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Autore: Redazione

L’Arte della guerra – De re militari di Machiavelli

La Fortuna ci lascia se non vi è un capo autorevole  

Raffaele Panico

 “Mancò la fortuna non il valore” è la celebre frase che accompagna il riposo dei Nostri caduti ad El Alamein che mitiga, se mai fosse possibile, il ricordo che è stata una sconfitta. Sconfitta marcata due volte visto che la Libia era ben integrata grazie alle opere infrastrutturali e di inclusione sociale condivisa con le popolazioni nelle provincie della cosiddetta Quarta Sponda. I termini dell’italiano tengono alla durata dei secoli a modo delle parole di Dante che citano il deserto libico nella Divina Commedia.

Il comandante del XXXI battaglione guastatori alpini, Paolo Caccia Dominioni, disse che ad El Alamein “i nostri soldati si aggrapparono, ciascuno al proprio pezzo di deserto, quasi fosse terra promessa”.

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Martella: «Il recovery fund per un’editoria 5.0. Copyright: equilibrio con gli over the top»

Al Festival Glocal il sottosegretario dialoga con Google e i principali rappresentanti del giornalismo digitale City News, Fanpage e ANSO: grande priorità al credito d’imposta per digitalizzare le redazioni e formare il personale, oltre al sostegno alla domanda di informazione

Sulla direttiva copyright, il sottosegretario sottolinea l’importanza di trovare un equilibrio per salvaguardare gli interessi di tutti gli attori in gioco. Il quadro normativo è atteso entro giugno

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L’Embargo della U.E. vs/ la Federazione Russa…. il Governo d’Italia “allo sbando”

STORIA DI UN EMBARGO: mentre l’Italia perde miliardi, la Russia impara a fare la mozzarella

_________________di  FRANCESCO LECCESE 

L’embargo deciso dalla Russia come ritorsione per le sanzioni europee ha toccato direttamente le esportazioni agroalimentari italiane. Ma la Russia, che fino al 2014 era l’ottavo Paese per destinazione dell’export italiano, non si è fatta trovare impreparata.

L’Unione Europea, a partire dal 17 marzo 2014, ha introdotto una serie di sanzioni e di restrizioni nei confronti di enti e privati russi e ucraini, a causa delle interferenze di Mosca in occasione della crisi ucraina.  La Russia è ritenuta responsabile di aver supportato e finanziato le azioni militari dei separatisti in Crimea e nel Donbass. (*1)
Dopo oltre sei anni, con proroghe semestrali, persistono le restrizioni adottate dalla U.E. (*2) 
La risposta della Russia è stata una limitazione all’import/export con i Paesi di Ue, Usa, Canada, Norvegia e Australia. Un settore particolarmente colpito è quello della filiera agroalimentare, e l’Italia, leader nella produzione lattiero-casearia, ha subìto ingenti perdite.

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Università Federiciana Popolare: la legalità come terapia per il recupero della “Dignità Nazionale”

PER IL RECUPERO della “DIGNITA’ NAZIONALE” 

La Federiciana Università Popolare è un’Istituzione Sociale, nonchè importante luogo di confronto, dotata di grande capacità organizzativa e memoria storica, in cui gli aspetti simbolici hanno un valore molto elevato. L’ateneo opera nel rispetto della sua antica vocazione e della propria identità, l’organizzazione e la legittimazione sono storicamente definite.

In Italia le prime Università Popolari furono organizzate nei primi anni dello scorso secolo ed iniziarono ad impegnarsi istruendo un numero sempre crescente di cittadini di ogni età e condizione sociale, coinvolgendo professionisti ed illustri uomini di cultura che desideravano offrire parte del loro tempo e delle loro competenze in questa impresa che appariva loro come una sfida affascinante e, per l’epoca, “anticonformista”.

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Dal Consiglio e Fondazione Commercialisti alcuni approfondimenti sugli Interventi Governativi

L’ ATTENZIONE  DEI  COMMERCIALISTI SULLE MISURE A SOSTEGNO DELLA LIQUIDITA’ E DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE, NONCHE’  SULLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SOCIETA’, ENTI E GIUSTIZIA 

Roma 13 novembre 2020…..  Comunica, “Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato i documenti “Le misure a sostegno della liquidità e delle attività produttive” e “Le disposizioni in materia di società, enti e giustizia”. 

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Marx-Proudhon: la vecchia polemica, ritornata in auge nel 1978, tra Craxi e Berlinguer oggi è solo “archeologia politica”

Il MANIFESTO E I MANIFESTI ! Cosa è rimasto in Europa della tradizione tanto marxista e socialista delle lotte operaie, quanto dei manifesti delle Avanguardie: una fra tutte?

“I FUTURISTI ITALIANI” !

Una via italiana al socialismo non marxista in Europa non ha avuto mai fortuna; dallo scritto del 1978 uscito sull’Espresso di Bettino Craxi che polemizzava in risposta a Berlinguer sul leninismo; il paradigma era presente già inizio secolo in una rivista di Giovanni Papini degli anni Dieci del ‘900, dove presentava un lungo articolo sul tema del socialismo in chiave non marxista ma di origine decisamente europea occidentale. In copertina la foto di un articolo uscito pochi giorni prima delle elezioni del 18 aprile 1948, parte di un Archivio ancora tutto da sistematizzare

  Raffaele Panico

Nel 1848 Carlo Marx pubblicava il Manifesto dei comunisti, il famoso documento a cui dovevano ispirarsi, per quasi centoquaranta anni, almeno fino al 1989, intellettuali, attivisti, circoli politici, letterari, artisti e formazioni politiche e corpi sociali. In principio una vasta schiera di adepti si dichiaravano anche “discepoli” per riconoscersi tra loro e confondersi nella moltitudine: la famigerata polizia zarista li avrebbe ristretti nelle patrie galere prima della rivoluzione d’Ottobre in Russia.

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