilita l’ottenimento del consenso, ovviamente.

Eppure l’insoddisfazione continua a crescere. La polarizzazione e la radicalizzazione anche. Questa sintonizzazione non funziona fino in fondo.

Si, perché entra in gioco quella che Christian Salmon ha definito la “cerimonia cannibale”. Per catturare la nostra attenzione e il nostro consenso, i leader-follower sono costretti a seguire la logica dei media: devono fare sensazione, altrimenti neanche li percepiamo all’interno dell’oceano di informazioni nel quale siamo immersi. Per fare sensazione devono promettere “mari e monti” e farlo con un piglio fortemente volontaristico e individuale: io voglio e dunque posso, volere è potere. Quando però si è chiamati a mettere in pratica le promesse (ossia al governo), subentrano tutte le difficoltà: 1) la complessità; 2) le risorse limitate; 3) il fatto che le opposizioni hanno carta bianca per riposizionarsi su ogni tema, mentre chi governa deve decidere e dunque essere più coerente per definizione; 4) le cose buone non fanno notizia, quelle negative si… e dunque l’opinione pubblica fatica a percepire cambiamenti positivi; 5) subentra la neofilia, la voglia di novità del consumatore che semplicemente si stanca e ha bisogno di nuovi stimoli. E dunque cestina in tempi sempre più rapidi l’ultimo leader di turno che gli ha fatto battere il cuore. Il volontarismo (impotente) diventa presto velleitarismo e continua ad alimentare l’insoddisfazione.

Messa così sembra proprio un vicolo cieco. Esiste una terapia per uscire da questo malessere?

È indubbiamente un vicolo cieco. Perché tutti i settori e le variabili coinvolte spingono verso la stessa direzione: società (dei consumi), mass media, opinione pubblica e politica sono avviluppate entro logiche tra loro coerenti, ma che conducono esattamente nel punto in cui siamo. Ecco perché ad oggi non esiste una terapia valida, anche se ne sono state proposte diverse. Personalmente ritengo che, se vogliamo provare a trovare una via d’uscita, dobbiamo se non altro concentrarci sui fattori-chiave e sulle discipline più rilevanti in quest’epoca. Il fattore-chiave è indubbiamente la testa del singolo cittadino, che peraltro è ben lontana da quella che credevamo fosse… siamo cresciuti tutti col mito del consumatore e dell’elettore razionale. Ecco, quell’individuo non esiste, né in economia, né in politica. La mente politica è una mente emotiva. E l’elettore razionale è in realtà un ultras, un tifoso spesso acciecato, dispostissimo a votare anche contro i propri interessi materiali pur di confermare le sue convinzioni. È da quello che dobbiamo partire. Dalla psicologia politica e dei consumi, dalle neuroscienze, dal marketing, dalle scienze della narrazione. Quelli sono gli unici settori che possono incidere nella società contemporanea. E solo da lì può nascere una terapia praticabile, che non sia cioè utopistica (tipo evocare un ritorno al passato) e si collochi in linea con la nostra evoluzione (o per alcuni, involuzione).

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Stefano Scodanibbio – Accademia Nazionale di San Luca

Venerdì 21 giugno 2019

ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA

in occasione della festa della musica giornata dedicata a 

STEFANO SCODANIBBIO

Accademia Nazionale di San Luca – Palazzo Carpegna

piazza dell’Accademia di San Luca, 77 – Roma

 

Programma

ore 17
proiezione del film “Cartoline per voci e contrabbasso” omaggio a Stefano Scodanibbio, regia di Claudio Chianura prod. Haze 2017

ore 18
presentazione del libro Stefano Scodanibbio Non abbastanza per me Scritti e taccuini a cura di Giorgio Agamben e Maresa Scodanibbio – Quodlibet, Macerata 2019

intervengono: Federico Capitoni, Andrea Cortellessa, Mario GaMba

ore 19

concerto Stefano Scodanibbio Only connect, 2001 per pianoforte

Stefano Scodanibbio Terre Lontane, 2003 per pianoforte e nastro magnetico pianoforte Fabrizio Ottaviucci

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Mercatone Uno: Rate-Mutui /Dipendenti temporaneamente sospese dalla Banche

LA NECESSITA’ DI UN’INIZIATIVA DEL GOVERNO
per una sospensione automatica delle rate-mutuo
in caso di perdita del lavoro per i Dipendenti di Aziende in crisi

Intesa Sanpaolo ed Unicredit hanno concordato di concedere ai propri clienti – qualora rientranti nei circa 1.800 lavoratori di “Mercatone Uno” –  la possibilità di sospendere i pagamenti rate dei mutui per un periodo fino a un anno.
Tale annuncio è stato positivamente accolto da Federconsumatori, un’ Associazione che nelle scorse settimane si è impegnata lodevolmente a favore e a fianco di queste moltissime persone – venutesi a trovare, da una sera ad una mattina dopo – senza più il loro posto di lavoro.

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“Il manicomio del mondo e altre pagine scelte” …. il nuovo libro di Maffeo Pantaleoni

Recita la nota dell’editore: “Pubblicare oggi scritti di Maffeo Pantaleoni, grande economista, feroce avversario di ogni socialbuonismo, può apparire un’iniziativa insensata. Tanto più se agli scritti del Pantaleoni si accompagna la cura di Sergio Ricossa,  grande economista, e anche lui feroce avversario di ogni socialbuonismo.”

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Accademia di Romania la IE o l’arte di indossare storie

 

Lunedì 24 giugno, dalle ore 18:30, inauguriamo presso la Galleria dell’Accademia di Romania in Roma la mostra de Ie e costumi tradizionali Romeni. Con il sostegno dell’Istituto Culturale Rumeno e dell’Accademia di Romania in Roma e con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, l’evento La IE, o l’arte di indossare storie è il modo in cui la Lega degli Studenti Romeni all’Estero – il ramo italiano vuole festeggiare il simbolo vivente della tradizione romena – la Ie.

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RS-33 Riservato Segreto, Guglielmo Marconi

 La scienza alternativa del gruppo italiano RS-33 ‘Guglielmo Marconi’

Raffaele Panico

Le ricerche scientifiche del ristretto riservato e segreto gruppo di studiosi italiani “RS – 33 Gruppo Guglielmo Marconi”, voluto dal regime nel 1933 in sigla RS-33, è avvolto ancora in un velo di leggende.
Era uno dei gruppi di studiosi che focalizzavano le ricerche sulla natura e sugli atomi della materia di tipo implosivo con particolare attenzione alle energie alternative che culminano, oltre che sull’atomica, dalle ‘cronache della guerra’ nel finale più tragico, anche con un programma di aereo discoidale e di orbita geostazionaria spaziale.

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“Lettere studentesche dal carcere” di Corneliu Zelea Codreanu

Altra uscita della Libreria Europa che questa volta porta in Italia un libro inedito contenente lettere scritte da Codreanu durante la sua prima detenzione, tra il 1923 e il 1924. Questo periodo fu importante per l’autore perchè l’esperienza maturata gli permise di gettare le basi per la fondazione della legione dell’Arcangelo (vide in una chiesa l’icona dell’angelo). 

All’inizio è presente il saggio “Il giovane Codreanu”, a cura del traduttore, Fabrizio Pusceddu. Introduzione di Claudio Mutti.
78 pagine. 11,00 euro 

Libreria Europa – Via Tunisi 3/a – Roma

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MAFIE E CORRUZIONE

Modelli e fattori sinergici nelle relazioni globalizzate e de-regolarizzate
 …dal “Piccolo Mondo Antico” al “Grande Nuovo Mondo”
Viaggio dalla Sicilia all’America, con andata e ritorno

 Raffaele Panico

Il pensiero politico nelle democrazie maggiori – con economie importanti sugli scenari mondiali negli ultimi decenni, in particolare – a partire dagli anni Sessanta, con l’apparizione di movimenti ideologici tipici della nuova generazione nelle forme di protesta e di culture alternative – intese anche come “altra” e, oppure,  “contro” cultura – hanno eclissato, nella lunga durata i livelli di una buona condotta nell’amministrazione e del buon governo della cosa pubblica.

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DL-Crescita …. senza modifiche migliorative
sulla nomina Revisori nelle Srl

La Lega ritira la proposta dell’on. Gusmaroli # Conflavoro PMI si appella al “buonsenso” del Governo per evitare pesanti aggravi a carico delle Aziende 

Prende posizione Conflavoro Pmi sull’obbligo degli organi interni di controllo per le Srl, alla luce dell’ennesima proposta depennata e che avrebbe dovuto allargare un minimo le maglie della nomina imposta, onerosa sia a livello burocratico sia economico, per le aziende coinvolte. “La nomina obbligatoria di sindaci e revisori – commenta Conflavoro Pmi – scatterà automaticamente anche per tutte quelle piccole società che hanno dato occupazione a dieci dipendenti negli ultimi due esercizi. Ciò porterà gravi disagi in un’economia come quella italiana fondata proprio sulle piccole realtà produttive e commerciali. Ma siamo ancora in tempo per un cambiamento di rotta: facciamo appello al buonsenso del Governo, ormai l’unico organo che può modificare i nuovi parametri previsti dall’articolo 2477 del codice civile dallo scorso marzo”.

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ROMA Municipio XII: allarme manutenzione per ben 8 Scuole

Roma, 12 giugno 2019 – «Nel Municipio XII sono otto i plessi scolastici in pessime condizioni a causa di gravi carenze manutentive. E’ indispensabile e urgente monitorarli al più presto e intervenire su questi edifici per sanare la situazione: è questo l’unico modo per evitare che, con l’inizio del nuovo anno scolastico, le famiglie si trovino nel caos e i bambini vengano trasferiti in edifici scolastici diversi da quelli che fino a qualche giorno fa hanno avuto modo di frequentare.

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