GUERRA di LIBIA. l’Esercito Italiano visto da Jean Carrère, un amico della “Nuova Italia”
Jean Carrère fu ferito a Tripoli ,
giunto a Napoli, venne acclamato dalla folla in attesa
Raffaele Panico
Così Jean Carrère scrisse durante il governo Giolitti: “l’esercito italiano, fino alla vigilia della guerra di Libia, era per tutti, forse per gli stessi italiani, sconosciuto”. Brillante penna Carrère, partecipe ad un tempo ad una visione dannunziano della vita ed anche all’attivismo dei futuristi italiani. È infatti ancora lui a scrivere: “La guerra è un filtro potente sulle anime, che trasforma ogni vizio in virtù!”.